28 febbraio 2014

Maglie storiche - Dinamo Kiev 1986

Oleg Blochin si destreggia tra le maglie dell'Atletico Madrid per portare la Coppa delle Coppe 1985-86 a Kiev. La Dinamo del Colonnello Lobanovsky bissa così il successo del 1974-75, con gli stessi due protagonisti

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26 febbraio 2014

24 febbraio 2014

25° giornata in pillole - Gobbi e bovini

Bologna-Roma 0-1 La Roma apre le partite di questa giornata con la trasferta di Bologna. Ne nasce una partita tirata risolta da un bell'inserimento in area di Nainggolan che insacca a pochi passi dall'ex di turno Curci. Importantissima vittoria per la Roma che resta agganciata al treno Juve, impegnata nel derby. Ottima occasione per festeggiare anche i 50 anni di Garcia, compiuti in settimana, certamente più significativa ma meno divertente degli auguri in francese maccheronico di capitan Totti.
Livorno-Verona 2-3 Sfida forse più politica che calcistica. Due tifoserie radicalmente opposte e notoriamente calde si affrontano in un soleggiato lunch match livornese. Ne viene fuori una partita dalle due facce: primo tempo tutto di targa ospite, con i gialloblu che si portano addirittura sullo 0-3: il gol che apre il match è quello di Jankovic, che realizza un tiro cross di destro a rientrare dalla fascia sinistra; 0-2 targato Romulo, a coronare una stagione straordinaria per il brasiliano ex Fiorentina, che deve solo spingere dentro un assist di Toni dalla destra; 0-3 firmato dallo stesso Toni, servito in maniera simile da Iturbe, con un facile appoggio in rete da due passi. Nel secondo tempo esce fuori l'orgoglio amaranto, probabilmente sollecitato da una sfuriata di Di Carlo nell'intervallo. Fallito lo 0-4, il Verona cala pericolosamente, incassando l'1-3 di Paulinho, abile a smarcarsi di un difensore dal limite e insaccare nell'angolino alla sinistra del portiere veronese. Il gol della speranza è di Greco, che trova un missile all'incrocio dei pali dell'incolpevole Rafael dopo l'incursione di Emeghara. Finisce però così, 2-3 e mamma che butta la pasta.
Chievo-Catania 2-0 Il Catania quest'anno riesce sempre a stupirci: travolge la Lazio in casa e poi fa una figura grama a Verona. Il Chievo dal canto suo vince una partita non eccezionale ma praticissima. Si porta in vantaggio con il rigore di Thereau che torna finalmente al gol e nonostante l'inferiorità numerica trova anche il gol del raddoppio nel secondo tempo con Rigoni, che insacca di testa una sorta di pallonetto che poteva sembrare una torre per Paloschi. Il Chievo lascia le ultime tre posizioni, il Catania rischia grosso, etnei penultimi.
Inter-Cagliari 1-1 Alla ricerca del terzetto vincente (mai 3 vittorie di fila in questo campionato), l'Inter ospita un Cagliari in bufera societaria. Dopo le notizie di un possibile cambio di dirigenza, si aggiunge anche l'esonero del vice-allenatore Pulga (???) invece che di Lopez. Tutto questo sembrerebbe favorire un'Inter ritrovata e invece risveglia il Cagliari, che trova il vantaggio grazie a un rigore di Pinilla, decretato per un fallo di mano dell' scoordinato Juan Jesus. Nonostante i vari assalti, l'Inter riesce a trovare soltanto il pari di Rolando (non Bianchi) su sponda di Icardi, entrato nella ripresa al posto del fantasma di Milito. La traversa e lo straordinario Avramov tengono a galla i sardi che conquistano il loro meritato punticino.
Sampdoria-Milan 0-2 Se in Champions si è trattato di sfortuna, era giusto dimostrarlo a Marassi e, per fortuna dei tifosi rossoneri, così è stato. La Samp di Mihajlovic non aveva mai perso tra le mura di casa, ma l'approccio alla partita dei doriani non è dei migliori. Il Milan gioca bene e Taarabt fa il fenomeno. Il vantaggio è proprio un gol del marocchino, abile a colpire di testa su un cross dalla destra di Rami e a insaccare la respinta corta di Da Costa. Il vantaggio sveglia un po' la squadra di casa che non riesce comunque mai a essere pericolosa. Il raddoppio arriva nella ripresa, con Rami che deve solo appoggiare in rete di testa dopo uno scontro Da Costa-Pazzini. Ottima invece l'uscita di Amelia da difensore in scivolata su Eder, pessimo l'impatto sulla partita di Maxi Lopez che sembra entrato a match in corso solo per litigare con Doveri: l'attaccante argentino in 5 minuti effettivi di gioco riesce a prendere 2 gialli (a distanza di 10 secondi uno dall'altro) e farsi cacciare. Cornuto e mazziato.
Udinese-Atalanta 1-1 Le premesse alla partita non erano delle migliori: l'altalenante Udinese è in una posizione tranquilla, l'Atalanta in trasferta non è proprio una squadra corsara. Se avevate di meglio da fare, avete fatto bene: 0-1 di Brivio, che realizza una parabola arcuata dalla sinistra su assist di CR77 e beffa il portiere friulano Scuffet (che ormai sembra aver tolto il posto a Brkic, grande Simone!), 1-1 di Di Natale su rigore per un fallo di Stendardo che sgambetta l'attaccante bianconero a due passi dalla porta e viene graziato con un giallo. Un punto per uno non fa male a nessuno, ma che noia.
Juventus-Torino 1-0 Il derby tanto atteso, ricco di sfottò da ambo le parti, ricco di idiozia da ambo le parti (stavolta è toccato a Superga, che come l'Heysel magari sarebbero anche argomenti evitabili) e povero di entusiasmo da ambo le parti, si conclude, come da 19 anni a questa parte, con una vittoria della Juve. Lo risolve Tevez, con una splendida girata da fuori area che supera Padelli e gli permette di esultare suonando la trombetta. Strana la tattica del Toro a gol subito: la squadra attende come a difendere il risultato (???) e raramente riesce a ripartire. Qualche occasione per Immobile, meglio del desaparecido Cerci. Nel secondo tempo la musica cambia ma di poco, il Toro prova ad affacciarsi un po' di più nella metà campo bianconera e costringe Rizzoli a graziare il già ammonito Vidal in più di un'occasione. Resta l'amaro in bocca ai granata per il contatto in area a 5' dal termine tra Pirlo e El Kaddouri, con l'ex milanista che sgambetta il marocchino, ma Rizzoli lascia correre. Evitabili le dichiarazioni di Buffon a fine partita, in stile gol di Muntari ("Non ho visto nessun contatto, l'arbitro ha arbitrato bene"). Poca roba insomma per un derby che prometteva fuoco e fiamme, vista la buona forma del Toro per una volta. Cerea nè.
Lazio-Sassuolo 3-2 Siamo proprio sicuri che Di Francesco non andasse bene per il Sassuolo? Malesani con questa ne fa 4 su 4 (sconfitte) e la B è sempre più vicina. La Lazio dal canto suo non fa altro che far gongolare l'esonerato Petkovic ("Non basta cambiare il manico se la scopa è la stessa") e protestare i tifosi in curva che vogliono l'addio di Lotito, vista l'altalena di risultati in casa biancoceleste. Stavolta però i capitolini riescono a fare punteggio pieno, grazie al vantaggio iniziale con il siluro di Radu a chiudere un primo tempo da zapping sugli altri canali. Nella ripresa spazio all'epurato Berardi ("A volte con lui giochiamo in 10" cit. Malesani) e classico gol dell'ex con Floccari. Nemmeno il tempo di esultare e la Lazio torna avanti con l'eterno Miro Klose, ma il secondo tempo sembra proprio voler riscattare il primo, perchè nemmeno 5 minuti e arriva il nuovo pari, targato Floro Flores (sognavo l'attacco FloFloFlo). Nel finale risolve il match ancora l'esterno sinistro Radu di testa e la Lazio riesce a restare nella metà di sinistra della classifica. 
Parma-Fiorentina stasera Amauri contro la sua ex, Cassano contro la sua testa, Matri contro la sua scarsa vena realizzativa, Gomez contro la sfiga. Potrebbe essere questo il riassunto della partita che stasera vedrà di fronte ducali e viola. Alla ricerca di un posto in Europa.
Napoli-Genoa stasera Dopo la deludente trasferta gallese in Europa League, il Napoli si trova ad affrontare un pericolo Genoa, che arriva da una buona serie di risultati, nonostante la leggera flessione nell'ultima partita casalinga in casa con l'Udinese (3-3 in rimonta). Spettacolo in vista nel posticipo?

22 febbraio 2014

Verso Brasile 2014 - Cile


La nazionale cilena che si presenterà ai prossimi Mondiali in Brasile è senza dubbio una delle più forti selezioni di sempre rappresentate da questo paese, riuscendo anche a vincere a Wembley nel 2013 con uno 0-2 ai padroni di casa. Il CT argentino Jorge Sampaoli potrà contare su alcuni dei giocatori di questa nazionale considerati veri e propri top player, come ai tempi di Salas e Zamorano, anche se nel complesso la rosa non è ancora di altissimo livello. La porta verrà certamente difesa dal trentenne Claudio Bravo, portiere della Real Sociedad ormai dal 2006 e capitano della nazionale. La difesa è rappresentata anche da giocatori di rilievo, conosciuti anche dalle nostre parti, come Isla, esterno destro della Juve. A completare il reparto arretrato ci sarà anche Gary Medel, jolly difensivo del Cardiff, ex Siviglia, acquistato dai gallesi per la sostanziosa cifra di 13 milioni di Euro. Saltuariamente è stato schierato come difensore anche il top player juventino Arturo Vidal, principalmente centrocampista, ma che all'occorrenza può fare il difensore centrale, come anche provato da Conte in campionato. Senza dubbio Vidal è il giocatore con più qualità di questa squadra, che rappresenta il suo massimo punto di forza.

18 febbraio 2014

Maglie storiche - Francia 1958

Juste Fontaine è il miglior cannoniere di sempre in un Mondiale. Siamo in Svezia nel 1958 e il bomber francese porta la sua nazionale al 3° posto con 1 poker, 1 tripletta e 2 doppiette arrivando a quota 13 gol in 6 partite

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14 febbraio 2014

Maglie storiche - Vado 1922

Il Vado di Levratto è la prima squadra ad aggiudicarsi la Coppa Italia, battendo in finale l'Udinese. Correva l'anno 1922

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12 febbraio 2014

Maglie storiche - Ipswich Town 1981

L'Ipswich Town è la prima squadra a indossare la maglia con il colletto a V e si aggiudica la finale della Coppa Uefa 1980/81 in finale contro l'AZ. Alcuni dei giocatori dell'Ipswich sono stati scelti come attori per la celebre partita di "Fuga per la Vittoria" con Stallone e Pelè

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La frase del giorno - 12 Febbraio 2014

"Calcio significa libertà, creatività, dare libero corso alla propria ispirazione"
Bob Marley

11 febbraio 2014

Maglie storiche - Dinamo Tblisi 1981

La squadra georgiana (allora ancora URSS) di Kipiani si aggiudica la finale di Coppa delle Coppe davanti ad un esiguo pubblico di soli 9000 spettatori, battendo il Carl Zeiss Jena della Germania Est

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La frase del giorno - 11 Febbraio 2014

"Non posso scrivere l'inno del Genoa, niente può superare i cori della Gradinata Nord"
Fabrizio De Andrè