Giovanni Trapattoni, di gran lunga uno degli allenatori più celebri del panorama italiano e mondiale, ha avuto una carriera calcistica per lo meno rispettabile, giocando quasi interamente la sua carriera professionistica nel Milan. Nel ruolo di mediano e di difensore, divenne famoso per essere stato colui che "fermò Pelè".
Il centrocampista di Cusano Milanino, dove dimora tuttora nonostante le sue panchine internazionali, esordisce in Serie A a 20 anni nel 1960. Gioca per ben 14 stagioni nel Milan, gran parte delle quali guidate dal tecnico Nereo Rocco, vincendo 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe e 1 Coppa Intercontinentale. Gioca anche 17 presenze in Nazionale, non riuscendo mai a partecipare a un Mondiale (complice l'infortunio ai legamenti saltò Cile '62 dove sarebbe stato titolare). Al termine della sua carriera gioca anche 10 partite in A col Varese.
Non segnò tantissimo in carriera, ma uno dei suoi gol fu proprio contro il Santos di Pelè, nella finale Intercontinentale persa poi dai rossoneri nel 1963. In quello stesso anno a San Siro venne disputata la partita amichevole Italia-Brasile che lo consacrò come bestia nera de O' Rey («La verità di quel giorno è che lui era mezzo infortunato. Stanco. Io sono stato un buon calciatore, ma lasciamo stare Pelé. Quello era un marziano». cit. Trapattoni).
Carriera da giocatore (fonte Wikipedia):
1957-1971 | Milan | 274 (3) |
1971-1972 | Varese | 10 (0) |
Nazionale | ||
---|---|---|
1960-1964 | Italia | 17 (1) |
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