30 settembre 2013

Maglie storiche - Brescia 2003

Il Brescia di Baggio

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6° giornata in pillole

Genoa-Napoli 0-2 Il primo anticipo del sabato vede di fronte un Napoli in versione turnover con Higuain in panchina e un Genoa che ha nuovamente smarrito la strada. Tocca a Pandev fare il Pipita e infatti il macedone timbra il cartellino per ben due volte nel giro dei primi 25' di gioco. Complice la retroguardia rossoblu che fa di tutto per sbloccare l'ex interista che effettivamente quest'anno era partito un po' sottotono. Il risultato finale è 3 punti per Benitez e le valigie per Liverani, che dopo solo 6 giornate, viene esonerato (insieme al DS Delli Carri) per il ritorno di Gasperini. A volte ritornano, Preziosi colpisce ancora.
Milan-Sampdoria 1-0 Quanto era importante vincere per il Milan lo si può solo immaginare. Come poi avvenga questa vittoria poco importa. E proprio da chi meno te lo aspetti, ecco che arriva il salvatore sloveno Valte Birsa a illuminare San Siro: diagonale dal limite dell'area e Da Costa battuto. Possiamo anche ufficialmente annunciare il ritorno di Robinho ai suoi standard da Milan. Dopo un annetto e poco più sottotono ecco che il funambolico brasiliano distribuisce giocate da applausi e su un tap-in da un metro a porta vuota la passa a Da Costa che era uscito e aveva mancato il pallone. Luci a San Siro. 
Torino-Juventus 0-1 Non c'è derby senza polemica. Il Polpo mata il Toro. Stavolta a combinarla grossa è il guardalinee che non vede un evidente fuorigioco di Tevez che su azione d'angolo devia una torre di Bonucci sulla traversa prima del tap-in vincente di Pogba a inizio secondo tempo. Nel primo tempo però da segnalare l'entrataccia di Immobile sullo stesso Apache, punita soltanto con un cartellino da giallo. Da apprezzare però la sportività di Ciro che si autoespelle dal match, decidendo di non toccare più palla fino al 90°. Ora, con tutte le polemiche che si possano fare, partita a dir poco noiosa, da sconsigliare a chi pativa i postumi della serata precedente. Ok il gol in fuorigioco, ma 0 tiri in porta dei granata. Dieci gocce di Valium.
Atalanta-Udinese 2-0 a vuoi vedere che adesso rischia pure Guidolin? L'Udinese di quest'anno si era capito che non era quella delle scorse fantastiche stagioni, ma la remissività di Guidolin è a tratti snervante: "Non possiamo sempre far miracoli, ripetersi sarà dura, ecc.." e infatti la sua Udinese gioca male e non vince. Dopo l'eliminazione con il dopolavoro sloveno dall'Europa League, prestazioni altalenanti in campionato. Ci pensa El Tanque Denis a siglare una doppietta che permette ai bergamaschi di tornare a sorridere. Polemiche per un rigore assegnato dall'arbitro ma poi convertito in fuorigioco dal guardalinee che non alza la bandierina. Fuorigioco netto per carità ma gli arbitri sembrano più in confusione di Di Natale davanti a un saggio di letteratura.
Cagliari-Inter 1-1 Il turnover sembra la parola d'ordine di tutta la giornata, visti gli impegni ravvicinati, persino per chi non ha le Coppe. E allora ecco che Mazzarri rispolvera Rolando (che non faceva giocare già al Napoli, ma che Branca ha pensato bene di comprargli all'Inter) e Belfodil che là davanti sostituisce Palacio (???). Tocca quindi a Nagatomo fare il fenomeno e a Cambiasso fare l'onnipresente. La partita però si sblocca solo nel secondo tempo, come con la Juve: a 15' dalla fine Maurito Icardi stende Agazzi, ma la gioa dura solo pochi minuti perchè all'83' è Nainggolan a riportare in equilibrio la partita. Pari e patta.
Catania-Chievo 2-0 Inizia ufficialmente il campionato del Catania. Si pensava che i siciliani quest'anno volessero far da spettatori e invece fanno secco il Chievo. Ci pensa l'ex Bordeaux Plasil a sbloccare il match e a sbagliare poco dopo un colpo di testa a un metro da Puggioni per il possibile 2-0. Tocca a Castro, nel secondo tempo chiudere il match e come Plasil, sbagliarne uno da solo davanti al portiere dei veneti. Domanda per Sannino: Paloschi aveva segnato troppo ultimamente (gol regolari e non) per farlo giocare anche oggi?
Sassuolo-Lazio 2-2 Nemmeno Adam Kadmon saprebbe spiegare la trasformazione del Sassuolo: dalle 7 scoppole con l'Inter, al pareggio in casa del Napoli, alla sontuosa partita di ieri. Sotto 0-2 per effetto delle reti di Andrè Dias e Candreva, gli emiliani giocano e giocano pure bene e trovano il gol prima con Schelotto di testa e poi con Floro Flores subentrato nel finale. Lazio lenta, impacciata e graziata dall'imprecisione degli attacchi neroverdi e salvata dai guantoni di Marchetti. Domanda anche per Petkovic: ma anche col Sassuolo è necessario giocare con una sola punta? AAA attacco cercasi.
Verona-Livorno 2-1 Zitto zitto cacchio cacchio cacchio il Verona porta altri punticini a casa. Ne fa le spese il Livorno in una bella partita che sembra più una lotta per un posto in coppa che per la salvezza. Il diluvio che si abbatte su Verona non aiuta e il campo è ai limiti del praticabile (non che col sole il Bentegodi sia un biliardo). Sblocca la partita la punizione di Iturbe, che non è un app per Iphone, ma è un centrocampista del Verona. Pareggia i conti allo scadere di primo tempo Rinaudo di testa, andando poi a festeggiare con dedica (che nessuno ha capito) davanti alla telecamera in stile Batistuta. Nel secondo tempo altro rigore guadagnato da Toni e realizzato da Jorginho per il 2-1 finale.
Roma-Bologna 5-0 Schiaffone a mano aperta della Roma al Bologna che forse viaggiava ancora sui binari della partita quasi vinta col Milan. Diluvio che si abbatte sull'Olimpico e diluvio che si abbatte pure sui rossoblu. L'ex Curci non si fa rimpiangere, anche se non credo che nessuno lo facesse, Gervinho dal canto suo sfodera una prestazione magistrale che giustifica la sua comparsa in TV nonostante la stempiatura. Resoconto: apre Florenzi, poi ancora una volta Benatia, stavolta su calcio d'angolo, doppietta di Gervinho e perla finale di Ljajic. Bella Roma, povero Bologna, che sembra proprio poca roba quando i Diamanti non brillano.
Fiorentina-Parma stasera Manca ancora una partita per completare la giornata. Qualcuno avverta in Federazione che far giocare il lunedì diventa snervante per chi sta aspettando di fare i calcoli per il Fantacalcio. False speranze.

La frase del giorno - 30 Settembre 2013

"Quelli che mi fischiano, se mi incontrassero da solo, mi chiederebbero l'autografo"
Mario Balotelli

29 settembre 2013

28 settembre 2013

La frase del giorno - 28 Settembre 2013

"La Juventus è universale, il Torino è un dialetto. La Madama è un esperanto anche calcistico, il Toro è un gergo"
Giovanni Arpino

27 settembre 2013

I rasoi dell'Armata di Varsavia, la Zyleta

La curva Nord dello stadio dell'Armata Popolare Polacca di Varsavia, oggi Pepsi Arena, è chiamata Zyleta. La Zyleta rappresenta la parte più calda dei tifosi del Legia Varsavia, la squadra dell'Armata Polacca per l'appunto, fondata dai militari durante la Prima Guerra Mondiale. Zyleta (pron. gileta) è una parola polacca che per assonanza linguistica ricorda la parola francofona "Gillette" e per l'appunto significa "rasoio".
Inizialmente la tribuna Est dello stadio era chiamata semplicemente 'tribuna scoperta' per contrasto con la Ovest che era quella 'coperta', ma verso la fine degli anni '70, con riferimento al cartellone pubblicitario che sottostava a tale tribuna e che rappresentava la pubblicità delle lamette Polsilver, venne soprannominata per l'appunto Zyleta. Dopo i lavori di restauro dello stadio iniziati nel 2008, la Zyleta è diventata quella che ancora oggi occupa la curva Nord.

La frase del giorno - 27 Settembre 2013

"Ricorderó sempre lo scudetto con la Lazio. Vincere il campionato in Italia se non sei Juventus, Milan o Inter non è facile"
Sven Goran Eriksson

26 settembre 2013

Maglie storiche - Barcellona 1997

La Kappa manda "in verde" il Barça

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5° giornata in pillole

Udinese-Genoa 1-0 ZZZ...Punizione per l'Udinese: tiro-cross di Di Natale, Calaiò di testa, 1-0 per... un momento, autogol. Da vero Bomber, Calaiò mette fuori causa il portiere, in questo caso il suo, ma sbaglia porta. Nella quasi soporifera partita di martedì, i friulani si riprendono quantomeno i 3 punti anche se non è più l'Udinese spumeggiante che eravamo abituati a vedere con Guidolin. Si salvano qualche accelerata di Muriel e del Mago Maicosuel e qualche conclusione di Di Natale. Per il resto è poca roba, come poca roba è il Genoa che dopo la vittoria nel Derby avrebbe potuto sfruttare il momento favorevole. Rimandate entrambe.
Bologna-Milan 3-3 Allegri dica a Poli che porta sfiga: segna a Verona e poi Milan sotto 2-1, segna a Bologna e i felsinei si portano addirittura sul 3-1. Non fa notizia il fatto che la "difesa" rossonera non azzecca una virgola e quando Pioli scopre di avere in rosa uno che si chiama Laxalt lo manda in campo in modo che, passando per sconosciuto, riesca a fare doppietta (Abbiati improponibile). Ci pensa Cristaldo a far crepare ancora di più la retroguardia, ma poi come siamo ormai abituati a vedere, la partita del Milan comincia all'85' o giù di lì. Prima Robinho, poi Abate strappano almeno un punto per la classifica. Nel mezzo, il mitra Matri spara a salve, ed è un complimento.
Chievo-Juventus 1-2 La Juve fa turnover e il Chievo si porta addirittura in vantaggio con Thereau. Ci pensa Quagliarella a pareggiare i conti in una rocambolesca azione dopo aver colpito portiere, traversa e palo. L'autorete di Bernardini porta in vantaggio i bianconeri mentre a Paloschi viene annullato un gol per fuorigioco inesistente sull'1-1. E dire che il Chievo non indossa nemmeno le maglie mimetiche. Un'altra Juve bruttina insomma, ma continua a vincere ed è quello che conta (cit. Boniperti).
Lazio-Catania 3-1 La Lazio esce a pezzi dal Derby, il Catania è ancora a quota 0. La partita del riscatto forse? Pronti via: Ederson e Barrientos e in 6' è già 1-1. Partita finita per il Catania però, prima Lulic e poi la stangata di Hernanes riportano il sorriso a Petkovic (quello della Lazio, vista l'omonimia con l'attaccante del Catania. Ma Maxi Lopez che ha fatto a Maran?) che vince anche senza Klose.
Livorno-Cagliari 1-1 Due squadre che finora hanno giocato un buon calcio e che si affrontano non possono che finire in parità. Un gol a testa, un gol per tempo, un punto ciascuno. Sintesi perfetta di una partita che vede in gol prima Luci per i padroni di casa, poi Ibarbo per i sardi, che per fortuna giocando a Livorno sono più vicini a casa di quando giocano in "casa" a Trieste. Buone prospettive.
Napoli-Sassuolo 1-1 Dopo la scoppola di domenica, per il Sassuolo è dura rialzare la testa. Dopo la vittoria a San Siro, per il Napoli è dura tenere alta la concentrazione contro l'ultima della classe. Finisce 1-1, nonostante il vantaggio partenopeo di Dzemaili, il Sassuolo non si scoraggia e fa una partita di gran cuore e trova il pareggio con Zaza. Grande prestazione di Kurtic per gli emiliani, mentre dall'altra parte il Napoli dimostra la ristrettezza della rosa che, senza i titolari, inizia a fare acqua e Hamsik non può giocarle tutte. Non oso immaginare se dovesse rifiatare Higuain.
Parma-Atalanta 4-3 Che sia una giornata strana lo si vede abbastanza presto: il primo tempo finisce addirittura 4-2, ma soprattutto va in gol chi meno te lo aspetti. Gran gol di Mesbah a giro sotto l'incrocio (sì, ho scritto Mesbah), poi doppietta di Parolo e gol di Rosi (che con Abate a Bologna fanno la rivincita dei terzini). L'Atalanta non è all'altezza delle aspettative anche perchè segna con i banalissimi Denis e Livaja (era la giornata dei terzini!). Nella girandola di gol protagonista anche Amauri che, credendo di essere Balotelli probabilmente, manda a quel paese l'arbitro in un azione alquanto inutile e si becca il rosso. Si fa rivedere anche Cassano, almeno su assist.
Sampdoria-Roma 0-2 Garcia ne mette in fila un'altra: 5 vittoria di fila e Roma prima a punteggio pieno. Nonostante il turnover il risultato non cambia e la Roma si conferma squadra da secondo tempo, visto che segna solo nella ripresa. Benatia si mette i panni del funambolo e con una serpentina micidiale semina tutti i difensori della Samp, entra in area e viene messo giù: rig...gol! Cadendo piazza la palla nell'angolino e fa 0-1. Allo scadere poi contropiede di Totti, assist a Gervinho e l'ex Arsenal fa 0-2 e primo gol con la maglia giallorossa. Bella Roma, pratica, tecnica, tenace. Bravo Garcia ad aver trovato la quadra. Durerà? Domanda anche per i blucerchiati: ma una punta ce l'avete?
Torino-Verona 2-2 Come con il Milan, il Torino impatta 2-2 in casa, ma stavolta è il turno del Verona. Cerci fa doppietta, il primo su rigore, il secondo su una porcata della difesa veronese. Il Verona trova il momentaneo 1-1 a fine primo tempo con Juanito Gomez e pareggia nel secondo su rigore per una porcata (giusto per par condicio) di Rodriguez su Toni (ma il rigore lo tira Jorginho). E intanto sono tutte e due nella metà sinistra della classifica. Fieno in cascina.
Inter-Fiorentina stasera Firmiamo una petizione contro sti spezzatini di campionato. Va bene il sabato e la Domenica, ma una giornata di un turno infrasettimanale suddivisa in 3 giorni è assurda! Comunque, stasera Inter ancora senza Milito molto probabilmente e Fiorentina ancora senza punte, visto che giocherà solo Rossi. Sono entrambe in un buon momento, potrebbe essere davvero una bella partita.

La frase del giorno - 26 Settembre 2013

"Ho un unico rimpianto: quello di poter donare alla Roma una sola carriera"
Daniele De Rossi

23 settembre 2013

4° giornata in pillole

Cagliari-Sampdoria 2-2 Chi di solito lascia lo stadio qualche istante prima del fischio finale crederà che il Cagliari abbia vinto 1-0, ma non è così per due semplici ragioni: la prima è che non c'era nessuno allo stadio, dal momento che Trieste probabilmente non è in Sardegna e seconda ragione perchè Agazzi ha deciso di movimentare la partita con due emozionanti cappelle al minuto 89' e 92' (doppietta di Gabbiadini, il secondo su rimpallo). In mezzo, al 90' la punizione di Conti che aveva ridato speranza ai rossoblu, passati in vantaggio dopo pochi minuti dall'inizio con Ekdal.
Chievo-Udinese 2-1 Mi sa che questo non è l'anno dell'Udinese: la sfida geriatrica Pellissier-Di Natale la vince il primo. Maicosuel, quello del cucchiaio al Braga con conseguente eliminazione dalla Champions lo scorso anno, porta subito in vantaggio i friulani, ma Pellissier prima e Rigoni poi con un tiro deviato che fa ricordare un cucchiaio di Totti all'Inter regolano i conti.
Genoa-Livorno 0-0 Partita al cardiopalma, soprattutto se hai Perin in porta al Fantacalcio. E invece accade l'insospettabile: anche questa settimana 0 gol subiti. L'entusiasmo da Derby a Genova forse si era già spento e il Livorno continua ad accumulare risultati positivi che in trasferta fanno sempre bene.
Sassuolo-Inter 0-7 Abbiamo ufficialmente un Pescara anche quest'anno. Il povero Pomini ne prende ben 7 senza nemmeno aver pranzato. Torna al gol El Principe Milito, che segna addirittura una doppietta (togliete pure l' "addirittura", forse ieri avrei segnato pure io). Alvarez fa ancora il fenomeno e anche il nonnetto Cambiasso timbra il cartellino. Il disastro emiliano sembra non avere fine, 14 gol presi in 4 partite e 0 fatti. Squinzi l'aveva promessa all'Inter con il suo arrivo in Serie A e invece come si suol dire in questi casi: volevano vincere e....
Atalanta-Fiorentina 0-2 L'attacco spuntato della Fiorentina non promette bene e invece per i viola è bottino pieno. Giuseppe Rossi ancora a segno e dall'altra parte invece Denis in version assistman, peccato giocasse con l'altra squadra. I difensori della Fiorentina anche quest'anno si dimostrano degli eccellenti goleador, ieri era il turno di Mati Fernandez.
Bologna-Torino 1-2 "Se segno al Toro esulto" è stata la premessa al match di Rolando Bianchi. Il prologo è stato invece di 0 tiri in porta. In compenso il gol dell'ex arriva dall'inaspettato Natali, che mette dentro una punizione chirurgica di Diamanti, manco a dirlo. Ad aprire la partita invece era stato ancora il bomberone D'Ambrosio, ancora a segno, di testa stavolta, dopo il gol di sabato scorso al Milan. Annullata per fuorigioco una rovesciata a Glik. Dico io: si può mai annullare una rovesciata a Glik che va in gol? Lesa maestà. Cerci sfida Curci in un gioco di parole e dopo averlo cercato di abbattere da fuori area, lo impallina dal dischetto. Punti preziosi.
Catania-Parma 0-0 Sarebbe la seconda volta quest'anno che mi capita di scriverlo su un commento a una partita del Parma: "giocavano anche loro?". Amauri e Cassano non sembrano proprio gli uomini gol che servono al Parma, soprattutto se dopo un primo tempo abulico Donadoni decide di sostituire Cassano con Palladino. Solidarietà al cronista di "Tutto il calcio minuto per minuto" che nei suoi lunghissimi interventi radiofonici interveniva con un "Non è successo assolutamente nulla". La noia!
Juventus-Verona 2-1 Non è la miglior Juve del momento e la partita di Copenaghen ha fatto suonare il campanello d'allarme. Cacciatore porta persino in vantaggio il Verona, dopo aver capito che si fa gol nella porta degli altri (vedi autogol a Roma). Poi probabilmente mette in imbarazzo i suoi compagni di squadra con un'esultanza da pena di morte. Ci pensa Tevez a raddrizzare la partita colpendo 3 pali con 2 tiri. Ma alla fine arriva lui: il Re Leone Llorente. Gioca, non gioca (più la seconda), alla fine arriva anche la sua occasione anche se continuano a sbagliargli il cognome. Sigla il gol del 2-1 di testa allo scadere del primo tempo di testa, poi nel secondo tempo per la fatica accumulata probabilmente, Conte lo toglie. Ci sarà un'altra occasione?
Roma-Lazio 2-0 Questa Roma non è niente male! Complimenti a Garcia per il lavoro svolto fino a questo punto, anche se una pecca, volendo fare i puntigliosi ci sarebbe: perchè la Roma segna solo nei secondi tempi praticamente? Torna al gol persino Balzaretti, che spacca il derby siglando l'1-0 con una conclusione al volo in scivolata. Totti ringiovanito dal rinnovo stende il tappetino al giovane Ljajic, che si procura il rigore del definitivo 2-0. In mezzo ai due gol l'importante prestazione di Dias che entra e dopo 4 minuti, al grido "Non c'è derby senza un rosso" abbatte il capitano giallorosso e guadagna gli spogliatoi. Si sarà fatto anche la doccia?
Milan-Napoli 1-2 Buon risultato, considerando che tifo Milan e avevo previsto lo 0-4. Chiederei cortesemente ai giornalisti di smettere di intervistare Allegri che tanto in questi casi risponde sempre "Dobbiamo migliorare, non abbiamo fatto bene, lavoreremo blablablabla". Snervante. Balotelli non sbagliava mai dal dischetto, ma prima o poi doveva arrivare anche per lui, l'errore intendo. Poteva essere il gol della svolta, visto che si era sotto 0-2 e mancavano 25 minuti e invece nada. Pronti via e un perfetto schema su punizione porta in gol Britos (per far gol al Milan su calcio da fermo non servono gli schemi, sapevatelo) poi è Higuain nel secondo tempo a beffare Abbiati. Alla fine della fiera, dopo aver preso una traversa e i tacchetti di Britos, Balotelli segna un bel gol a giro, ma è il minuto 92'. Tutti a casa a testa bassa e dire che non è nemmeno stato il miglior Napoli della stagione.

La frase del giorno - 23 Settembre 2013

"Tutti i calciatori dovrebbero provare cosa significa giocare nel Napoli"
Omar Sivori

20 settembre 2013

Hic sunt leones: la Fossa dei Leoni

Uno dei primi veri gruppi di ultras d'Italia è la Fossa dei Leoni, storica tifoseria del Milan, fondato nel 1968 da Umberto Calza. Fu fondato insieme a un gruppo di ragazzini che avevano la rampa 18 dello stadio San Siro come ritrovo e come unici elementi distintivi, una maglia del milan e un sacchetto di coriandoli. Il nome FdL deriva dal soprannome di un vecchio campo usato dal Milan in allenamento, prima di trasferirsi a Milanello, che ricorda lontanamente la fossa dei leoni del Colosseo o delle arene storiche romane durante il periodo delle persecuzioni dei primi cristiani. Quando poi nel 1972 il regista Mario Monicelli girò il film L'armata Brancaleone, il gioco fu presto fatto: l'assonanza del nome del protagonista col nome della tifoseria e un motivetto orecchiabile usato come canto di battaglia dall'Armata nel film, fanno sì che anche la FdL abbia il suo inno "Leoni armati stiam marciando siam la Fossa dei Leon...dei leon.. leon.. leon... leon... leon... siam la Fossa dei Leon! Sangue! Violenza! Fossa dei Leoni!".

Maglie storiche - Lanerossi Vicenza 1978

Il Vicenza delle meraviglie di Paolo Rossi con G.B. Fabbri in panchina arriva 2° in classifica

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La frase del giorno - 20 Settembre 2013

"Benny Carbone con sue finte disorienta avversari, ma pure compagni"
Vujadin Boskov

16 settembre 2013

3° giornata in pillole

Inter-Juventus 1-1 In un inedito pomeriggio di sabato c'è la sfida del cosiddetto Derby d'Italia (ma vale ancora?) e per rispetto di chi il sabato pomeriggio fa il riposino, il primo tempo è piuttosto soporifero. Ci pensa il cacciatore di taglie Campagnaro a dare un po' di brio alla partita con qualche colpo ben assestato. Poi improvvisamente entra Icardi e fa un gol fotocopia di quello fatto l'anno scorso con la maglia della Samp, proprio alla Juve. Tempo di finire l'esultanza e pareggia, guarda un po' che strano, Vidal, capocannoniere della Juve degli ultimi 3 anni praticamente. Un punto per uno non fa male a nessuno.
Napoli-Atalanta 2-0 Senza il risultato in sovraimpressione potevano essere due squadre qualsiasi in campo. Da una parte 11 con la maglia cinematograficamente verde mimetica, dall'altra 11 con la maglia gialla a righe nere: sì, era proprio Napoli-Atalanta. E dire che una volta si usava la seconda divisa per andare in trasferta e ora tutte e due giocano con la terza, il merchandising è anche questo. Che dire sul match, il Napoli continua a dominare e vincere grazie alla continuità dei due ex Real là davanti e il vero Real pareggia. Quando c'è sentimento, non c'è mai pentimento.
Torino-Milan 2-2 Impresa sfiorata e polemica infinita (che poi a che serve?). Il Toro vede la luce portandosi sul 2-0 contro un Milan che di Milan ha solo la maglia. Cerci è imprendibile per la "difesa" (notare il virgolettato) del Milan. Zaccardo sembra finito per caso in campo, stile invasione pacifica. Poi Ventura decide che va bene così, fuori Cerci, che non la prende bene, fuori D'ambrosio che aveva dominato la fascia e il Milan si butta avanti. La ciabattata di Muntari riapre la partita a pochissimi minuti dalla fine e il disastro di Pasquale concede il rigore a Balotelli all'ultimo minuto di recupero. E Balotelli non sbaglia mai.
Fiorentina-Cagliari 1-1 Il lunch match sembrava poter essere uno stuzzicante antipasto domenicale e invece Fiorentina e Cagliari giocano in punta di piedi. Il Cagliari ci prova persino a far male ai Viola, ma Sau non è in giornata. Arriva poi Borja Valero a spezzare la partita con un colpo di testa superando Agazzi in uscita e ci pensa Mario Gomez a spezzarsi un ginocchio da solo, tra le imprecazioni di chi lo aveva appena preso al Fantacalcio. E quando tutti stanno per andare a casa, arriva anche lo stacco imperioso di Pinilla: 1-1 e tutti a casa. Mamma, butta la pasta.
Lazio-Chievo 3-0 Io mi chiedo perchè Petkovic giochi a una punta sola anche contro il Chievo, poi arriva Candreva e fa subito 1-0. Il Chievo fa capire di che pasta è fatto e ne prende anche un altro, rimanendo allibiti davanti all'acconciatura di Cavanda, libero di segnare. Prima di andare a prendere il tè caldo, la Lazio fa game, set e match con Lulic. L'inutilità del secondo tempo fa rimpiangere il tasto "simula" che c'è in alcuni giochi. Ma chi le sceglie le maglie del Chievo, Bocelli? Improponibili.
Livorno-Catania 2-0 Vuoi vedere che il Livorno quest'anno vuole salvarsi? Dopo il Sassuolo fa fuori anche il Catania. Vuoi vedere che quest'anno il Catania vuole fare la fine del Palermo? Pulvirenti in tribuna ha la faccia di chi si mangerebbe il cuore dell'allenatore, il Catania di suo sembra proprio poca roba e Emeghara e Paulinho là davanti per gli amaranto sembrano due fenomeni. In ogni caso, il Livorno sembra una bella squadretta e Greco tornato dalla Grecia (non è un gioco di parole, era finito all'Olympiacos) offre qualità e quantità a centrocampo. Vento in poppa.
Udinese-Bologna 1-1 Il fatto che fosse l'unica partita a non essere trasmessa su SKY, credo sia lo spunto più interessante del match. Non succede nulla o quasi finchè Alino Diamanti decide di spolverare l'incrocio della porta dell'Udinese con una punizione magistrale. Allora lì comincia anche la partita dei friuliani e Muriel scucchiaia in mezzo una palla che Di Natale mette al volo sotto la traversa. 300 presenza in A con l'Udinese e ennesimo gol in campionato. Intramontabile Totò.
Verona-Sassuolo 2-0 Mandorlini contro il suo passato, Sassuolo ancora contro una diretta concorrente. Le conferme arrivano: Sassuolo praticamente in B con 35 giornate di anticipo, essendo riuscito a perdere tutti gli scontri diretti e Verona che in casa continua a vincere, anche senza Toni. Martinho e Romulo aprono e chiudono una partita che il Sassuolo non riesce a concretizzare, nonostante qualche buona occasione presentatasi sui piedi di Zaza e Schelotto. Ma a calcio si vince solo facendo gol e il gol sembrava un lontano miraggio. Mapei al tappeto.
Sampdoria-Genoa 0-3 Il derby della lanterna nasconde sempre insidie e sorprese. L'insidia di ieri è rappresentata dal diluvio su Genova mentre le sorprese arrivano proprio da due giocatori che sono arrivati a Genova, sponda rossoblu, solo 15 giorni fa. Infatti prima Antonini e poi Calaiò mandano al tappeto la Samp. Gabbiadini non si mette i panni del Bomber, Eder non lo è praticamente mai stato e allora Ciccio Lodi decide che può bastare così: 3-0 e tutti a casa, o per strada a sfottere i cugini blucerchiati. Illuminati.
Parma-Roma oggi Lo spezzatino ci regala ancora una partita al lunedì, alè, giusto per scombinare i piani di chi voleva vedersi la fiction della RAI. Cassano contro Totti, Parma contro Roma. Una partita alla ricerca di conferme giallorosse e di crescita gialloblù. Ai posteri l'ardua sentenza.

La frase del giorno - 16 Settembre 2013

"Milan e Juventus sono e saranno sempre competitive in Europa, lo dice la storia del calcio"
Diego Pablo Simeone

14 settembre 2013

La frase del giorno - 14 Settembre 2013

"Francamente mi sono sempre affezionato alle persone più che alle maglie, anche perchè mi sono sempre trovato bene ovunque io sia andato"
Aldo Serena

11 settembre 2013

Potete chiamarlo Stan

Chiamatelo pure Stan, anche se il suo vero nome è Stiliyan. Stiliyan Alioshev Petrov, ex giocatore di Aston Villa, Celtic e Bulgaria ed ex giocatore e basta. Petrov gioca infatti la sua ultima partita della carriera coi Villans il 24 marzo 2012 contro l'Arsenal, partita persa per 3-0. Ma come si suol dire in questi casi, è proprio in quel momento che ha inizio la partita più importante della sua vita, quella contro la leucemia. Sì perchè a Stan Petrov gli viene diagnosticata una leucemia acuta in seguito a un malore al termine della partita contro i Gunners. Petrov lascia il calcio giocato a 33 anni non ancora compiuti, da capitano dell'Aston Villa, anzi da skipper, come veniva definito, simboleggiandolo come il comandante di un equipaggio di una barca a vela.

La frase del giorno - 11 Settembre 2013

"Uno come Careca oggi non esiste"
Pasquale Bruno

09 settembre 2013

Maglie storiche - Camerun 2002

Il Camerun in versione smanicata

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Le canzoni del calcio - Cant del Barça (1974)

In occasione del 75° compleanno della società blaugrana, Jaume Picas e Josep Maria Espinas, hanno composto l'inno del Barcellona sulle musiche di Manuel Valls, e da quell'anno in poi ha sostituito il precedente inno "Himne a l'Estadi". La canzone ovviamente è stata scritta in catalano (català) e venne eseguito per la prima volta al Camp Nou prima del match amichevole Barcellona-Germania Est il 27 novembre 1974.

La frase del giorno - 9 Settembre 2013

"I tiri più belli riescono quando non ci pensi, oppure quando sbagli ma la palla va nel sette"
Giampiero Boniperti

06 settembre 2013

Maglie storiche - Torino 1976

Il Toro scudettato mantiene il simbolo all'interno del Tricolore

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Lo sceriffo della Transnistria

No, non è un film di fantapolitica, nè un romanzo inedito di Orwell. Esiste uno stato al mondo chiamato Transnistria. Certo, non è riconosciuto da tutti, uno di quegli stati che c'è praticamente solo per chi ci vive, per tutti gli altri invece non è altro che una regione della Moldavia. In questo stato che sembra uscito dall'ultima invenzione di Borat, esiste una città chiamata Tiraspol, la capitale. E ovviamente in questa città esiste una squadra di calcio, più di una veramente, che partecipa al campionato moldavo. La squadra in questione è lo Sheriff. Il nome è alquanto insolito per una squadra di una zona geograficamente lontanissima e culturalmente incompatibile con quello che possa rappresentare uno sceriffo e la sua stella (lo stemma della squadra). C'era una volta il Tiras, una squadra fondata nel 1996 e iscritta al campionato moldavo di serie C, la Divizia B, del 1997. Dopo solo una giornata di campionato arriva un nuovo sponsor, lo Sheriff per l'appunto, ed è qui che ha inizio la storia.

La frase del giorno - 6 Settembre 2013

"Andrò controcorrente ma non mi piace chi festeggia un gol togliendosi la maglia: i giocatori sono esempi per  i bambini, cosa si vuole dimostrare togliendosi la maglia?"
Vincenzo Montella

05 settembre 2013

Gli anarchici bianconeri di Istanbul

La più famosa tifoseria di una delle squadre più celebri di Istanbul e della Turchia in generale, il Besiktas, è quella denominata Beşiktaş Çarşı Grubu o più semplicemente Çarşı. La loro posizione sugli spalti è un po' insolita, perchè a differenza degli altri i Çarşı non stanno in curva, bensì in tribuna, la tribuna coperta Kapali dello stadio Inonu di Istanbul. In Turchia e per i più esperti di calcio, questa tifoseria è famosa per il suo attivismo politico, sociale e per le coreografie e i cori. Il loro motto più celebre è "Çarşı, her şeye karşı!", ossia "Çarşı contro tutti!", giusto per mettere le cose in chiaro fin da subito. Già dal simbolo infatti, si possono intuire le chiare influenze legate al mondo anarchico e le simpatie politiche per i partiti politici di sinistra. Si definiscono antifascisti, antisessisti, antirazzisti, pluralisti ed ecologisti, tra i protagonisti delle proteste di piazza che hanno colpito la Turchia nel 2013. Dichiararono lo scioglimento il 27 maggio del 2008, anche se già il 21 agosto dello stesso anno un gruppo di tifosi si riunì in nome del gruppo, fino ad arrivare appunto alle proteste in strada contro ErdoganIl nome di questa tifoseria ha delle origini piuttosto curiose: Çarşı infatti significa mercato, il Bazaar.

Maglie storiche - Udinese 1983

L'Udinese ai tempi di Zico

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La frase del giorno - 5 Settembre 2013

"Ho smesso di bere, ma solo quando dormo"
George Best

04 settembre 2013

Calciomancato

Questa sessione di calciomercato appena conclusasi può essere definita un po' atipica. Sono mancati anzitutto i botti dell'ultima giornata, mentre si è contraddistinto per due aspetti direi fondamentali: il passaggio di alcuni top player da squadre di altissimo livello a squadre di medio-alto livello e i trasferimenti mancati.
Partiamo dal primo aspetto: Gomez che passa dal Bayern, col quale ha vinto tutto la scorsa stagione, alla Fiorentina ne è un esempio lampante. Ma che dire anche di Özil, giocatore eccezionale a mio avviso (che giocatore! per dirla alla Maurizio Mosca), che lascia il Real per l'Arsenal, squadra seppur di alto livello ma poco vincente. Stesso discorso potremmo farlo per Kakà che ritorna al Milan dopo la parentesi di 4 anni con le Merengues; anche il Milan in fin dei conti è a corto di successi ultimamente. La rivoluzione Real Madrid ha visto poi anche la cessione di Higuain al Napoli, oltre che di Albiol e Callejon.
Dal punto di vista degli spari a salve invece la lista rischia di diventare lunghissima. Il Napoli una volta ceduto Cavani al PSG le ha provate tutte, finchè non ha trovato poi Higuain appunto. Damiao, che dopo le avance del Milan le scorse stagioni sembrava destinato all'Italia, resta lì dov'è. Julio Cesar dopo l'avventura QPR, con tanto di retrocessione sembrava ambire a palcoscenici più prestigiosi di una stagione in Championship (la B inglese) e sembrava destinato a tornare in Italia, conteso tra Roma e Fiorentina, ma le pretese esagerate sull'ingaggio han fatto sì che a Roma arrivasse De Sanctis e a Firenze si tenessero Neto. Ora per il portiere brasiliano c'è un Mondiale in casa a rischio, a meno che Scolari non abbia Fox Sports.

Maglie storiche - Venezia 1998

La maglia del Venezia di Recoba

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La frase del giorno - 4 Settembre 2013

"Non ci sarà mai un altro Pelè, mio padre e mia madre hanno chiuso la fabbrica"
Pelè

03 settembre 2013

La Torcida non è solo brasiliana: Torcida Split

Sulle orme della Torcida brasiliana, il 28 ottobre 1950 nasce il più vecchio gruppo di tifosi organizzato d'Europa, la Torcida di Spalato. Sullo slogan "Hajduk lives forever" si basa il cuore della tifoseria dei Bili (i 'bianchi' in dialetto dalmata) e infatti l'Hajduk è sopravvissuto a tutto e a tutti, alle guerre, ai fallimenti della Lega e alla separazione della Jugoslavia. I tifosi della Torcida si posizionano nella curva Nord dello stadio Poljud di Spalato e ogni anno dal 1994, assegnano un premio, Hajdučko srce (il cuore di Hajduk), riconosciuto ufficialmente dalla società, al miglior giocatore della squadra di ogni stagione. Il club di Spalato venne fondato a Praga da alcuni studenti croati nel 1911 e già dal 1927 si registrano le prime vere trasferte organizzate di tifosi per seguire la squadra nelle partite di campionato. La prima trasferta internazionale invece risale al 1936 in occasione di Roma-Hajduk.
Ispirandosi alle tifoserie immortalate dalle immagini dei Mondiali del 1950, giocati per l'appunto in Brasile, alcuni studenti croati decisero di organizzare un gruppo di tifosi che supportasse la loro squadra del cuore con lo stesso spirito che i tifosi brasiliani mostravano nei confronti della loro nazionale. Nacque così la Torcida di Spalato, la più antica tifoseria organizzata d'Europa appunto, che fece il suo esordio allo stadio il giorno successivo, in occasione della partita contro la Stella Rossa, vinta per 2-1. Quell'anno l'Hajduk vinse addirittura il campionato senza perdere nemmeno una partita, un record tuttora imbattuto in Croazia e un ottimo inizio per la Torcida.

Maglie storiche - Inter 1997

L'Inter di Ronaldo vince la Coppa Uefa battendo in finale la Lazio a Parigi

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La frase del giorno - 3 Settembre 2013

"Se non fossi diventato un calciatore, sarei vergine"
Peter Crouch

02 settembre 2013

2° giornata in pillole

Roma-Verona 3-0 Il piatto tipico di Roma sarà la minestra visto che ormai la squadra giallorossa è celebre per i cucchiai: dopo il cucchiaio di Totti contro l'Olanda, quello di Montella su Seba Rossi da fuori area e di nuovo Totti contro l'Inter, ecco che arriva Pjanic che uccella Rafael. Primo gol a Roma per Ljajic che finalmente si è capito dove giocherà quest'anno dopo il caos di quest'estate, manco fosse Bale.
Chievo-Napoli 2-4 La bestia nera Chievo stavolta è domata, anche se a vedere i gol sembra si sia domata anche da sola. Tra disastri difensivi, tentativi di autorete e un Hamsik che appena vede la porta la mette dentro, il Chievo si scioglie, nonostante la doppietta di Paloschi. Ma non è che a Verona ce l'avevano solo con Mazzarri gli anni scorsi?
Juventus-Lazio 4-1 Bè stavolta è tutta un'altra Lazio rispetto alla Supercoppa: ne prende sempre 4 ma uno lo fa (e Buffon la prende bene, citando una poesia su suo zio). La difesa biancoceleste è in linea come il sismografo durante il terremoto a L'Aquila. Bonucci regala assist e Vidal la mette sempre dentro, ma provare a marcarlo no?
Atalanta-Torino 2-0 Il bomber Avv. Stendardo è capocannoniere della squadra con 2 gol in due partite, la difesa del Toro invece è inguardabile sulle marcature da calcio piazzato e Cerci, eroe nazionale a Torino, va in panca. Ventura, tutto bene?
Bologna-Sampdoria 2-2 Unico pareggio di giornata e gol del bomber Moscardelli, che volete di più? Konè dimostra di avere un solo colpo nel repertorio: la mezza-rovesciata spettacolare. Gol fotocopia di quello fatto la scorsa stagione contro il Napoli.
Catania-Inter 0-3 Continua l'opera di smantellare la squadra di argentini che Lo Monaco aveva costruito e che aveva regalato gioie ai tifosi catanesi. Barrientos dà l'addio alla sua carriera di calciatore professionista, andando a giocare in Arabia o giù di lì, quelli che restano sembrano capitati per sbaglio allo stadio e ammirano stupefatti la serpentina di Alvarez sullo 0-3. Nagatomo giganteggia per la seconda volta di testa in 2 giornate, il nuovo Bierhoff.
Genoa-Fiorentina 2-5 Il Genoa punta a minare il record del Pescara dello scorso anno di 4 gol subiti a partita e infatti schiera lo stesso portiere degli abruzzesi, Perin. Giuseppe Rossi ringrazia e diventa il capocannoniere del campionato mentre Gomez si sblocca dopo l'inguardabile errore della scorsa partita. Chi ben comincia...
Milan-Cagliari 3-1 Passata la paura Champions il Milan torna alla vittoria con Super Mario Balotelli protagonista: assist, portiere abbattuto per il gol di Mexes del 2-0 e gol personale su assist di Ariaudo. Secondo esordio in rossonero per Matri e altro gioiellino di Sau. Si profila un tris di rientri a Milanello, dopo Matri e Kakà toccherà anche ad Astori?
Sassuolo-Livorno 1-4 Il Sassuolo fa capire subito di che pasta è fatto e il suo campionato di Serie A potrebbe già essere finito. Dopo la sconfitta col Torino eccone un'altra col Livorno. Rosati si rivela un ottimo acquisto per gli avversari, nonostante avesse già regalato emozioni nelle poche partite giocate a Napoli lo scorso anno (e ci sarà un motivo).
Udinese-Parma 3-1 Imbarazzante il rinvio della difesa del Parma sul gol di Badu (non è il fondatore del social network) e imbarazzante l'errore dell'arbitro che regala un rigore all'Udinese che chiude anche la partita con il 3-1 di Muriel. Torna al gol anche Cassano dopo averne mangiato uno (di gol intendo).

Maglie storiche - Borussia Dortmund 1996

Il Borussia Dortmund di Riedle è campione d'Europa battendo la Juventus 3-1

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La frase del giorno - 2 Settembre 2013

"Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al popolino?"
Enzo Biagi