Sarà quasi sicuramente una delle poche, se non l'unica, ad avere una rosa fatta completamente di giocatori militanti nel proprio campionato nazionale. La selezione di Fabio Capello si è qualificata vincendo il girone F e mandando agli spareggi il Portogallo, in un girone che non vedeva grosse alternative per i primi due posti, con Israele arrivato terzo. La nazionale russa non è propriamente una squadra di primo pelo, con molti giocatori intorno ai 30 anni.
In porta la Russia schiera l'insostituibile Akinfeev, colonna del CSKA, così come la difesa che per 3/4 può schierare i difensori Ignashevic e i fratelli Berezusky, compagni di squadra del portiere. Tra gli altri possibili titolari troviamo l'ex esterno sinistro Chelsea Zhirkov, protagonista della fuga di campioni verso l'Anzhi come Eto'o e altri e ora alla Dinamo Mosca e il terzino destro Anjukov dello Zenit di Spalletti.
A centrocampo la squadra è capitanata da Igor Denisov della Dinamo che insieme al talento polivalente Dzagoev del CSKA, capace di giocare sia in posizione centrale che defilata, cercherà di accendere la luce del gioco russo. I due possono essere supportati dal terzetto di centrocampisti dello Zenit Fayzulin-Shirokov-Bystrov dalle spiccate doti offensive, abili anche nelle vesti di finalizzatori. Date le spiccate doti offensivo del suo centrocampo, Capello si affida a pochi attaccanti, generalmente schierando uno sotanto, scelta che spesso ricade sul 30enne dello Zenit, Aleksandr Kerzakov, non proprio un gigante (175cm) ma abile finalizzatore della manovra e miglior goleador in attività della nazionale, alle spalle di Bestchastnych nella classifica di tutti i tempi. L'alternativa è il giovane Aleksandr Kokorin, 22 anni della Dinamo Mosca, già 4 gol nel girone di qualificazione, buon risultato considerando che non è una prima scelta.
Dal punto di vista delle opportunità, sembra che la Russia si sia giocata male le carte che la vedevano come possibile sorpresa agli scorsi europei, bruciando un ottimo avvio di torneo con prestazioni sfortunate e sottotono. La mancanza di un potenziale offensivo più solido probabilmente penalizza la squadra, ma anche il fattore età e inesperienza internazionale non sono propriamente dalla parte dei rossi di Fabio Capello. La vedo dura, l'unico vero fuoriclasse della squadra è quello seduto in panchina.
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