04 settembre 2013

Calciomancato

Questa sessione di calciomercato appena conclusasi può essere definita un po' atipica. Sono mancati anzitutto i botti dell'ultima giornata, mentre si è contraddistinto per due aspetti direi fondamentali: il passaggio di alcuni top player da squadre di altissimo livello a squadre di medio-alto livello e i trasferimenti mancati.
Partiamo dal primo aspetto: Gomez che passa dal Bayern, col quale ha vinto tutto la scorsa stagione, alla Fiorentina ne è un esempio lampante. Ma che dire anche di Özil, giocatore eccezionale a mio avviso (che giocatore! per dirla alla Maurizio Mosca), che lascia il Real per l'Arsenal, squadra seppur di alto livello ma poco vincente. Stesso discorso potremmo farlo per Kakà che ritorna al Milan dopo la parentesi di 4 anni con le Merengues; anche il Milan in fin dei conti è a corto di successi ultimamente. La rivoluzione Real Madrid ha visto poi anche la cessione di Higuain al Napoli, oltre che di Albiol e Callejon.
Dal punto di vista degli spari a salve invece la lista rischia di diventare lunghissima. Il Napoli una volta ceduto Cavani al PSG le ha provate tutte, finchè non ha trovato poi Higuain appunto. Damiao, che dopo le avance del Milan le scorse stagioni sembrava destinato all'Italia, resta lì dov'è. Julio Cesar dopo l'avventura QPR, con tanto di retrocessione sembrava ambire a palcoscenici più prestigiosi di una stagione in Championship (la B inglese) e sembrava destinato a tornare in Italia, conteso tra Roma e Fiorentina, ma le pretese esagerate sull'ingaggio han fatto sì che a Roma arrivasse De Sanctis e a Firenze si tenessero Neto. Ora per il portiere brasiliano c'è un Mondiale in casa a rischio, a meno che Scolari non abbia Fox Sports.
In casa nostra hanno tenuto banco le vicende Liajic per esempio: il caso/caos sul talentino serbo si è dipanato tra Milano e Firenze con proposte di rinnovo da parte dei Viola, offerte basse da parte dei rossoneri, per risolversi con un trasferimento a Roma, sponda giallorossa. Proprio a Roma cercavano di piazzare qualche giocatore dall'ingaggio pesante, come Borriello. Nonostante le cessioni nello stesso reparto di Lamela e Osvaldo, la Roma voleva rimpiazzare Borriello con Gilardino, poi abbordato anche dalla Juve. Soluzione: Gilardino resta al Genoa, la Juventus non prende altri attaccanti, visto che non cede Quagliarella e non è riuscita a prendere a tempo debito nè Higuain, nè Jovetic, emigrato in Inghilterra.
La Lazio dal canto suo combina un pasticcio in stile Inter di gennaio: il tira e molla col Galatasaray per Yilmaz si conclude con un nulla di fatto, così come il tentativo in extremis per Quagliarella e quello precedente per Matavz del PSV e dopo la cessione di Kozak il reparto resta notevolmente sguarnito. San Klose pensaci tu insomma. O magari ritorna Rocchi svincolato??
Il Cagliari di Cellino chiude bottega, non vende nessuno e nemmeno compra, salvo qualche rinforzino. Astori e Nainggolan avevano già le valigie pronte e invece resteranno in terra sarda almeno fino a gennaio, in direzione Milano e Torino molto probabilmente.
Insomma la crisi si è fatta sentire soprattutto per le piccole, che sostanzialmente hanno mosso poco il mercato, hanno venduto poco e di conseguenza non hanno nemmeno investito troppo. Il Torino, dopo la cessione di Ogbonna ha cambiato modulo, pur di non dover rimpiazzare un difensore di buon livello. Le altre vivacchiano sui prestiti dalle grandi e la forbice sembra che si stia ampliando ancora di più. La quantità di gol segnati nelle prime due giornate sembra orientata alle goleade spagnole. Speriamo ci si diverta almeno!

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