Se dovessimo scegliere l'anno più rappresentativo del calcio italiano, non potremmo non considerare il 1982 o il 2006. Ma il vero anno che ha rappresentato l'apice del calcio italiano non può che essere il 1990. Non mi riferisco solo al Mondiale giocato nella penisola, ma alla totalità rappresentata dal calcio italico nella stagione 1989/90. Se possiamo considerare il 1989 come "l'incompiuto": Coppa Uefa al Napoli, Coppa Campioni al Milan e Sampdoria sconfitta in finale di Coppa Coppe dal Barcellona, il 1990 diventa sicuramente l'apoteosi del nostro calcio.
Il campionato di Serie A schiera tra i migliori giocatori che su quegli stessi campi si andranno ad affrontare in estate: Maradona e Careca al Napoli, Van Basten e Gullit al Milan, Vialli e Mancini alla Sampdoria, Voller alla Roma, Klinsmann e Matthaus all'Inter, Schillaci alla Juve, Baggio alla Fiorentina, Caniggia all'Atalanta e tanti altri. Il campionato lo vince il Napoli, al suo secondo Scudetto, con 2 punti di vantaggio sul Milan, nel tipico dualismo tra azzurri e rossoneri che caratterizza quegli anni. Capocannoniere del torneo niente popò di meno che Marco Van Basten del Milan con 19 reti, davanti a Baggio e Maradona. La Coppa Italia invece va alla Juve, che batte in finale il Milan con un gol di Galia nel nuovo San Siro. Ma il capolavoro lo compiamo in ambito europeo...