L'Asia e la sua federazione AFC porteranno in Brasile 4 squadre su un massimo di 5: infatti, con la Giordania eliminata agli spareggi dall'Uruguay, andranno solamente Giappone, Australia, Iran e Corea del Sud, in rigoroso ordine di qualificazione. Australia e Giappone facevano parte del gruppo B, con i nipponici che hanno vinto il girone. Gli australiani si presenteranno ai Mondiali agli ordini del CT tedesco Osiek con una squadra piuttosto vecchia, che bene o male ricalca quella presente già alle scorse edizioni in Sudafrica e Germania.
I Socceroos avranno sicuramente tra i pali il secolare Schwarzer, attuale riserva del Chelsea di Mourinho e recordman di presenze in nazionale (108). La difesa, ma come del resto buona parte della rosa, è fatta di giocatori over 30, che sono emigrati dai più competitivi campionati europei, per tornare in patria o nei molto più modesti campionati asiatici. Avremo il difensore centrale Lucas Neill, capitano 35enne, discreto passato al Blackburn ma ora in Giappone e l'anno scorso al Sidney con Del Piero. Ci sarà anche il centrocampista esterno / terzino Luke Wilshire, della Dinamo Mosca. A completare la difesa anche il macedone Ognenovski, mai passato dall'Europa e McKay o McGowan (il più giovane della ciurma. Il centrocampo vintage sarà formato quasi sicuramente dalla coppia centrale formata dall'esperto Bresciano, dal cognome e dal passato italiano (Parma, Palermo, Lazio, Empoli) e dal fantasista Tim Cahill, ex Everton ora in America con la maglia dei NY Red Bulls. L'attacco, orfano di Kewell, Viduka e Aloisi, vede come punta di riferimento Archie Thompson del Melbourne Victory e Joshua Kennedy, o all'occorrenza lo stesso Cahill.
Nel gruppo A dell'AFC si sono qualificate Iran e Corea del Sud, rispettivamente come prima e seconda. Per l'Iran, il Tim Mellì, si tratta di un ritorno, dopo l'assenza in Sudafrica, ovviamente con una formazione molto meno valida e famosa di quella presenta nelle scorse edizioni, con giocatori che fecero una discreta fortuna in Europa come Mahdavikia (Amburgo), Rezaei (Messina), Karimi (Bayern), Daei (Herta, al Milan se lo ricorderanno) e poco più. L'unica garanzia di questa nazionale è il CT Carlos Queiroz ex vice di Ferguson al Manchester ed ex allenatore di Real Madrid, Sporting Lisbona, ma anche due volte CT del Portogallo.
Per la Corea del Sud sono finiti i tempi floridi, come quelli del quarto posto "guadagnato" al mondiale casalingo. Inutile stare a scrivervi i nomi dei giocatori coreani, perchè tanto sono pressochè tutti uguali. Giocatori praticamente sconosciuti, anche perchè salvo miracoli, difficilmente vedremo in Brasile Park Ji Sung o il figlio d'arte Cha Du Ri, figlio di Cha Bum Kun, attaccante di Eintracht e Leverkusen e primo calciatore asiatico a diventare famoso in Europa, quindi staremo a vedere che tipo di comparsata possa fare la nazionale coreana.
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