Inutile fare presentazioni di un mostro sacro del calcio italiano come Carletto Mazzone. La sua corsa sotto la curva dell'Atalanta dopo il 3-3 del suo Brescia, Baggio, Guardiola, Signori e il Bologna in Uefa: tutto ciò che ha caratterizzato la sua lunghissima carriera da allenatore. Vediamo però quello che ha combinato sui campi di calcio quando ancora indossava maglietta e pantaloncini visto che lui la tuta della squadra la indossava anche in panchina da allenatore: si parte dalle giovanili della "sua Roma, con tanto di esordio in Serie A con Ghiggia a 22 anni sul finire della stagione 1958-59, grazie all'allora allenatore Nordahl in panchina. Il suo ruolo era quello di stopper di grande carisma e dalle maniere forti. L'anno successivo al suo esordio passa alla SPAL, allora in Serie A, ma non gioca mai e viene girato in prestito al Siena in Serie C. La svolta della sua carriera arriva con il suo passaggio ad Ascoli, sempre in C, nell'allora Del Duca Ascoli del produttore cinematografico Cino Del Duca. Restò all'Ascoli per 9 anni, da calciatore, imponendosi come capitano della squadra e ponendo le basi per la sua futura carriera di allenatore. La sua esperienza in panchina infatti comincerà proprio ad Ascoli, nell'ultimo anno di attività agonistica in seguito alla frattura della gamba destra e Sor Carletto porterà la compagine bianconera dalla C alla A, prima di guadagnarsi panchine più prestigiose come Fiorentina, Roma e Napoli oltre alle già citate Brescia e Bologna.
Carriera da giocatore (fonte Wikipedia):
1958-1959 | Roma | 2 (0) |
1959 | SPAL | 0 (0) |
1959-1960 | Siena | 13 (0) |
1960-1969 | Ascoli | 221 (11) |
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