31 luglio 2014

Maglie storiche - Cina 2002

Nonostante le due asiatiche organizzatrici, la Cina dello "zingaro" Bora Milutinovic riesce a qualificarsi al Mondiale 2002, affrontando nel girone Brasile, Costa Rica e Turchia, finendo purtroppo a 0 punti

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29 luglio 2014

Maglie storiche - Castel di Sangro 1996

Il miracolo in terra abruzzese. Nel 1996 il Castel di Sangro di Jaconi, dall'omonimo piccolo paese della provincia dell'Aquila, gioca per la prima volta nella sua storia in Serie B e a fine anno si salverà dalla retrocessione

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28 luglio 2014

Arbitri celebri - Graham Poll


Federazione: Inglese
Professione: manager
Periodo di attività: 1993-2007
Partite celebri arbitrate: Croazia-Australia (2006)

Arbitro inglese caratterizzato soprattutto dai grossolani errori in campo internazionale. La sua prima partita importante è la finale di Coppa Uefa tra CSKA e Sporting Lisbona nel 2005. Ma fino ad allora si è reso protagonista, anche con la complicità degli assistenti di gara, di errori che hanno caratterizzato topiche più o meno grandi nel mondo del calcio internazionale. Una di queste è per esempio il rigore regalato alla Repubblica Ceca contro la Francia agli Europei del 2000, per un fallo avvenuto fuori area. Anche l'Italia fu vittima dei suoi errori, come in occasione dei Mondiali del 2002 (e non solo suoi...) quando annullò due gol agli azzurri (Vieri e Materazzi) contro la Croazia. Per concludere, ancora Croazia protagonista nella sua forse peggior prestazione di sempre: mondiali in Germania nel 2006, Croazia-Australia. Nel suo particolare regolamento applicato in quella gara, al difensore croato Simunic occorrono ben tre cartellini gialli prima di essere espulso dall'arbitro inglese.

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26 luglio 2014

Arbitri celebri - Sandor Puhl

Federazione: Ungherese
Professione: -
Periodo di attività: 1982-2000
Partite celebri arbitrate: Italia-Brasile (1994), varie finali di coppe

Considerato il miglior arbitro dell'anno ininterrottamente dal 1994 al 1997, ha avuto l'occasione di arbitrare la finale di USA '94 tra Italia e Brasile. In quello stesso Mondiale scatenò le polemiche e l'ira degli spagnoli per la gomitata non vista di Tassotti a Luis Enrique (poi venne usata la prova TV). Ha arbitrato due volte Juventus-Borussia Dortmund in finale, una di Coppa Uefa (3-1 Juve) e una di Coppa Campioni (3-1 Dortmund). Venne squalificato per un gesto non punito di Bosvelt in Feyenord-Manchester United del 1997 e pertanto scartato dalla rosa degli arbitri al Mondiale del '98. Concluse la sua parentesi internazionale a Torino in Italia-Inghilterra 1-0 (Gattuso).

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24 luglio 2014

Arbitri celebri - Jack Taylor

Federazione: Inglese
Professione: macellaio
Periodo di attività: 1958-1977
Partite celebri arbitrate: Germania Ovest-Olanda (1974)

Macellaio di professione, intraprende la carriera di arbitro e ne sale subito alla ribalta, diventando tra i più famosi arbitri inglesi di quel periodo. Di carattere bonario, non si esula mai da discutere con i giocatori, spesso in maniera scherzosa, almeno da parte sua. Gli viene affidata la finale di Coppa Campioni Ajax-Panathinaikos del 1971, ma soprattutto il fischietto della finale del Mondiale '74 tra i padroni di casa della Germania Ovest e l'Olanda di Cruijff. Con la sua impeccabile ironia, fa ritardare il calcio di inizio poichè mancano le bandierine, con tanto di sorriso beffardo nell'assistere alla sistemazione del campo. Dopodichè si concede il lusso di fischiare ben due rigori in finale. Va ad arbitrare per 2 anni persino nel campionato brasiliano, a fine carriera. Nel 1999 viene inserito nella FIFA Hall of fame e ovviamente andando a ritirare il riconoscimento, non perde l'occasione di ammonire tutti i presentatori (Beckenbauer e Cruijff, tra gli altri).

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23 luglio 2014

Maglie storiche - LDU Quito 2008

L' Universitaria di Quito è la prima e unica squadra ecuadoregna a vincere la Coppa Libertadores battendo in finale la Fluminense di Thiago Silva e allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano come Renato Portaluppi

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Arbitri celebri - Urs Meier

Federazione: Svizzera
Professione: imprenditore di elettrodomestici
Periodo di attività: 1994-2004
Partite celebri arbitrate: USA-Iran (1998), Juventus-Real Madrid (2003), Inghilterra-Portogallo (2004)

Gli svizzeri dovrebbero essere tutti arbitri usando un classico luogo comune. Non a caso Blatter in persona scelse uno svizzero, proprio Meier, per arbitrare la partita tra USA e Iran a Francia '98, vista la nota rivalità politica dei due paesi. Meier però è anche tristemente noto ai tifoso bianconeri in quanto è l'arbitro che ammonì Nedved nella semifinale contro il Real Madrid, facendogli quindi saltare per squalifica la finale di Champions contro il Milan nel 2003. La stessa sorte era toccata a Ballack l'anno prima, nella semifinale del mondiale in Corea tra la Germania e i padroni di casa (accusati di favoritismi fino a quel punto del torneo, Byron Moreno docet). Sempre nel 2002 ebbe il compito di arbitrare la finale di Champions tra Real e Bayer Leverkusen. La partita più "pericolosa" per lo svizzero risultò essere invece il Quarto di finale Inghilterra-Portogallo di Euro 2004. Allo scadere Meier annullò un gol di Campbell in seguito a un fallo di Terry sul portiere portoghese. Il Portogallo vinse poi ai rigori e l'arbitro svizzero fu tempestato di minacce di morte da parte degli hooligans.

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22 luglio 2014

Maglie storiche - Once Caldas 2004

L' Once Caldas, squadra colombiana, vince per la prima volta nella sua storia la Coppa Libertadores, battendo ai rigori il Boca Juniors. Nello stesso anno la vittoria nel trofeo sudamericano gli permise di giocarsi la Coppa Intercontinentale contro il Porto, ma questa volta i rigori furono fatali

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Arbitri celebri - Said Belqola

Federazione: Marocchina
Professione: doganiere
Periodo di attività: 1990-2002
Partite celebri arbitrate: Francia-Brasile (1998)

E' stato il miglior arbitro africano di sempre, nonchè il primo arbitro africano ad aver diretto una finale di un Campionato del Mondo. Nel 1998, dopo aver diretto la finale di Coppa d'Africa tra Egitto e Sudafrica, gli viene concessa anche la finale del mondiale di Francia, tra i padroni di casa e il Brasile di Ronaldo. Durantre il match fu protagonista di una gara impeccabile, espellendo anche il francese Desailly per doppia ammonizione. Nello stesso anno si classifica secondo nella graduatoria di miglior arbitro internazionale, dietro al nostro Pierluigi Collina. Si dice che il pallone della finale che gli venne regalato, da usanza comune, venne poi rivenduto alla Federazione francese e che il ricavato sia stato devoluto in beneficenza. Si concesse anche il "lusso" di arbitrare alcune partite del campionato giapponese ma scomparve presto, a soli 45 anni per un cancro.

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20 luglio 2014

Arbitri celebri - Concetto Lo Bello

Federazione: Italiana
Professione: politico
Periodo di attività: 1954-1974
Partite celebri arbitrate: Juventus-Cagliari (1970), varie finali di coppe

Concetto Lo Bello è considerato l'Arbitro per eccellenza. Soprannominato da alcuni "il tiranno di Siracusa" era dotato di carattere, carisma, autorità e comunque affabilità (soprattutto in ambito di rigori), è considerato uno dei migliori arbitri di tutti i tempi. Una delle partite più celebri, almeno per il calcio italiano, che ha arbitrato è stata Juventus-Cagliari (2-2), la gara che concesse al Cagliari lo spunto necessario per aggiudicarsi lo Scudetto a fine stagione. In quell'occasione Lo Bello fece ripetere un rigore alla Juve dopo il primo tentativo parato e concedendo uno dubbio ai sardi, mostrando molta autorevolezza nel gestire situazioni spinose. Diresse anche parecchie finali tra Coppa Campioni (tra cui Manchester Utd-Benfica della foto), Coppa dell Fiere (poi anche Uefa), Coppa Intercontinentale e Coppa Coppe. In Italia è l'arbitro con più presenze in assoluto in Serie A: 328. Celebre fu la polemica con Rivera nel 1972 che accusò gli arbitri di sfavorire il Milan dopo un arbitraggio dubbio di Lo Bello contro la Juve, che costò al rossonero 4 mesi di squalifica. L'arbitro siciliano ha anche il record di essere stato il più vecchio arbitro ad arbitrare una partita di coppa europea: finale di Coppa Uefa tra Feyenoord e Tottenham nel 1974, a 50 anni suonati. Dopo la carriera di arbitro si è dedicato alla pallamano e alla politica, candidandosi alla Camera con la Democrazia Cristiana e diventando anche Sindaco di Siracusa, la sua città natale, nel 1986. Anche suo figlio Rosario è stato un famoso arbitro.

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Arbitri celebri - Kim Milton Nielsen

Federazione: Danese
Professione: IT manager
Periodo di attività: 1985-2006
Partite celebri arbitrate: Inghilterra-Argentina (1998), varie finali di coppe

Detiene il record di partite arbitrate in Champions League (53) e ha iniziato la carriera di arbitro da giovanissimo. A soli 28 anni è già internazionale e a 33 dirige la finale di Supercoppa tra Barcellona e Werder Brema, mentre l'anno dopo gli tocca la finale di Coppa Uefa tra Inter e Salisburgo. Ha arbitrato in tre edizioni degli Europei ('96, 2000 e 2004), ma la partita che senza dubbio ha lasciato il segno nella sua carriera è stata Inghilterra-Argentina del Mondiale '98: Beckham rifila un calcione a Simeone e Nielsen gli mostra il rosso. Fu l'espulsione che costò a Beckham Mondiale e ira di tifosi e giornali. Nel 2004 gli venne concessa l'occasione di arbitrare la finale di Champions tra Porto e Monaco. Nel 2005 infine, in occasione di Villarreal-Man. Utd di Champions, quasi come se fosse un accanimento verso gli inglesi, il rosso toccò a Rooney, reo di averlo sarcasticamente applaudito dopo l'ammonizione.

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19 luglio 2014

Arbitri celebri - Mario van der Ende

Federazione: Olandese
Professione: ex calciatore
Periodo di attività: 1985-2003
Partite celebri arbitrate: 2 finali Supercoppa Europea (1992, 1995)

Paffutello arbitro olandese caratterizzato dal ciuffo bianco, diventa internazionale nel 1990. Uno dei pochi ex calciatori (giocava nell'ADO Den Haag) a diventare arbitro. A Usa '94 arbitra Italia-Eire, prima partita della nazionale azzurra al mondiale, con sconfitta per 1-0 in favore degli irlandesi. Arbitra anche due finali di Supercoppa Europea, tra cui Milan-Arsenal del 1995. Arbitra parecchie semifinali di coppe europee, senza riuscire mai ad avere una finale tutta sua. Nel 1999 gli viene riscontrato un tumore al collo, ma dopo solo un anno torna sui campi da gioco e conclude la sua carriera internazionale con Lituania-Italia del 2001.

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Maglie storiche - Zaire 1974

Lo Zaire (oggi R. D. Congo) è la prima squadra dell'Africa nera a qualificarsi per un mondiale, quello di Germania Ovest '74. In pieno regime Mobutu, i Leopardi non faranno una bellissima figura dal punto di vista calcistico, anche se in realtà i retroscena politici sono ben più agghiaccianti

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17 luglio 2014

Maglie storiche - Ternana 2005

Sembra una foto presa dai campetti amatoriali e invece si tratta di una partita ufficiale di Serie B: Venezia-Ternana, stagione 2004/05. Per un problema "tecnico", la Ternana gioca con le maglie da allenamento con i numeri scritti a pennarello

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16 luglio 2014

Paco, il capitano della Ye-yè

C'era una volta un giocatore di calcio, uno di quelli bravi, ma non abbastanza bravi da essere ricordati alla stregua dei vari Maradona, Cruijff o Di Stefano. Questa è la storia di Paco, un ragazzotto della cordigliera, bassino (171 cm) e corpulente ma veloce. Tanto veloce, quasi imprendibile, grazie anche al suo baricentro basso, ma soprattutto dotato di una tecnica e una potenza di tiro eccellenti. Riesce a fare i 100 m in 11 secondi, un Gareth Bale d'altri tempi insomma.
Comincia a giocare dalle sue parti, nel Nord del paese vicino alle montagne. La squadra che lo lancia non ha certo l'appeal delle squadre migliori del paese ma una stagione sola basta per farsi notare da quelli che contano e già nel 1953 a quel giovanotto si presenta l'occasione della vita, lo attende il grande salto. L'amore con la sua nuova squadra sboccia quasi subito e nonostante gli appena 20 anni e un periodo storico non proprio dei migliori per il suo paese, ne diventa presto un titolare inamovibile.

Stadi - Dall'Ara


Nome originale: Stadio Comunale
Città: Bologna
Inaugurazione: 1927
Dimensioni: 105 x 68
Capienza: 38.279
Squadra: Bologna F.C.
Partite da ricordare: San Marino-Inghilterra 1-7 (1993)

Nel 1925, per volere di Re Vittorio Emanuele III e Leandro Arpinati, vice-segretario del P.N.F., cominciarono i lavori per dare alla città di Bologna un impianto sportivo di tutto rispetto. L'inaugurazione dello stadio, chiamato al tempo "Littoriale", nel 1926, avvenne alla presenza di Benito Mussolini. In quello stesso giorno, un attentato al Duce fu sventato davanti allo stadio, finito con l'uccisione dell'aggressore Anteo ZamboniLa prima partita ospitata al Littoriale fu la sfida tra la nazionale italiana e quella spagnola di Zamora (a cui verrà intitolato il trofeo di portiere meno battuto della Liga) con la vittoria degli azzurri per 2-0, se non altro un buon inizio almeno dal punto di vista calcistico.
Strutturalmente parlando, si tratta di uno stadio costruito in muratura, caratterizzato da mattoni rossi esterni e una torre, la Torre Maratona che campeggia la tribuna. Il campo è accerchiato da una pista di atletica perfettamente omologata a 8 corsie. Restò per gran parte di inizio Novecento uno degli stadi più grandi e moderni, con i suoi 50.000 posti, tanto da diventare anche lo stadio del Bologna ed essere scelto per ospitare i Mondiali del 1934.
In questo stadio il Bologna vinse ben 5 scudetti, sotto la carica del presidente Renato Dall'Ara tra il 1934 e il 1964, trasformando il Bologna ne "lo squadrone che tremare il mondo fa", con giocatori del calibro di Bulgarelli, Haller, Nielsen e Pascutti, guidati da Fulvio Bernardini. In realtà gli scudetti vinti dal Presidente sarebbero solamente 4, visto che morì a 3 giorni dal celebre spareggio con l'Inter, poi vinto dai felsinei per 2-0. Nel 1983, in suo onore, il Comune di Bologna decise di intitolare lo stadio al defunto presidente dei successi, che pertanto si trasformò da "Comunale", come era stato ribattezzato dopo la guerra, a "Renato Dall'Ara".
I lavori per Italia '90 lo ridussero notevolmente di dimensioni, arrivando a quelle attuali, ma gli diedero una ripulita in termini di restyling. Nel 2009, in seguito alla scomparsa dello storico capitano Giacomo Bulgarelli, la Curva Nord Andrea Costa cambiò nome in Curva Bulgarelli. Durante la kermesse mondiale ospitò le partite del girone della temibile Jugoslavia, prestandosi spesso però negli anni, ad altri avvenimenti sportivi e non legati a musica, rugby, football americano, atletica leggera e persino pugilato. Ospitò anche partite di nazionali diverse da quella azzurra, come la Bosnia (per inagibilità dello stadio di Sarajevo) o San Marino per dar maggior capienza di spettatori. Proprio in occasione di San Marino-Inghilterra del 1993, partita valida per le qualificazioni a USA '94, si registrò un record: venne segnato il più veloce gol di sempre della storia delle nazionali di calcio, dopo appena 8,3". Lo segnò Davide Gualtieri e lo segnò proprio San Marino.

13 luglio 2014

La pagella Mondiale di 4tretre

In rigoroso ordine alfabetico per non essere banali, ecco il giudizio sulle 32 squadre partecipanti al Mondiale in Brasile 2014:

Algeria, voto 7: la squadra nordafricana di Halilhodzic (già dimessosi, in direzione Trabzonspor) si è comportata egregiamente al Mondiale, facendo vedere grinta e bel gioco ha passato il girone dietro al Belgio ma davanti alla Russia di Capello e arrendendosi solo alla Germania ai supplementari degli Ottavi. TOP: Feghouli (Valencia) a tratti imprendibile sulla destra.
Argentina, voto 8: non ha entusiasmato tantissimo, ma è arrivata fino in fondo. Prima i colpi di Messi (a corrente alternata), poi quelli di Higuain (un po' appesantito) e Di Maria (poi infortunato) e sono arrivati in finale. I miei più sentiti complimenti a Sabella (tatticamente validissimo), uno che cambia modulo e 2 giocatori a fine primo tempo perchè la sua squadra gioca male anche se sta vincendo (contro la Bosnia). TOP: Rojo (Sporting Lisbona), gran bel mondiale per il terzino sinistro, autore anche di un gol; Mascherano (Barcellona), insuperabile.
Australia, voto 5: nessuno si aspettava molto da loro, d'altronde se ti presenti con un centravanti che in Europa faceva il mediano come Cahill (tanto di cappello per il gol all'Olanda) non mostri una rosa completissima. Ha messo in mostra giovani talentuosi in prospettiva (vedi il culturista Brillante, già preso dalla Fiorentina). TOP: Cahill (NY Red Bulls), bomber.
Belgio, voto 7: potevano essere la sorpresa del Mondiale, hanno fatto un po' fatica a imporsi, vincendo sempre nel finale; li avrei visti nei primi 4, ma il tabellone infame li ha messi contro l'Argentina ai Quarti e quindi il mio pronostico è saltato. Nazionale ricca di giovani e di talento che si è garantita un bel futuro per i prossimi 10 anni. TOP: Origi (Lille), fenomeno classe '95.
Bosnia, voto 5: un 5 stiracchiato visto che avrebbero potuto fare di più a mio avviso. Ci sta la sconfitta (immeritata) con l'Argentina, ma la Nigeria è altamente alla loro portata, soprattutto se hai gente come Dzeko e Pjanic. TOP: Pjanic (Roma), si salva per il rotto della cuffia.
Brasile, voto 4: inutile infierire (ancora). Non era una squadra all'altezza, soprattutto se lì davanti hai Fred e Jo. Li avevo dati per vincitori in partenza tra orgoglio e aiutini (vedi il rigore contro la Croazia) e invece i 7 schiaffi dalla Germania li hanno riportati alla realtà, con o senza Neymar abbattuto da Zuniga. Penoso David Luiz in versione Galante/Lucio, più attaccante che difensore, penosa la tattica di Scolari. TOP: Neymar (Barcellona), finchè c'era almeno ci ha provato.
Camerun, voto 4: con una rosa così non puoi finire il girone a 0 punti e 9 gol subiti in 3 partite. Eto'o li lascia a piedi per infortunio dopo la prima, poi il nulla. Pessimo Song, come la sua stagione in blaugrana. TOP: Matip (Schalke 04), l'unico goleador del Mondiale camerunense.
Cile, voto 7,5: mi han dato del pazzo quando ho predetto che avrebbero fatto fuori la Spagna e invece... Se Pinilla non si fosse stampato sulla traversa brasiliana a 10 secondi dalla fine staremo parlando di eroi e invece si arrendono ai rigori contro i padroni di casa con un credito enorme con la sfiga, peccato! TOP: Sanchez (Barcellona), fuoco e fiamme in attacco.
Colombia, voto 8: altra possibile sorpresa come il Belgio, in fin dei conti pagano poco l'assenza di Falcao e si staranno mangiando le mani come i cileni per essere stati eliminati da "quel" Brasile. James Rodriguez ha dato spettacolo e i vari vice-Falcao hanno comunque fatto la loro porca figura, nonostante una difesa da Serie B, che ha comunque retto bene. TOP: J. Rodriguez (Monaco), fenomeno con o senza cavallette sulla spalla.
Corea del Sud, voto 5: nessuno si aspettava chissà che dalle tigri asiatiche, ultime in un girone che si è rivelato più tosto del previsto. Una rosa piuttosto scarsina, a partire dal portiere che non ne avrebbe bloccata una nemmeno con l'attack. TOP: Son (B. Leverkusen), buoni spunti poco sfruttati.
Costa d'Avorio, voto 4: stesso discorso del Camerun. Con Gervinho, Drogba, Bony e soprattutto Yayà Tourè, il miglior centrocampista in circolazione, non puoi non passare il turno in un girone non "facile", di più! La sconfitta con la Grecia al 93' è un'umiliazione unica, pessimi. TOP: Gervinho (Roma), almeno due gol li ha fatti, come Bony.
Costa Rica, voto 8: e chi se li aspettava? Eravamo rimasti a Gilberto Martinez (Brescia e Lecce), Medford (Foggia) e Wanchope e ci ritroviamo con una sorpresa del genere. Non fortissimi per carità ma tanto cuore e buona volontà, uniti alla tecnica passata in sordina di Borges e Bryan Ruiz. VINCONO il girone con 3 squadre campioni del mondo. Lo 0-0 con l'Olanda è stato quasi un miracolo, intanto loro sono arrivati fin lì, ai Quarti, e noi a casa prima castigati anche da loro. TOP: K. Navas (Levante), le ha prese tutte! Una saracinesca, forse frutto degli allenamenti col tennista.
Croazia, voto 6: sfortunati, c'è da dirlo. Battuti immeritatamente dal Brasile alla prima, forse pagano lo scotto e nonostante il 4-0 al Camerun si fermano con un Messico in ottimo stato di forma. TOP: Perisic (Wolfsburg), bell'ala sinistra.
Ecuador, voto 6,5: mondiale sfortunato anche il loro. Hanno mostrato una buona tecnica e organizzazione, ma han pagato la maggiore esperienza francofona nel girone. Bruciante la sconfitta con la Svizzera al 93', non osano troppo contro la Francia e vanno a casa. TOP: E. Valencia (Pachuca), si è messo in mostra molto più del suo omonimo del Manchester United.
Francia, voto 7,5: non mi aspettavo molto e invece han da subito mostrato un bel calcio (insieme all'Algeria, tra i migliori che ho visto), veloce, tecnico e a tratti spettacolare. Il girone era ampiamente alla loro portata, così come la Nigeria agli Ottavi, ma poi hanno sbattuto contro il muro tedesco. TOP: Benzema (Real Madrid), il suo l'ha fatto anche se poteva dar di più.
Germania, voto 9: 9 e non 10, lo so. Partiti col botto con 4 pere al Portogallo, hanno tirato il freno a mano, anche complice qualche scelta strana di Low (come Lahm mezzapunta con l'Algeria). Anche in finale i cambi (forzati) hanno mandato un po' in confusione la squadra. Ma quando ne fai 7 al Brasile, che dire... Un panzer terribile! Campioni del mondo, meritatamente. TOP: Muller (Bayern Monaco), segna, corre, copre, lotta. Avercene.
Ghana, voto 4: male, male. Solito discorso delle altre africane: la rosa non era così scarsa da arrivare ultimi nel girone e onorandosi solo di aver messo in difficoltà la Germania. Si poteva e si doveva dare molto di più, soprattutto dopo aver sfiorato il miracolo delle Semifinali nel 2010. Ma un altro portiere in Ghana non ce l'avevano proprio? TOP: Gyan (Al-Ain), bomber recordman africano nella storia dei Mondiali.
Giappone, voto 3: comparsata e nulla di più per la squadra di Zaccheroni che aveva anche i mezzi per andare avanti ma che invece si è rivelata una macchina inceppata. Eppure qualche talento ce l'aveva sulla carta. TOP: Honda (Milan), qualcuno dovevo pur metterlo, bel gol all'esordio.
Grecia, voto 7: non avrei scommesso nemmeno un centesimo su di loro e sono arrivati agli Ottavi (perdendo ai rigori). Iniziano il girone in modo penoso e passano il turno con un rigore al 93' nell'ultima partita. Il fantasma degli Europei 2004 veleggiava sul Brasile forse. Eliminati ai rigori dal Costa Rica, anche perchè ottenere di più mi sembrava francamente esagerato. TOP: Samaras (Celtic) il rigore salvavita al 93' è il suo.
Honduras, voto 5: non volevano dar fastidio a nessuno e infatti sono stati calpestati da tutti. Unica nota di rilievo la curiosa storia dell'incrocio di panchine tra il suo CT e quello dell'Ecuador. Stop. TOP: Costly (Real Espana), l'unico che ha fatto gol.
Inghilterra, voto 3: forse non si poteva fare peggio di così. Un plauso ai preparatori e a Hodgson per aver portato in Brasile i più vecchi e fuori forma giocatori del paese. La nazionale paga un campionato zeppo di stranieri, ma che pena! Appena un punto col Costa Rica e basta. TOP: Sturridge (Liverpool), l'unico che correva.
Iran, voto 5: scopro ora che c'erano anche loro al Mondiale. Fa notizia che hanno quasi fermato l'Argentina e che Daei non gioca più. TOP: Ghoochannejhad (Charlton), l'unico gol della nazionale l'ha fatto lui.
Italia, voto 4: peggio di così si poteva fare, per esempio non battere nemmeno gli inglesi. Sulla carta era un girone di ferro, in realtà forse era più scarso di quello del 2010 con Slovacchia, Paraguay e Nuova Zelanda. Eliminati da una semi sconosciuta e una squadra di vecchi "affamati", oltre alle partite abbiamo cannato anche le conferenze stampa, complimentoni a giocatori e dirigenza. Guai a voi se fate cambiare idea sulle dimissioni a quell'incapace di Abete. PS: Prandelli dopo 2 giorni dalle dimissioni, fresco di rinnovo con la Nazionale, era già al Galatasaray? Mah... TOP: Verratti (PSG), boh con l'Uruguay ha giocato bene.
Messico, voto 7,5: la sorpresa più grande è stata scoprire che Rafa Marquez gioca ancora, ma anche che abbiano quasi sfiorato l'impresa, fermandosi agli Ottavi contro l'Olanda per un rigore al 94'. TOP: G. dos Santos (Villarreal), gran gol agli Oranje.
Nigeria, voto 6,5: passano il girone a scapito della più favorita Bosnia e cedono il passo solo nel finale contro la Francia agli Ottavi. Prestazione onesta, non ci si aspettava nulla di più. TOP: Musa (CSKA Mosca), la doppietta all'Argentina se la ricorderà finchè campa.
Olanda, voto 7,5: non volevo esagerare col voto perchè dopo una partenza eccezionale, tra inesperienza di una squadra molto giovane, arrivare terzi vincendo due volte ai rigori a una con un rigore al 94' non è proprio il massimo. Tanto di cappello alle mosse di Van Gaal, come il cambio di portiere solo per i rigori e per aver messo in campo una squadra ricca di talentini da scoprire meglio: Wijnaldum, Clasie, Vlaar, Blind, De Vrij. Altalenante Van Persie, che dopo il gol fenomenale alla Spagna non è stato costante e forse anche per questo non sono andati oltre il terzo posto. TOP: Robben (Bayern Monaco), trascinatore, senza di lui l'Olanda non sarebbe arrivata fin lì.
Portogallo, voto 4: poco più di una comparsata, per una nazionale che dipendeva solo esclusivamente da Cristiano Ronaldo (a mezzo servizio per infortunio). Dopo la batosta iniziale contro la Germania, poteva fare di più. Una volta erano una squadra di trequartisti senza bomber, ora hanno il bomber e basta. TOP: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), non saprei chi altro mettere altrimenti.
Russia, voto 4,5: ammettiamolo, l'unico fuoriclasse era il CT. Una squadra di giocatori che militano tutti nel loro campionato (per di più mediocre come quello russo) non poteva fare chissà che. Certo che non vincerne nemmeno una non aiuta. TOP: Kokorin (Dinamo Mosca), bel gol all'Algeria.
Spagna, voto 3: uscita di scena nel peggiore dei modi, come da mio pronostico, senza superare nemmeno il girone. Asfaltata dall'Olanda, sverniciata dal Cile, mette in mostra tutte le pecche di una nazionale ormai vecchia, appagata e viziata dalla rivalità Real-Barça che imbastisce una coppia difensiva alquanto imbarazzante (insieme) e un portiere finito (ma Diego Lopez manco convocato?). Tikitakatevi di meno, grazie. TOP: Villa (Atletico Madrid), bello e inutile gol di tacco all'ultima giornata.
Stati Uniti, voto 7,5: beh anche gli americani adesso sanno giocare bene a calcio, è ufficiale. Klinsmann ha incarnato un patriottismo alquanto strano per essere un tedesco, ma ha messo su una bella squadretta e ha schierato forse il primo giocatore rasta della storia (Beckerman). TOP: Jones (Besiktas), tedesco-americano, a 33 anni suonati non molla un colpo e fa anche un bel gol.
Svizzera, voto 6,5: sfortunati, per info chiedere a Dzemaili. Hanno vita facile nel girone, nonostante la bambola incassata dalla Francia, ma si presentano al Mondiale senza un attaccante degno di nota. Vengono fatti fuori dall'Argentina agli Ottavi dopo aver divorato un occasione a tu per tu col portiere (Drmic da galera per tentato cucchiaio) solo da un colpo di biliardo di Di Maria al 118', ma al 120' Dzemaili prende il palo, prima che il palo prenda lui e la palla esca fuori di un niente. TOP: Shaqiri (Bayern Monaco), tripletta all'Honduras e talento in campo.
Uruguay, voto 5,5: sulla carta la davano per una buona squadra, in realtà era veramente poca roba. Con un centrocampo di cagnacci e un Cavani ectoplasmico, solo Suarez li ha portati avanti. Morsi a parte, almeno loro agli Ottavi ci sono arrivati, ma qualcuno in quel girone di morti doveva pur passare oltre alla Costa Rica. TOP: Suarez (Liverpool), croce e delizia, mata l'Inghilterra e assaggia Chiellini, che gli risulterà indigesto per i prossimi 4 mesi.

08 luglio 2014

Maglie storiche - Wigan 2013

I Latics battono in finale il Manchester City con un gol di Watson al 91' e si aggiudicano la FA Cup, il primo trofeo nella storia del club. Nonostante la vittoria in coppa, la squadra retrocede in Championship.

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02 luglio 2014

Maglie storiche - Montpellier 2012

Il sorprendente Montpellier di Giroud tiene dietro il PSG degli sceicchi e di Ancelotti e si aggiudica il primo titolo della storia

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