Guardalben; Zaccardo, Barzagli, Biava, Grosso; Mutarelli, Corini, Barone; Brienza, Zauli; Toni. (Santana, Morrone, Mariano Gonzales) All.: Guidolin
Il Palermo di Guidolin gioca con diverse soluzioni tattiche, spesso a seconda dell'avversario che deve affrontare. Unici punti fermi: difesa a 4 e unica punta centrale, la torre Toni. Varia poi nell'uso di ali o fantasisti, dove si alternavano i vari Brienza, Zauli, Santana e Gonzales.
Dopo 31 di anni di assenza, il Palermo torna a calcare i terreni della Serie A. L'anno precedente aveva vinto il campionato di B a pari merito col Cagliari, ma aveva già iniziato a costruire una squadra che prometteva bene anche per la massima serie. Erano arrivati Toni dal Brescia e Corini dal Chievo. A gennaio si era aggiunto anche il perugino Grosso. Acquisti da A pertanto, per una squadra che giocava ancora nel campionato cadetto. La Serie A non è tardata ad arrivare e non restava che confermare i buoni propositi.
La stagione 2004/2005 parte abbastanza bene, con i Rosanero imbattuti fino alla 5° giornata, in seguito a un trittico di pareggi con Inter (a San Siro), Fiorentina e Juventus (a Torino) e le vittorie con Siena e Bologna. Alla 6° arriva la prima sconfitta stagionale contro il Lecce di Zeman, grazie alla doppietta di Vucinic. Il Palermo subisce il colpo e nonostante il pareggio con la Roma, arrivano altre due sconfitte con Livorno e Udinese. Ma è proprio allora che la squadra siciliana rialza la testa e infila 5 partite senza sconfitte, vincendone 3 e subendo 1 solo gol. Alle ultime due giornate ci sono due squadre piuttosto impegnative: Milan e Lazio. Il Palermo pareggia 0-0 in casa col Milan e vince addirittura 3-1 all'Olimpico di Roma grazie alla doppietta di Toni e il gol di Zauli.
La sconfitta con l'Inter fa da spartiacque a un buon momento caratterizzato da 6 partite consecutive senza sconfitte nelle quali il Palermo si concede il lusso di battere la Fiorentina a Firenze, la Juventus in casa (1-0 Brienza), il Lecce con un rocambolesco 3-2, con la doppietta di Santana, vendicando l'andata e infine la Roma con un secco 2-0 targato Brienza-Toni. Proprio quando tutto fila per il verso giusto con il 5° posto in classifica, arriva l'imbarcata: al Renzo barbera arriva l'Udinese di Spalletti (4° a fine stagione). 3 gol di Di Michele, Muntari e Iaquinta sono decisamente troppi rispetto al gol di Santana e la partita si conclude con un clamoroso 1-5.
A dieci giornate dalla fine, forse complice le alte quote raggiunte dai rosanero, il Palermo sembra soffrire di vertigini e infila 1 vittoria, 2 sconfitte e ben 7 pareggi. Tra questi 7 pareggi ci sono ben quattro 3-3 (Parma, Brescia, Milan e Lazio). Malgrado ciò il Palermo chiude al 6° posto, davanti a un sorprendente Messina.
Il risultato rappresenta un traguardo storico, perchè per la prima volta, il Palermo si qualifica per la Coppa Uefa e batte il proprio record di minor numero di sconfitte in A. Toni chiude a quota 20 gol, seguito da Brienza a 10. Dovere di cronaca, 5 giocatori del Palermo di questa stagione diventeranno campioni del Mondo soltanto due anni più tardi: Zaccardo, Barzagli, Toni, Barone e Grosso.
Sarà solo l'inizio. Nonostante la cessione di Toni alla Fiorentina e l'addio di Guidolin rimpiazzato da Delneri (sostituito in corso d'opera da Papadopulo), l'anno successivo il Palermo raggiungerà il 5° posto e gli Ottavi di Uefa.
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