26 giugno 2013

“Der Bomber” Gerhard “Gerd” Muller

di Roberto Goletto
Vi sarà capitato di sentire qualche amico che si rivolge a voi chiamandovi “Bomber”, ecco, questo simpatico nomignolo lo dobbiamo a questo signore che vedete nella foto in maglia bianca e pantaloncini neri, il Sig. Gerhard Muller detto “Gerd” e voi vi chiederete come mai, ecco spiegato il motivo: il vecchio Gerd ha totalizzato qualcosa come 655 gol nella sua straordinaria carriera ed è stato uno dei migliori, se non il migliore, centravanti di tutti i tempi.
Ma partiamo dall'inizio, il piccolo “Gerd” nasce in una cittadina medievale bavarese, famosa fino a quel punto per il cratere di un meteorite e per essere stata sede di due sanguinose battaglie, ma che oggi tutti ricordano come la città natale del “Bomber Der Nation” il bomber della nazionale per intenderci. Gerd inizia subito a giocare a pallone e dopo 3 anni nelle giovanili del TSV 1861 Nordlingen approda in prima squadra, siamo nel 1963 e il diciottenne Gerd impressiona subito tutti alla sua prima stagione realizza 51 gol in 31 partite, inutile dire che la squadra vince il campionato e lui è il miglior marcatore; questa mole di gol non passa inosservata e un osservatore del Bayern di Monaco decide di scommettere su questo giovane goleador.
Cosi Gerd approda al Bayern di Monaco che non è ancora lo squadrone che tutti immaginate anzi, milita in RegionalLiga (Serie B), ma in squadra ci sono già un difensore di belle speranze, tale Franz Beckenbauer e un portierino di cui sentiremo parlare, Sepp Maier tutti e due coetanei del nostro Gerd. Prima stagione al Bayern, Gerd ha il gol nel sangue e lo dimostra subito 26 presenze e 33 gol che contribuiscono alla promozione in Bundesliga della squadra bavarese. Bundesliga 1965/66, Gerd si deve ambientare ma nonostante tutto segna 15 gol in campionato e 1 in coppa di Germania, che il Bayern vince conquistando cosi  il primo trofeo di una lunga serie che comprenderà:
4 Bundesliga;
4 Coppe di Germania;
3 Coppe dei Campioni;
1 Coppa delle Coppe;
1 Coppa Intercontinentale.
Inoltre Gerd sarà 7 volte capocannoniere della Bundesliga, 2 volte capocannoniere della Coppa dei Campioni e chiuderà la sua avventura al Bayern di Monaco nel 1979 con ben 365 Gol in 427 presenze in Bundesliga, rifilando più di 100 gol di scarto al secondo in classifica come cannoniere di tutti i tempi in Germania, Klaus Fischer. Inoltre Gerd detiene ancora il record di gol in una sola stagione (40) nella Bundesliga 1971/72. Muller ha detenuto per quarant'anni il record di gol nell'anno solare segnando 85 gol nel 1972, questo record è stato battuto solo da Lionel Messi nel dicembre del 2012. Anche il suo record di 66 goal in 74 presenze nelle competizioni europee è stato battuto solo ultimamente da Raul durante la Champions League del 2010.
Gerd Muller ha giocato per 62 volte dal 1966 al 1974 per la Germania Ovest segnando 68 gol. Ha preso parte ai mondiali del 1970 dove ha segnato ben 10 gol di cui 2 nella storica partita Italia–Germania Ovest 4 a 3. Dopo il mondiale, ha guidato la sua nazionale all'Europeo del 1972 vinto proprio dai Tedeschi grazie ad una sua doppietta in finale contro l'URSS e neanche a dirlo, anche in questo torneo il buon Gerd fu capocannoniere con 4 gol. Nel 1974 con i mondiali in Germania, Gerd è ormai uno dei leader della squadra e conferma il suo status di Bomber Der Nation realizzando ben 4 gol tra cui quello decisivo per il 2-1 nella Finale contro la grande Olanda del calcio totale di Crujff; con questi 4 gol portò a 14 il suo bottino personale di gol ai mondiali, un record che durò ben 32 anni prima di essere superato da un altro attaccante bravino, tale Luiz Nazario da Lima, Ronaldo, durante la Coppa del Mondo del 2006. Il record è stato poi eguagliato da un altro tedesco Miroslav Klose nella Coppa del Mondo del 2010. Una curiosità: in nazionale giocava sempre con la maglia numero 13.
Dopo aver lasciato il Bayern nel 1979, Gerd Muller si trasferisce negli Stati Uniti a Fort Lauderdale dove giocherà per altre 3 stagioni facendo quello che gli riesce meglio: gol, 38 per l'esattezza e finisce la sua carriera da giocatore nel 1982 ma il distacco dal campo è come spesso capita, un po' traumatico e lo porta a un periodo di alcolismo da cui anche grazie all'aiuto dei suoi vecchi compagni e ad una buona riabilitazione riesce ad uscirne ed a tornare in forma; gli viene affidato un incarico da assistente allenatore del Bayern di Monaco B, ruolo che ricopre ancora oggi.
Ma ci piacerebbe ricordarlo con le parole del suo primo allenatore al Bayern di Monaco, un signore jugoslavo di nome Cajkovski che, trovandosi di fronte quel ragazzino dal baricentro basso, lo soprannominò “Kleines Dickes Muller” (tracagnotto Muller). Bè, il tracagnotto Muller si è poi trasformato nel più grande Bomber di tutti i tempi...

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