27 settembre 2013

I rasoi dell'Armata di Varsavia, la Zyleta

La curva Nord dello stadio dell'Armata Popolare Polacca di Varsavia, oggi Pepsi Arena, è chiamata Zyleta. La Zyleta rappresenta la parte più calda dei tifosi del Legia Varsavia, la squadra dell'Armata Polacca per l'appunto, fondata dai militari durante la Prima Guerra Mondiale. Zyleta (pron. gileta) è una parola polacca che per assonanza linguistica ricorda la parola francofona "Gillette" e per l'appunto significa "rasoio".
Inizialmente la tribuna Est dello stadio era chiamata semplicemente 'tribuna scoperta' per contrasto con la Ovest che era quella 'coperta', ma verso la fine degli anni '70, con riferimento al cartellone pubblicitario che sottostava a tale tribuna e che rappresentava la pubblicità delle lamette Polsilver, venne soprannominata per l'appunto Zyleta. Dopo i lavori di restauro dello stadio iniziati nel 2008, la Zyleta è diventata quella che ancora oggi occupa la curva Nord.
Dopo gli scontri della finale di Coppa polacca del 1995, la punizione inferta alla tifoseria del Legia fu più simbolica che economica: venne infatti rimosso il cartellone pubblicitario delle lamette che da più di 20 anni rappresentava la Zyleta. Da allora, per ovviare a tale mancanza, ma soprattutto dopo lo spostamento in curva Nord, la tifoseria espone uno striscione raffigurante per l'appunto una lametta. Questo anche perchè la Zyleta più che un settore dello stadio rappresenta lo spirito di appartenenza alla Legia, che si identifica con una grande devozione affettiva verso la propria squadra e una spiccata propensione verso le coreografie spettacolari, come dimostrato in più occasioni.
La tifoseria del Legia rappresenta uno dei più estesi gruppi di supporters polacchi, grazie anche ai titoli nazionali accumulati dalla squadra e alla presenza in squadra di uno dei calciatori simbolo della Polonia come Kazimierz Deyna (305 presenze e 94 gol nel Legia tra il 1966 e il 1978) a cui è stata ufficialmente intitolata la tribuna dopo la morte. Ma come la definiscono anche i giornali polacchi, la Zyleta è come il Dr. Jekill e Mr. Hyde: ossia fascino e spettacolo che contrastano con violenza e scontri con la polizia. Politicamente schierata a destra, fortemente patriottica e anticomunista, la tifoseria del Legia è stata spesso protagonista di vicende legate alla violenza. Partecipa attivamente alle manifestazioni di commemorazione della Rivolta di Varsavia contro la Germania nazista e del giorno dell'indipendenza polacca, l'11 novembre.
Dimostrano le loro idee politiche anche direttamente allo stadio, in curva, soprattutto su temi come gli affari esteri, criticando aspramente il Primo Ministro Tusk, come per esempio lo striscione recante la scritta "Kosovo je Srbija" (il Kosovo è Serbia, dopo la dichiarazione di indipendenza del Kosovo), o forse la più celebre scritta "Jihad Legia" su uno striscione verde, in occasione della partita di Europa League contro gli israeliani dell'Hapoel Tel Aviv, con ovvi riferimenti agli scontri con la Palestina. Ovviamente la cosa non è piaciuta nemmeno alla UEFA e la multa è stata immediata.
A livello internazionale, la tifoseria del Legia intrattiene buoni rapporti con i tifosi dell'ADO Den Haag e della Juventus, mentre ritrova i propri acerrimi nemici in territorio nazionale, soprattutto tra i supporter di Lech Poznan, Polonia Varsavia, Wisla Cracovia e Widzew Lodz.


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