31 luglio 2013

Le canzoni del calcio - Silvia lo sai (1987)

Luca è un tifoso del Bologna tossicodipendente che, anche dopo la rottura con la sua ex fidanzata Silvia, non riesce a uscire dal tunnel della droga e quei pomeriggi interi passati a giocare a pallone sempre rigorosamente con la maglia rossoblu sembrano ormai lontanissimi. La canzone è scritta da Luca Carboni, bolognese DOC.



La frase del giorno - 31 Luglio 2013

"Per i tifosi, il calcio è più di uno sport, è una religione"
Kobe Bryant

29 luglio 2013

La frase del giorno - 29 Luglio 2013

"Quelli che quando perde l'Inter o il Milan dicono che in fondo è solo una partita di calcio e poi tornano a casa e picchiano i figli"
Enzo Jannacci

24 luglio 2013

Le canzoni del calcio - Boom (2002)

La canzone di Anastacia è stata scelta come canzone ufficiale dei Mondiali di calcio 2002 in Giappone/Corea del Sud. Per l'occasione la cantante statunitense si è esibita sul palco direttamente nell'intervallo della Finale disputatasi a Yokohama il 30 giugno 2002, tra Brasile e Germania, con i verdeoro che si sarebbero laureati Pentacampeones soltanto 45 minuti più tardi, vincendo 2-0 grazie alla doppietta di Ronaldo.



La frase del giorno - 24 Luglio 2013

"Corro come un nero, per guadagnare come un bianco"
Samuel Eto'o

23 luglio 2013

Le canzoni del calcio - Endless summer (2012)

La canzone della cantante tedesca di origini martinicane, Oceana, è stata usata come colonna sonora ufficiale degli Europei del 2012 in Polonia-Ucraina. L'edizione è stata vinta dalla Spagna in finale contro l'Italia con un roboante 4-0, dopo che gli azzurri si erano distinti in Semifinale contro la Germania, grazie alla doppietta di Balotelli e al cucchiaio di Pirlo, durante la lotteria dei rigori nei Quarti contro l'Inghilterra.
Il video originale della canzone è girato a Varsavia.




La frase del giorno - 23 Luglio 2013

"Se non fossi stato così bello, non avreste mai sentito parlare di Pelè"
George Best

22 luglio 2013

La FIFA fa 20

A natale 2013 saranno 20 anni. Non male per un veterano dei videogiochi della Electronic Arts (zindegheim), ma questo video che voglio proporvi è la storia riassunta per immagini di uno dei due giochi di calcio più comprati e giocati della storia, dalle prime partite in diagonale coi nomi fasulli (come Roberto Favaro) alle partita in HD dei giorni nostri, godetevelo!


La frase del giorno - 22 Luglio 2013

"Per chi, come me, è nato povero e morirà ricco per il calcio, l'errore più grande è perdere l'umiltà di sempre"
Giovanni Trapattoni

19 luglio 2013

Le canzoni del calcio - Song 2 (1997)

La canzone dei Blur è stata scelta come colonna sonora ufficiale del noto videogioco di calcio "Fifa: Road to World Cup 98". La canzone in realtà è una dedica allo storico cantante dei Nirvana, Kurt Cobain, morto suicida nel 1994.



La frase del giorno - 19 Luglio 2013

"Se sei il primo, sei il primo. Se sei il secondo, non sei già più nessuno"
Bill Shankly

18 luglio 2013

Le confessioni di un campione

Hanno creato curiosità le dichiarazioni di Zidane sul suo passato alla Juventus, dove si parla di nonnismo, ma anche delle sue avventure con Davids sulle loro partite 'amatoriali:
"Indossavo un cappellaccio da pescatore per andare a giocare con gli immigrati, anche se l'ho fatto soltanto un paio di volte. A spingermi era il mio compagno di squadra Edgar Davids. Lui ci andava matto, lo faceva molto spesso. Prendeva la macchina e quando vedeva qualcuno giocare in un parcheggio, si fermava per aggregarsi", ha raccontato Zizou, che sul compagno olandese ha aggiunto: "Mi diceva sempre: 'È per loro che dobbiamo giocare, sono queste le partite importanti'. E io gli rispondevo: 'Ok, ma abbiamo gli allenamenti; apparteniamo a un club di alto livello, non possiamo rischiare di infortunarci'. Allo stesso tempo, però, lo ammiravo, perché era in grado di gesti del genere".

Zidane, da sempre legato alla sua Marsiglia, una città molto nordafricana per immigrazione, si dimostra molto vicino a chi per necessità ha dovuto cambiare paese come fecero i suoi genitori, ma colpisce soprattutto la straordinaria umanità di Edgar Davids. Complimenti a questi campioni dentro e fuori dal campo.

La frase del giorno - 18 Luglio 2013

"Quando stringo la mano a un milanista, me la lavo. Quando la stringo ad uno juventino, mi conto le dita"
Peppino Prisco

17 luglio 2013

Le canzoni del calcio - Let's get loud (1999)

La procace J-Lo si esibisce sul palco dell'inaugurazione della terza edizione dei Mondiali di calcio femminili del 1999 cantando questa canzone, che arriverà poi in Europa l'anno successivo. La performance avvenne a Pasadena, già teatro nel 1994 della finale maschile tra Italia e Brasile, terminata 0-0 e vinta dai sudamericani ai rigori. I mondiali femminili del '99 invece furono vinti dalla nazionale di casa guidata da Mia Hamm, battendo in finale la Cina ai rigori.



La frase del giorno - 17 Luglio 2013

"Ho sempre vissuto solo per il calcio e quando ho smesso, mi alzavo la mattina e mi chiedevo 'e ora che diavolo faccio?' "
Paul Gascoigne

16 luglio 2013

Le canzoni del calcio - La copa de la vida (1998)

La canzone di Ricky Martin del 1998 è stata scelta come colonna sonora ufficiale dei Mondiali di calcio 1998 in Francia, vinti poi dai padroni di casa in finale con il Brasile 3-0, grazie alla doppietta di Zidane e al gol di Petit.



La frase del giorno - 16 Luglio 2013

"Inzaghi deve essere nato in fuorigioco"
Sir Alex Ferguson

15 luglio 2013

Il colore dei soldi

Di che colore sono i soldi? Quest'estate potremmo dire che sono bianco e rosso, anzi blanc et rouge, anche se il denaro blue et rouge è ancora fortemente in circolazione. Troviamo anche qualche spiccioletto bianconero, solo banconote di piccolo taglio, mentre il denaro rossonerazzurro è più che altro sotto forma di cambiali o, se c'è, si aspetta la tredicesima natalizia per spenderlo. La pioggia di sterline blues è un po' mancata quest'anno, forse si stanno ancora pentendo di vari acquisti scellerati del passato; così come gli euro blancos che per il momento restano sotto al colchonero, forse in attesa anche qui di liberarsi di qualche acquisto di troppo reduce dall'epoca dei fasti. Gli euro blaugrana sono finiti quasi tutti in Sudamerica per un giocatore che va a completare una squadra che di fenomeni ne aveva già e va ad alimentare casse di procuratori e società di calcio senza fondo (non ho mai visto spendere nemmeno parte di quelle montagne di reais da una squadra brasiliana in una sessione di calciomercato, quindi che fine fanno?).

Le canzoni del calcio - Pazza Inter (2007)

La canzone-inno dell'Inter, nata dopo lo scudetto del 2007, il 15° della storia nerazzurra. L'inno è stato successivamente oscurato a San Siro a causa della diatriba legale tra Adriano Celentano e la società nerazzurra sui diritti della canzone.



La frase del giorno - 15 Luglio 2013

"Nel 1969 ho dato un taglio a donne e alcool. Sono stati i 20 minuti peggiori della mia vita"
George Best

11 luglio 2013

Alto tradimento

Il passaggio di Angelo Ogbonna dal Toro alla Juve rappresenta solo l'ultimo dei passaggi "diretti" da una sponda all'altra della città. Sulle orme di Aldo Serena e Bobo Vieri si sono mossi già in tanti, anche se a oggi i due bomber restano gli unici calciatori ad aver giocato due derby con tutte e quattro le maglie (Juve, Toro, Milan e Inter). A Genova si ricorderanno di un giovane Vincenzo Montella, promettente goleador rossoblù, andato a cercare fortuna sulla sponda blucerchiata, mentre a Roma non hanno ben digerito il passaggio di panchine di Zeman, da quella biancoceleste a quella giallorossa. Gli scambi di giocatori tra i cugini milanesi sono forse tra i più frequenti, forse anche legati a una sottile "amicizia" tra società e tifoserie che si odiano ma non si toccano, a differenza di molte altre. Infatti ricordiamo facilmente i vari Cassano, Pirlo, Seedorf, Coco, Brocchi, Leonardo e Castagner (da allenatori) e appunto i già citati Vieri e Serena. A livello giovanile gli scambi sono forse ancora più frequenti e spesso legati a questioni economiche di plusvalenze, ma si sa, in fondo il calcio è anche affari, soprattutto a questi livelli. Per i tifosi a volte è davvero dura digerire questi passaggi di sponda, soprattutto quando si tratta di beniamini, anche se a dirla tutta è difficile che un giocatore si sia confermato ad alti livelli in entrambe le sponde della stessa città.

La frase del giorno - 11 Luglio 2013

"Gran parte del successo nel calcio sta nella mente. Devi credere di essere il migliore e confermarlo sul campo" 
Bill Shankly

10 luglio 2013

Ricordati di me - Messina 2004/05

Storari; Rezaei, Zanchi, Zoro, Aronica, Parisi; Coppola, Giampà, Sullo; Di Napoli, Zampagna. (Fusco, Donati, Rafael, Amoruso, D'Agostino, Yanagisawa) All.: Mutti.
Il Messina di Bortolo Mutti può schierarsi con un 4-4-2, piuttosto che un 5-4-1 o un 5-3-2 a seconda delle esigenze. Fa affidamento su un ritrovato Zanchi, ex Juve, come centrale difensivo, il notevole piede mancino di Parisi, la voglia e la tenacia di Giampà e Sullo a centrocampo e il bomber offensivo Zampagna supportato dall'estro di Arturo Di Napoli.
Nel calderone delle 6 promosse dalla B l'anno precedente esce fuori anche il Messina, giunto 3°, dopo 39 anni dall'ultima partecipazione. Arrivano Zanchi e Donati in prestito da Juve e Milan, in attacco viene preso il giapponese Yanagisawa, a far reparto con Zampagna, rientrato da Terni, Nick Amoruso e il protagonista della stagione cadetta Di Napoli.

La frase del giorno - 10 Luglio 2013

"Pensavo che qui (in Italia) ci fosse più passione per il calcio e meno passione per tutto quello che c'è attorno"
Josè Mourinho

09 luglio 2013

Le canzoni del calcio - Mio fratello è figlio unico (1976)

Rino Gaetano in questa canzone parla di un ipotetico 'fratello senza fratelli' che si contraddistingue per l'essere un uomo terra terra, che non crede ai falsi miti e ai luoghi comuni e che non crede nemmeno che Chinaglia, bomber laziale, possa andare a giocare al Frosinone. Per inciso proprio nel 1976, Giorgio Chinaglia lasciò la Lazio per tentare l'avventura americana nei New York Cosmos di Pelè.



La frase del giorno - 9 Luglio 2013

"Il capocannoniere di un campionato è sempre il miglior poeta dell’anno"
Pier Paolo Pasolini

06 luglio 2013

05 luglio 2013

Morire di calcio, per il calcio

Si può morire per il calcio? La risposta purtroppo è sì. In occasione del compleanno di Morosini, che avrebbe compiuto 27 anni oggi, colgo lo spunto per ricordarvi di coloro che per il calcio hanno dato la vita, ma nel vero senso della parola. Non parlo di violenze ultrà, di scontri dentro e fuori dallo stadio, ma di ragazzi, perchè in fin dei conti seppur strapagati e con vite da nababbi alcuni, son pur sempre ragazzi che hanno meno di 30 anni e che sono morti facendo la cosa più divertente che si possa pensare: giocare a calcio.
Piermario Morosini ci lascia il 14 aprile 2012 allo Stadio Adriatico di Pescara al minuto 31' di Pescara-Livorno per una crisi cardiaca. Il giocatore amaranto, in prestito dall'Udinese, si accascia in campo e i soccorsi non bastano a rianimarlo. Durante l'autopsia gli viene riscontrata una cardiomiopatia aritmogena, una rara malattia cardiaca ereditaria. La sua storia familiare nasce già come quelle dei migliori film melodrammatici: orfano di madre e di padre fin da ragazzino, una sorella disabile e un fratello morto suicida, disabile anch'egli, quindi oltre che malattia ereditaria si potrebbe parlare di malasorte ereditaria. Ci sono state una marea di polemiche sul suo caso: il mancato uso del defibrillatore, una macchina in divieto di sosta che bloccava l'ambulanza, ma poco importa, il risultato è che Piermario non c'è più e io mi chiedo se a questi livelli è possibile che le visite mediche non evidenzino questi problemi quando magari ti bombano di antidolorifici per giocare una partita anche se hai sbagliato le mèches o hai legato male le scarpe.

Le canzoni del calcio - Money (1973)

I Pink Floyd sostengono che avendo un sacco di soldi ci si potrebbe comprare macchine nuove, caviale, sognare ad occhi aperti o perchè no, comprarsi una squadra di calcio!



La frase del giorno - 5 Luglio 2013

"Nessuna causa è degna di tutti i nostri sforzi. Sempre che non si tratti di una partita a calcetto"
Giovanni Soriano

04 luglio 2013

Antonio Cassano, un talento sprecato

Uno dei personaggi più controversi di questi ultimi 10 anni è senza dubbio Antonio Cassano: piedi da fenomeno e testa da bambino mai cresciuto, nonostante i 30 anni ormai passati. Per avere un chiaro esempio basti prendere un video qualsiasi su youtube a testimonianza delle sue giocate e uno sulle sue varie interviste e conferenze stampa. Si parlava benissimo di quella generazione '82 nata sotto il segno del Mundialito di Spagna, il primo Mondiale vinto in epoca 'moderna' dall'Italia. Antonio nasce il 12 luglio 1982, il giorno dopo la Finale vinta contro la Germania, come se fosse la premonizione di un vincente. Eppure diamo un'occhiata al suo palmarès e notiamo una bacheca inesorabilmente quasi vuota, a dispetto del suo talento. Di sicuro nella sua collezione di perle troviamo tutta una serie di gaffe che a oggi obiettivamente superano di gran lunga il suo talento. Da tifoso milanista l'ho amato quando anche grazie ai suoi gol e assist ha permesso alla mia squadra del cuore di vincere lo scudetto. Mi è dispiaciuto quando il malore e l'operazione lo hanno messo fuori causa. Io che tanto lo avevo criticato nella sua carriera precedente all'arrivo a Milano, e tanto lo avevo apprezzato vedendolo giocare dal vivo allo stadio. Ma poi il vero Antonio Cassano è tornato, quello di Roma, quello di Madrid, quello della Genova blucerchiata: uno sbruffoncello che a 31 anni ne dimostra 13 e non ha fatto altro che sprecare il suo immenso talento, a dispetto di chi i piedi buoni non li ha nemmeno, ma nella sua carriera professionistica ha stravinto molto più di lui (mezzo scudetto al Milan e una Liga da riserva del Real).

La frase del giorno - 4 Luglio 2013

"Ci sono alcuni paesi e villaggi del Brasile che non hanno una chiesa, ma non ne esiste neanche uno senza un campo di calcio"
Eduardo Galeano

03 luglio 2013

La frase del giorno - 3 Luglio 2013

"Una volta mi hanno detto che in questo secolo ci sono stati tre soli grandi avvenimenti, in Colombia: lo scoppio de La Violencia nel 1948, la pubblicazione di 'Cent'anni di solitudine' nel 1967 e la sconfitta per 5-0 dell'Argentina per mano della nazionale colombiana nel 1993. E sapete qual è la cosa peggiore? Che è tutto vero."
Gabriel García Márquez

02 luglio 2013

Ricordati di me - Roma 2000/01

Antonioli; Zago, Samuel, Zebina; Cafu, Emerson, Tommasi, Candela; Totti; Delvecchio, Batistuta. (C. Zanetti, Assunçao, Nakata, Montella) All.: Capello
La Roma di Capello gioca con il 3-4-1-2 con la difesa a 3 e due terzini avanzati come Cafu e Candela, Totti trequartista e Delvecchio a supporto della punta, solitamente Batistuta, con Montella come alternativa. La campagna acquisti estiva della Roma è quella che punta a giocare un campionato di altissimo livello. Franco Sensi regala al popolo giallorosso l'argentino Walter Samuel, pagato ben 34 miliardi di lire dal Boca, Emerson (22 miliardi) dal Bayer Leverkusen, Zebina dal Cagliari, ma soprattutto Gabriel Batistuta, pagato 70 miliardi alla Fiorentina, liberandosi di due bidoni come Fabio Junior e Gustavo Bartelt.

La frase del giorno - 2 Luglio 2013

"Un Paese non è un vero Paese se non ha una sua birra e una compagnia aerea. Aiuta anche avere una squadra di calcio o alcune armi nucleari, ma alla fin fine ciò di cui si ha più bisogno è una birra"
Frank Zappa

01 luglio 2013

Confederation ai voti

Si è conclusa la Confederation Cup brasiliana con la vittoria dei brasiliani. C'era da aspettarselo? Sì. Direi che questo torneo potrebbe essere uno spunto di quello che ci sarà da aspettarsi al prossimo mondiale.
Brasile voto 9: un assaggio del mondiale 2014. Pubblico trascinante e gioco alla sudamericana, quindi aspettatevi numeri funambolici, gomiti alti, qualche tacchettata di troppo e molta 'televisione'. Questo Brasile gioca col cuore, come se ogni partita fosse la cosa più importante del mondo (fuori dallo stadio non sono molto d'accordo) e ricorda un po' quello degli anni '80: è l'opposto di quello che ci si aspetta di solito, fortissimo in difesa e a centrocampo, scarsino in attacco (Fred e Jo). Fred si è riscoperto bomber in questo torneo e nel campionato Brasileirao, di sicuro non è l'aborto del Lione che in Europa ricordiamo, vedremo se dura fino al Mondiale. Neymar ha mostrato numeri d'alta scuola e sceneggiate da cineteca, avrà forse vita facile in Spagna, ma di certo non in Europa (i difensori italiani e inglesi lo segano al primo tuffetto scenografico). Quello che sorprende del Brasile sono i giocatori che Scolari si permette di lasciare in panchina: Lucas Moura e Dante (che quest'anno ha vinto tutto quello che ha giocato considerando il Triplete col Bayern) su tutti, molti dei giocatori in rosa tra l'altro giocano in patria e in casa sono quasi imbattibili. Qualcosa è cambiato.

La frase del giorno - 1 Luglio 2013

"La notizia è corta: semplicemente ho deciso di smettere di fare il calciatore, tutto lì"
Marco Van Basten