L'anno scorso è toccato a molti tifosi italiani, quest'anno piangono i britannici. Sembravano immortali ed effettivamente per i veri tifosi lo sono, ma anche Beckham e Ferguson hanno deciso di smettere. Si aggiungono alla lunga lista che l'anno scorso ha scioccato un po' tutti: Del Piero, Inzaghi, Nesta e Gattuso (anche se per gli ultimi due si è trattato solo di un addio al calcio che conta).
27 anni allenatore della stessa squadra, roba da far invidia al Palermo di Zamparini, eppure all'estero può capitare. 27 anni allo United per Ferguson, 11 all'Everton per Moyes, il suo successore a Manchester, 18 per Wenger all'Arsenal. Nulla in confronto a Guy Roux: per 44 anni ha allenato l'Auxerre. Sì, avete letto bene, 44 anni, dal 1961 al 2005 (con una breve interruzione nel 2000-2001).
Giusto per farvi un esempio, ha cominciato quando al Milan c'era Rocco e giocavano Cesare Maldini e Josè Altafini; alla Juve c'erano Sivori e Parola, all' Inter c'era il mago Herrera. Roba da pazzi, una vita spesa nella stessa squadra, chissà come avrà preso il suo addio.
Ferguson lascia lo United dopo 2 Champions e 13 scudetti e coppe e coppette varie. Non sto nemmeno a commentare, sarebbe inutile. Ma chissà cosa avrà provato durante la standing ovation che gli hanno riservato al momento del suo ultimo ingresso in campo all'Old Trafford, uscendo dal tunnel degli spogliatoi. Situazioni del genere ti farebbero tremare le gambe tanto da crollare a terra, a noi uomini normali.
C'è stato anche l'addio dello Spice Boy. Manchester anche lui, poi Real e gli USA, qualche breve ritorno in Europa per la sua Nazionale e per due prestiti al Milan e poi la conclusione al PSG. Si potrebbe dire qualsiasi cosa: fotomodello, imprenditore, centrocampista, magari qualcuno lo considererà anche un mercenario, come d'altronde tutti quelli che fanno quel mestiere. Io l'ho potuto apprezzare da milanista e devo dire che raramente ho visto la dedizione al lavoro di un giocatore come lui. E che classe! Poteva fare un cross perfetto anche in situazioni improponibili. Anche a 35 e fischia anni con tanta voglia di giocare e di sbattersi dietro a un pallone, per uno che come lui probabilmente non farebbe nemmeno in tempo a contare tutti i suoi guadagni ora che la domenica sarà a casa.
Cremonini in una sua canzone diceva: "da quando Baggio non gioca più, non è più domenica", aspettiamo la nuova canzone di Elton John, magari si ricorderà di questi due.
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