28 giugno 2013

Caro amico ti scrivo


Questa è la lettera che Roberto Baggio ha scritto a Stefano Borgonovo. La lascio a voi senza alcun commento:

"Caro Stefano, l’impresa più bella che sei riuscito a costruire negli anni è stata quella di trasformare il veleno della malattia in medicina per gli altri. Ciao amico mio, onorerò per sempre la tua persona. Ero impreparato a questa notizia ma mi rendo conto che è il mistero della vita. E non ci possiamo fare nulla. Sei stato un grandissimo eroe del nostro tempo ed hai avuto vicino un pilastro come Chantal, la tua sua dolcissima moglie. Hai offerto la tua sofferenza in favore della ricerca, per combattere la Sla, quella malattia di cui, quando ti ha colpito anni fa, si sapeva davvero ben poco. Un’offerta la tua che non ha valore tanto è stata preziosa anche per altri.

Le canzoni del calcio - One of these days (Dribbling 1989)

La canzone dei Pink Floyd è stata usata come sigla della trasmissione Dribbling su Rai2, condotta da Antonella Clerici e Gianfranco De Laurentiis.



La frase del giorno - 28 Giugno 2013

"Io, se potessi, scenderei in campo adesso, su un prato o all'oratorio, perchè io amo il calcio"
Stefano Borgonovo

27 giugno 2013

Sliding doors, quando il calcio è la seconda scelta

Chissà quanti di noi hanno sempre sognato di fare i calciatori da bambini e oggi si ritrovano invece operai, disoccupati, ingegneri, baristi. Diciamo che per noi persone normali il calcio era più che altro un sogno, stroncato dalla realtà di un deficit di talento, oppure semplicemente perchè nessuno ci ha notato. Diventare un giocatore professionista è un po' come vincere alla lotteria. In termini di numeri è presto detto: in Italia esistono 16.570 squadre di calcio dilettantistiche e 455 professionistiche, per un totale di 1.117.447 di calciatori tesserati di cui 558 in Serie A, lo 0,0004% (fonte Linkiesta). Ci sono persone che però hanno avuto la fortuna di potersi scegliere, volenti o nolenti, il loro futuro e ottenere comunque il successo; una specie di sliding doors. Vediamo qualche esempio.

La frase del giorno - 27 Giugno 2013

"La cosa più ipocrita del calcio? Dare il nome di 'amichevole' a delle partite. Non esistono partite amichevoli"
Johan Cruijff

26 giugno 2013

“Der Bomber” Gerhard “Gerd” Muller

di Roberto Goletto
Vi sarà capitato di sentire qualche amico che si rivolge a voi chiamandovi “Bomber”, ecco, questo simpatico nomignolo lo dobbiamo a questo signore che vedete nella foto in maglia bianca e pantaloncini neri, il Sig. Gerhard Muller detto “Gerd” e voi vi chiederete come mai, ecco spiegato il motivo: il vecchio Gerd ha totalizzato qualcosa come 655 gol nella sua straordinaria carriera ed è stato uno dei migliori, se non il migliore, centravanti di tutti i tempi.
Ma partiamo dall'inizio, il piccolo “Gerd” nasce in una cittadina medievale bavarese, famosa fino a quel punto per il cratere di un meteorite e per essere stata sede di due sanguinose battaglie, ma che oggi tutti ricordano come la città natale del “Bomber Der Nation” il bomber della nazionale per intenderci. Gerd inizia subito a giocare a pallone e dopo 3 anni nelle giovanili del TSV 1861 Nordlingen approda in prima squadra, siamo nel 1963 e il diciottenne Gerd impressiona subito tutti alla sua prima stagione realizza 51 gol in 31 partite, inutile dire che la squadra vince il campionato e lui è il miglior marcatore; questa mole di gol non passa inosservata e un osservatore del Bayern di Monaco decide di scommettere su questo giovane goleador.

La frase del giorno - 26 Giugno 2013

"Solo tre persone sono riuscite a zittire il Maracanà: Frank Sinatra, il Papa e io"
Alcides Ghiggia

25 giugno 2013

Il Torino in rosa retrocede

di Pietro Morano
Quando ero dirigente di una società sportiva dilettantistica, avevamo nella squadra esordienti una promettente calciatrice, che fino all'età di 12 anni aveva giocato con profitto con la squadra maschile. Per regolamento non avrebbe più potuto giocare con i suoi compagni maschi, allora il presidente della società decise di portarla ad un provino al Torino femminile. Naturalmente fu subito tesserata, perché era veramente brava e ne avevano già sentito parlare e l’avevano visionata più di una volta. A Torino non erano ancora molte le ragazze che praticavano il calcio ma, nel mio girovagare di dirigente accompagnatore, sempre più spesso mi capitava di assistere ad incontri tra squadre femminili e quindi fu mandata in una di queste squadre a farsi le ossa.
L’incontro tra il mio presidente e Cosimo Bersano fu cordiale, firmarono un accordo che prevedeva, tra le altre cose, la disputa di una partita amichevole tra il Toro e un’altra squadra femminile sul nostro campo. Ma la clausola più importante era che se la calciatrice avrebbe esordito in Serie A, il Torino avrebbe dovuto versare alla mia società il premio di preparazione, come prescrive il regolamento della FIGC. Non passò molto tempo che avvenne l’esordio in serie A. Ora dovete sapere che la serie A femminile ha la stesse regole e parametri della Serie A maschile. In pratica Bersano per rispettare i patti avrebbe dovuto regalare alla mia società tutta la squadra con attrezzature comprese.

La frase del giorno - 25 Giugno 2013

"Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia"
Francesco De Gregori

23 giugno 2013

Il curioso caso di Brian Clough

La seconda puntata dei nostri profili insolitamente fenomenali vede protagonista Brian Clough. Suggerito da Roberto Goletto, probabile prossima firma del blog, andiamo a dare un'occhiata all'eccellente carriera di questo semi-sconosciuto (almeno in Italia) giocatore-allenatore.
Brian Clough nasce a Middlesbrough, dove inizia a giocare a calcio passando dalle giovanili alla prima squadra cittadina a 20 anni, in Second Division (attuale Championship, la Serie B inglese). Gioca nel Middlesbrough 6 stagioni, tutte in Second Division mettendo segno la bellezza di 197 gol in 213 presenze! Nel 1961, quando il Tottenham di Jimmy Greaves (41 gol quell'anno) vince la First Division (attuale Premier League) passa al Sunderland per 55.000£ ma resta sempre in Second Division. Al Sunderland giocherà solo 3 anni, anche se in realtà la sua carriera si chiude prima, in seguito a uno scontro col portiere sul campo ghiacciato che gli causerà la rottura dei legamenti del ginocchio, cosa che al tempo voleva dire solo una cosa: carriera finita. Fino al momento dell'infortunio, avvenuto in dicembre, Clough aveva già segnato 24 gol in campionato, portando la squadra a una possibile promozione in First.

La frase del giorno - 23 Giugno 2013

"Fede è andare allo stadio quando puoi vedere la partita in televisione"
Dino Risi

21 giugno 2013

Tahiti - 178 mila abitanti, 23 giocatori

La Confederation Cup 2013 la vince Tahiti. Io non avrei dubbi. Visto l'inutilità pratica di questo torneo, visto che siamo a fine giugno e i giocatori sono in vacanza da un mese, almeno con la testa. In ogni caso se volessimo davvero dare un segnale su ciò che è lo spirito del calcio. dovrebbero vincere loro.
Si sono presentati in Brasile con la camicia a fiori biancorossa come divisa ufficiale. Hanno un solo giocatore professionista, Vahirua, con un passato in Francia e un presente in Grecia a 33 anni suonati. Gli altri sono disoccupati, professori di ginnastica e giocano tutti nel campionato tahitiano, che di professionismo ha proprio poco. Nemmeno la Nazionale USA del '94 del chitarrista Lalas aveva un livello così basso di professionismo. Pensate solo all'effetto che possa fare il Maracanà su giocatori che non hanno mai avuto più di 20 spettatori, minimo ti tremano le gambe. Se poi sei pure in Mondovisione è presto detto.

Le canzoni del calcio - Santa Maria del pallone (1996)

Un mix tipicamente italiano di religione e scaramanzia a contraddistinguere chi fa il tifo per la propria squadra. Tutto questo nella canzone dei Modena City Ramblers, tratta dall'album "La grande famiglia". 



La frase del giorno - 21 Giugno 2013

"Il calcio è una droga e io ne sono dipendente"
Antonio Cassano

19 giugno 2013

Non ho l'età (per giocare in Serie A)

ITALIA-SPAGNA 2-4
Italia (4-4-2): Bardi; Donati, Bianchetti, Caldirola, Regini; Florenzi (13' st Saponara), Rossi, Verratti (28' st Crimi), Insigne; Immobile (13' st Gabbiadini), Borini. A disp.: Colombi, Leali, Biraghi, Capuano, Bertolacci, Sansone, Destro, Paloschi. Ct: Mangia.
Spagna (4-2-3-1): De Gea; Montoya, I. Martinez, Bartra, Moreno; Koke (41' st Camacho), Illarramendi; Tello (26' st Muniain), Thiago Alcantara, Isco; Morata (30' st Rodrigo). A disp.: Marino, Robles, Nacho, Muniesa, Alvaro, Carvajal, Canales, Sarabia, Vazquez. Ct: Lopetegui.
Prendendo lo spunto dalla recente delusione in Finale per la nostra Under 21, vorrei fare una semplice associazione tra il calcio e mondo del lavoro in Italia, relativamente al discorso giovani. In Italia, se sei giovane difficilmente trovi lavoro, perchè non hai esperienza. La stessa cosa succede con il mondo del calcio: solo pochi eletti, o gli stranieri, o pochi veri fenomeni sbarcano in Serie A, o nella migliore delle ipotesi, in una grande squadra. Tutti gli altri sono costretti a girovagare per anni in prestito nelle serie minori, alla ricerca della tanto agognata esperienza che un giorno possa farli diventare titolari in A. Il prestito del calcio è un po' come lo stage o il tirocinio nel mondo del lavoro, accetti qualsiasi cosa purchè un giorno tu possa dire la tua. Ora, tornando alla partita degli azzurrini, vorrei fare un paragone tra la nostra Under 21 e quella degli spagnoli. prendendo spunto dall'11 iniziale del CT Mangia e paragonandolo a quello di Lopetegui, il CT spagnolo.

La frase del giorno - 19 Giugno 2013

"Nella vita, un uomo può cambiare moglie, partito o religione. Ma certamente non la squadra preferita."
Eduardo Galeano

18 giugno 2013

Le canzoni del calcio - AS Roma (Roma 2001)

La canzone di Brusco uscì nel 2001 in seguito alla vittoria del terzo scudetto giallorosso.



Tango col caschè: il tracollo del calcio argentino

C'era una volta l'Argentina di Maradona. C'era una volta il Superclàsico Boca-River. C'erano una volta Batistuta, Crespo e Valdano. C'erano una volta perchè adesso non ci sono più. Il calcio argentino sta vivendo un vuoto mai visto prima. Eppure i talenti non mancano: Messi, Aguero, Lamela, Tevez, Di Maria, Pastore su tutti. Tutta gente che emigra in Europa da giovane, fin troppo giovane e che evidentemente patisce troppo le convocazioni oltreoceano per la Nazionale albiceleste. L'Argentina infatti non vince un Mondiale dal 1986, quando c'era Maradona e una Copa America dal 1993. Nonostante i sempre buoni presupposti, nonostante Maradona CT (pessimo a mio avviso), il calcio argentino di per sè ha avuto un tracollo immenso. Basti solo pensare alle squadre di club. Il ricambio ai vertici del campionato negli ultimi anni è stato accentuatissimo.

La frase del giorno - 18 Giugno 2013

"Rigore è quando arbitro fischia"
Vujadin Boskov

17 giugno 2013

Rimpianti d'autore

Articolo dedicato al 'senno di poi': come tutti sappiamo è più facile ragionare a giochi fatti, con quelle frasi in stile 'te l'avevo detto', ma non voglio dare giudizi su nessuno, semplicemente raccontare quello che poteva essere ed è stato, ma altrove.
Inizierei la passerella dei rimpianti d'autore con il giocatore per eccellenza degli ultimi anni: Lionel Messi. Nel 2000 Carles Rexach, ex giocatore e direttore sportivo blaugrana scova questo 13enne del Newell's Old Boys e lo porta a Barcellona, offrendosi di pagare le cure per il suo deficit della crescita, dopo che il River lo aveva scartato per motivi economici legati a queste cure. Si dice che poi nel 2002, a questo ragazzino venisse offerto un provino dal Como, dell'allora presidente Preziosi. Il 15enne Messi non superò il provino per evidenti lacune fisiche e venne pertanto rispedito nella Cantera. Inutile stare ora qui a raccontarvi cosa ha fatto Messi per il Barcellona e per il calcio in generale.

La frase del giorno - 17 Giugno 2013

"Nel calcio non si parla di fare gol, si parla di vincere"
Helenio Herrera

15 giugno 2013

Lettera aperta di un tifoso a Samuel Eto'o (2011)

Ho trovato questa lettera 'aperta' scritta da un tifoso interista. Nonostante la mia fede notevolmente diversa ho deciso di pubblicarla, perchè, ahimè, bene o male tutti i tifosi hanno/avranno vissuto queste sensazioni.

"Ciao Samuel, 
il motivo per cui ti scrivo è uno solo, semplice; sono curioso e vorrei chiederti: perchè?
O meglio, il perchè lo sappiamo tutti quanti, ma: perchè proprio tu? Eri un idolo, eri il migliore; tutti ti amavano, eri entrato nel cuore di tutti noi tifosi. Eri il più forte, il più decisivo, il più acclamato, il più pagato...ops, questo lo sei ancora. E ancora di più. Perchè tutto ad un tratto è arrivato il Dio Denaro, ed ecco che il campione di principi e correttezza si è subito convertito, mercenarizzandosi e lasciandosi strappare ad una realtà che vede invece il Dio Passione sempre più subordinato.

La frase del giorno - 15 Giugno 2013

"Immobile non si muove!"
Enrico Preziosi

14 giugno 2013

Caffederation Samb(a)

di Giuseppe De Matteis
Sta per iniziare un torneo senza storia: la Confederation Cup, concepito come divertimento privato di uno sceicco e poi divenuto timidamente un appuntamento fisso, probabilmente per incrementare il mercato del gaming con il gioco di FIFA. Nelle passate edizioni di importante ci sono da ricordare poche cose. La cosa più bella è sicuramente la punizione del Sig. Roberto Carlos contro la Francia in un'edizione che viene considerata ancora non ufficiale. Quel gesto atletico ha turbato non poco le leggi della fisica e delle inquadrature televisive, il video del goal è stato tra i più scaricati di sempre ed è nella classifica dei goal impossibili, che per onor di cronaca tiene compagnia ad un altro goal realizzato sempre dallo stesso Carlos con la camiseta blanca del Real all'altezza della bandierina del calcio d'angolo dopo una corsa alla velocità di Felix Baumgartner quando si lanciò dallo spazio.

Dall'altra parte della panchina

Ultimamente capita sempre più spesso che un giocatore si trasformi in allenatore subito dopo il ritiro dall'attività. In questo periodo ha tenuto molto in fermento i media la vicenda Seedorf-Allegri-Milan con il possibile ritiro dall'attività agonistica dell'olandese, per sostituire l'attuale tecnico del Milan. Ma non è il solo, perchè lo stesso sta succedendo a Ringhio Gattuso, ancora giocatore del Sion, e possibile prossimo allenatore del Palermo. Ringhio la sua esperienza, brevissima, da allenatore l'ha fatta. Allenatore-giocatore, ma pur sempre allenatore. Non è la stessa cosa ovviamente, allenare o giocare. Innanzitutto ci vuole molto carisma perchè bisogna 'dare ordini' e la cosa si complica notevolmente quando bisogna darli a dei propri compagni. Il caso più importante che mi viene in mente è Gianluca Vialli, ai tempi del Chelsea. Ancora attaccante dei Blues, divenne anche l'allenatore, ottenendo scarsi risultati. Ma poi che fai ti sostituiresti durante la partita? Dopo di lui anche Gullit, sempre al Chelsea, anche lui con scarsi risultati.

Le canzoni del calcio - Le donne e il calcio (Sportitalia 2012)

Rayden rappa una canzone sui principali interessi degli uomini: le donne e il calcio. La canzone è usata anche come sigla della trasmissione Speciale Calciomercato su Sportitalia.



La frase del giorno - 14 Giugno 2013

"E' vero, ho bevuto un doppio brandy prima della partita. Ma di solito mi faccio quattro bottiglie di whiskey!"
Paul Gascoigne

12 giugno 2013

Le canzoni del calcio - Amico uligano (1993)

La satira calcistica in musica di Elio e le Storie Tese, per raccontare la storia delle partite di calcio vissute dalla parte dei tifosi allo stadio.



Italia-Haiti la partita dei record

Ieri si sono affrontate per la seconda volta nella storia le nazionali di Italia e Haiti. Sì, avete letto bene, Italia e Haiti, anche Haiti ha la sua nazionale di calcio. Nonostante la Rai avesse indicato la tanto attesa sfida tra Pepepepepe e Quaquaquaqua, in realtà in campo sono scese proprio la nostra nazionale azzurra e la selezione centroamericana. Nonostante l'eccezionalità della sfida però, Italia e Haiti quando si affrontano concedono sempre qualcosa da registrare agli annali.
In questo caso si trattava solo di un test amichevole, ma in passato le due squadre si erano affrontate addirittura in un match valevole per la fase finale dei Mondiali di calcio del 1974 in Germania Ovest. Come ultimamente ci ha abituato, la nostra nazionale azzurra non ha entusiasmato e, soprattutto con le squadre piccole (o minuscole), regala spesso partitacce, scarse di gol tra l'altro, dove magari altri avversari non esitano a fare goleade. Come dimenticare per esempio le temute sfide con la nazionale delle isole Far Oer una vinta 1-0 con gol di Cassano in fuorigioco e un'altra vinta 2-1 nella trasferta isolana. Ultimamente siamo riusciti a rifilare ben 2 gol a Malta e 4 pere a San Marino (che di media ne prende 6/7 a partita).

Ritenta, sarai più sfortunato!

"Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore..." recitava una canzone di De Gregori. Ogni squadra ha il suo rigorista, quello che tira sempre i rigori perchè è il più bravo tecnicamente, o perchè è il più freddo caratterialmente, o perchè lotta per la classifica cannonieri. Assumersi la responsabilità di tirare un rigore non è una cosa da nulla, soprattutto quando un rigore vale molto, o vale tutto e hai tutti gli occhi dello stadio incollati addosso. Al rigorista tocca subire tutto ciò, ma quanti rigori ci possono essere in una partita? Beh a volte capita anche di doverne tirare più di uno e allora che fare, soprattutto quando si ha già tirato il primo? C'è chi cambia angolo, chi lo tira sempre dalla stessa parte, chi lo tira di potenza. Ma se il primo lo hai sbagliato, affronti di nuovo il portiere? In alcuni casi sì, qualcuno se la sente un po' per ostinazione, un po' per rivincita, ma la vicenda a volte può avere un risvolto tragicomico.
Il primo caso che vi sottopongo è forse il più tragico di tutti: la partita è Argentina-Colombia, valevole per la Coppa America 1999, il rigorista in questione è Martin Palermo, promettente nuovo nueve della nazionale Albiceleste dopo Batistuta.

La frase del giorno - 12 Giugno 2013

"Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0"
Vujadin Boskov

11 giugno 2013

Le canzoni del calcio - La partita di pallone (1962)

Rita Pavone si lamenta delle domeniche che il suo ragazzo, o meglio gli uomini in generale dedicano al calcio (o forse altro??)



Il tricolore azzurro

Si avvicina la Confederation Cup e non posso non parlare di Nazionale e parlare di colori. I colori delle divise, i colori della pelle. Sì perchè nel 2013 dobbiamo anche, ancora, discutere di questo. Scongiurando la Puma che non ci faccia indossare i pantaloncini color diarrea della scorsa edizione, vorrei fare una breve analisi di ciò che la Nazionale rappresenta nel nostro paese, per il nostro paese. Siamo una delle poche nazionali a non vestire i colori della bandiera. Indossiamo un colore casuale, blu o azzurro che dir si voglia, frutto di una partita di selezione che ha visto vincere quelli con la maglia blu. Non rappresenta nulla del nostro paese, non è il colore della casata di un regno come per l'Olanda, pertanto dovrebbe unire tutti senza distinzione. Eppure com'è difficile dimenticare il bianconero, il rossonero, il nerazzurro e via dicendo che sta lì sotto ogni maledetta domenica. Un paese campanilistico come il nostro ha sempre avuto un po' di diffidenza in tutto quello che è "non abituale".

La frase del giorno - 11 Giugno 2013

"Io gioco già in nazionale, la nazionale della mia terra"
Andrea Cossu sul Cagliari

10 giugno 2013

Le canzoni del calcio - Rossonero (Milan 2011)

Denny Lahome e il famoso MC dei Club Dogo, Jake la Furia, noto tifoso milanista, celebrano lo scudetto del Milan con questa canzone.



18/11/79 Clamoroso a Marassi: Sampdoria-Matera 0-1

di Pietro Morano
Il 1979 è uno degli anni più neri per l’economia italiana e soprattutto per le classi sociali più deboli. L’inflazione e la pressione fiscale falcidia i salari mentre il fisco non riesce a limitare l’evasione che arriva a livelli elevati, scoppia lo scandalo del Banco Ambrosiano, il partito armato fa strage, per la prima volta, di sindacalisti, operai, agenti di polizia etc. Verso la fine dell’anno si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel, anche se sarà effimera. Intanto nel calcio il Milan ha appena vinto lo scudetto della stella e di lì a poco verrà coinvolto nello scandalo scommesse che sconvolgerà la massima serie di calcio. Intanto nel calcio semiprofessionistico, come era suddiviso allora, prova a fare il salto una realtà che era stata abbastanza avara di talenti sportivi e che fino ad allora era stata la “palestra” di giovani calciatori mandati dalle squadre prof del nord a farsi le classiche ossa in provincia. Così inizia la favola della prima volta del Matera nel calcio che “conta”.

Il curioso caso di Jimmy Greaves

Ricadiamo un po' nel vintage, ma non potevo astenermi dal commentare questo personaggio. Il suo profilo mi è capitato sotto gli occhi quasi per caso, passando tra foto old style e i profili di Wikipedia di Beardsley (bel sorriso) e Lineker. Lì per lì penso: questo nome l'ho già sentito, poi scorro la sua carriera e vedo che effettivamente ha giocato al Milan. Ma non è stata questa la cosa che mi ha sbalordito, quanto i dati relativi alla sua carriera: ma quanti gol ha fatto???
E allora eccoci qui, leggo qualcosina in giro e già noto che in 10 presenze al Milan fa 10 gol, mica male (o in gergo "stica"). La cosa non fa che scatenare ancora di più la mia curiosità: perchè solo 10 partite? Uno che fa 10 gol in 10 partite deve essere un fenomeno!

La frase del giorno - 10 Giugno 2013

"Il calcio è la cosa più importante tra le cose meno importanti"
Arrigo Sacchi

08 giugno 2013

Ricordati di me - Palermo 2004/05

Guardalben; Zaccardo, Barzagli, Biava, Grosso; Mutarelli, Corini, Barone; Brienza, Zauli; Toni. (Santana, Morrone, Mariano Gonzales) All.: Guidolin
Il Palermo di Guidolin gioca con diverse soluzioni tattiche, spesso a seconda dell'avversario che deve affrontare. Unici punti fermi: difesa a 4 e unica punta centrale, la torre Toni. Varia poi nell'uso di ali o fantasisti, dove si alternavano i vari Brienza, Zauli, Santana e Gonzales.
Dopo 31 di anni di assenza, il Palermo torna a calcare i terreni della Serie A. L'anno precedente aveva vinto il campionato di B a pari merito col Cagliari, ma aveva già iniziato a costruire una squadra che prometteva bene anche per la massima serie. Erano arrivati Toni dal Brescia e Corini dal Chievo. A gennaio si era aggiunto anche il perugino Grosso. Acquisti da A pertanto, per una squadra che giocava ancora nel campionato cadetto. La Serie A non è tardata ad arrivare e non restava che confermare i buoni propositi.

La frase del giorno - 8 Giugno 2013

"Ahhhhhhh come gioca Del Piero!"
Maurizio Mosca

07 giugno 2013

Le canzoni del calcio - You'll never walk alone (Liverpool/Celtic 1964)

Gerry and The Pacemakers incise la cover di questa canzone nel 1963. In quel periodo negli stadi inglesi, in particolare ad Anfield, lo speaker era solito proporre la Top 10 dei singoli, in modo che da intrattenere i rifosi in attesa della partita. I tifosi partecipavano intonando le canzoni.
Nel 1964, You'll never walk alone continuò a essere cantata dalla Kop, anche dopo l'uscita dalla Top 10 diventando ufficiosamente l'inno del Liverpool. In seguito anche altre squadre adottarono la cover di Gerry and The Pacemakers come inno della curva: Celtic, Hibernian, Feyenoord e Twente.



Delije, la Nord del Marakana

Delije (Делије) è il nome collettivo con il quale vengono identificati i tifosi della curva Nord dello stadio Marakana di Belgrado. Sono i sostenitori dello Stella Rossa, acerrimi rivali dei tifosi del Partizan, i Grobari (becchini) e dai quali a loro volta vengono soprannominati Cigani (zigani, zingari), per via delle numerose presenze di etnia Rom nella curva biancorossa. Il nome cominciò a circolare tra i tifosi estremisti alla fine degli anni '80 e divenne ufficiale il 7 gennaio 1989. La struttura organizzativa era molto decentralizzata e i vari gruppi interni che formavano la curva si distinguevano tra loro per attaccamento alla squadra, violenza e partecipazione attiva al tifo. I vari gruppi provenivano anche da diverse città oltre Belgrado e persino da stati come Montenegro e Bosnia serba. Alla fine degli anni '90, come segno di riconoscimento verso i propri supporters, lo Stella Rossa fece scrivere il nome Delije sugli spalti che identificavano la curva Nord occupata dai tifosi.

La frase del giorno - 7 Giugno 2013

"Gli italiani perdono le partite di calcio come fossero guerre e le guerre come fossero partite di calcio"
Winston Churchill

06 giugno 2013

Le canzoni del calcio - Ti amo campionato (1998)

La canzone di Elio e le Storie Tese tratta il tema degli errori arbitrali a favore della Juventus, nell'annata 1997/98 che vide i bianconeri vincere lo scudetto contro l'Inter, la squadra per cui tifa Elio.



Ricordati di me - Chievo Verona 2001/2002

Lupatelli; Mora, D'anna, D'Angelo, Lanna; Eriberto (oggi Luciano), Perrotta, Corini, Manfredini; Marazzina, Corradi. (Legrottaglie, Barone, Cossato, Franceschini) All.: Delneri
Il Chievo di Delneri gioca con un classico 4-4-2, sfruttando parecchio le fasce, dalle quali partono i cross per i due attaccanti forti fisicamente e di testa.
E' la famosa stagione del 5 maggio, ma è anche la stagione del Chievo dei Miracoli. Neopromosso in Serie A, gioca nella massima serie per la prima volta nella sua storia. La squadra viene da un quartiere di Verona e finalmente anche la città scaligera ha il suo derby in Serie A: Hellas-Chievo.

La frase del giorno - 6 Giugno 2013

"Tifosi fischiano, giornalisti criticano... Importa sega a me, io domani compro Ferrari!"
Darko Pancev

05 giugno 2013

Ricordati di me - Danimarca 1992


Schmeichel; Sivebaek, Olsen, Piechnik, Nielsen, Christofte; Jensen, Vilfort, Larsen; Laudrup, Povlsen. All.: Moller Nielsen.
Nel 1992 la Svezia ospita gli Europei. La formula di allora prevedeva solo 8 partecipanti (1 paese ospitante e 7 qualificate dai gironi eliminatori) divisi in 2 gironi da 4. Le migliori due accedono direttamente alle Semifinali. Oltre alla Svezia ospitante, si sono qualificate Francia, Inghilterra, Germania, CSI (ex URSS), Olanda, Scozia e Jugoslavia. L'Italia, dopo il fallimento di Italia '90, si ferma sul palo di Rizzitelli con l'URSS, che al tempo delle Qualificazioni si chiamava ancora così.

Le canzoni del calcio - La leva calcistica della classe '68 (1980)

La canzone è scritta da De Gregori e parla dell'amore per il calcio e del timore di un ragazzino dodicenne alle prese con un provino.



ultrAslan, il ruggito del leone turco

ultrAslan, proprio così, nessun errore di stampa, la u piccola e la A maiuscola. E' il nome della tifoseria organizzata del Galatasaray, la più famosa squadra turca. Il Galatasaray è la squadra giallorossa di Istanbul, precisamente nel quartiere Galata, fondata in un liceo da Ali Sami Yen. Dal 2001 la squadra può contare sul supporto della sua tifoseria, una delle più calorose e spettacolari d'Europa e forse anche del mondo. Fondata nel 2001 appunto, da Alpaslan Dikmen, prende il suo nome dalla fusione di due parole: ultras, ovviamente, e Aslan, il leone (vedi Le cronache di Narnia), il simbolo del Galatasaray.

La frase del giorno - 5 Giugno 2013

"Se Nizzola è il presidente della Lega, Bossi chi è?"
Enzo Jannacci

04 giugno 2013

Le canzoni del calcio - Notti magiche (Italia 1990)

La canzone venne scritta da Edoardo Bennato e Gianna Nannini in occasione dei Mondiali di Italia '90 e venne adottata come inno ufficiale. In realtà il titolo è "Un'estate italiana" anche se è più conosciuta come "Notti Magiche".



Regionali 2012/2013

Ho creato delle squadre Regionali con i giocatori di A e alcuni di B. La formazione base di ogni Regione è stata scelta con i giocatori migliori IN ATTIVITA' selezionati in base al LUOGO DI NASCITA, per necessità alcune Regioni sono state accorpate, mentre altre non ci sono per mancanza di giocatori, vota la tua preferita sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/questions/246548272154390/ e diventa fan di 4tretre:

Il Piemonte/Liguria/VdA di Ventura si schiera con il 4-2-4 tipico dell'allenatore ligure che può sfruttare dell' innesto ligure El Shaarawy, oltre che dei due valdostani Pellissier e De Ceglie.






La Lombardia del CT Prandelli è praticamente di scuola calcio Milan. Ha un centrocampo di qualità con una tecnica sopraffina.






La frase del giorno - 4 Giugno 2013

"Colpite tutto quel che si muove a pelo d'erba, se è il pallone meglio"
Nereo Rocco

03 giugno 2013

Atene, recarsi al Gate 13

Le tifoserie dell'Europa meridionale (Italia, Grecia, Balcani, Turchia) si sono sempre contraddistinte per calore, organizzazione e, ahimè, violenza. Una delle tifoserie storiche del calcio greco è rappresentata dal Gate 13 (Θυρα 13, Thyra 13). Tifoseria fondata nel 1966 dai supporters del Panathinaikos, è considerata la più antica delle tifoserie organizzate in Grecia. Inizialmente esistevano diversi gruppi di tifosi  che, man mano cominciarono ad organizzarsi tra loro e a prendere decisioni comuni, soprattutto quando si trattava di organizzare le trasferte della loro squadra del cuore. Il loro punto di ritrovo, come suggerisce il nome, era appunto il cancello 13 dello stadio Apostolos Nikolaidis di Atene, vecchio stadio del Panathinaikos, prima del trasferimento allo stadio Olimpico Spyros Louis.

Le canzoni del calcio - La dura legge del gol (1997)

La canzone degli 883 è una metafora del Contropiede nella vita reale.



Quelli in fuga per la vittoria

Tutti gli appassionati di calcio hanno visto almeno una volta nella loro vita il film "Fuga per la Vittoria", quello con Pelè e Stallone per farla breve. Se non l'avete fatto, provvedete immediatamente perchè è  un film cult per gli amanti del calcio. Un po' come "L'allenatore nel pallone" con Lino Banfi. Ora che l'avete visto tutti possiamo procedere. Dicevo, tutti noi amanti del calcio abbiamo visto, ora, almeno una volta codesto film, ma ci siamo mai realmente chiesti chi siano i calciatori reali impiegati nel film come attori? D'altronde è un film sul calcio, ci sono scene di calcio giocato, e parte dei 'giocatori' del film sono stati calciatori anche nella vita reale.
Il film (1981) è del regista John Houston, è ispirato a una storia vera e narra le vicende di un campo di prigionia della Seconda Guerra Mondiale, nel quale viene allestita una squadra di deportati che deve sfidare una squadre di ufficiali tedeschi, in seguito al riconoscimento da parte di un maggiore tedesco di un suo avversario in Nazionale tra i detenuti.

La frase del giorno - 3 Giugno 2013

"Il calcio è uno sport semplice: si gioca in 11 contro 11 e alla fine vincono i tedeschi"
Gary Lineker

02 giugno 2013

La favola neroverde

di Rocco Morano
Partiamo dalla fine, come spesso si usa fare in alcuni film, per poi riavvolgere il nastro e tornare indietro, laddove tutto è iniziato e giungere insieme a quello che può essere considerato un vero e proprio lieto fine.
Sono le ore 18:29 del 18 maggio 2013, siamo a Modena e precisamente allo Stadio Braglia. Circa 11.000 persone sono con il fiato sospeso, ad un passo dal coronare il sogno di una vita. Non è l’ultima puntata di Blu Notte, ma gli istanti finali di Sassuolo–Livorno, crocevia per il ParAdiso. Succede che il numero 27 amaranto Emerson ribatte di testa un rinvio di Pomini, il “bionico” capitan Magnanelli intercetta e verticalizza per Simone Missiroli che ha, per l’ennesima volta, la Serie A spalancata davanti a sé. Questa scena i 15 mila del Braglia (4.000 da Livorno) l’hanno già vissuta 2 minuti prima, ma questa volta è diverso, questa volta colui che è stato nominato come miglior giocatore della Serie Bwin decide di scrivere definitivamente la parola “Fine” ad un’autentica cavalcata: sinistro e sfera che colpisce la traversa (come se di brividi non ce ne fossero ancora stati) e poi sbatte a terra oltre la fatidica linea.

Le canzoni del calcio - Una vita da mediano (1999)

Ligabue, da buon interista, cita l'ex giocatore dell'Inter Lele Oriali per scrivere la sua canzone. E vinci casomai i Mondiali...



Le canzoni del calcio - Quelli che il calcio (1998)

Enzo Jannacci, buon'anima, scrive la sigla dell'omonima trasmissione televisiva di Fabio Fazio, rivisitando una sua vecchia canzone del 1975.



La frase del giorno - 2 Giugno 2013

"Da quando Baggio non gioca più, non è più domenica"
Cesare Cremonini

01 giugno 2013

Ricordati di me - Parma 1998/99

Buffon; Thuram, Sensini, Cannavaro; Fuser, Boghossian, D. Baggio, Vanoli; Veron; Chiesa, Crespo. (Balbo, Fiore, Stanic, Benarrivo, Asprilla, Sartor) All.: Malesani.
Quello di Malesani è senza dubbio il Parma più forte di sempre. Gioca con un 3-4-1-2 con una coppia d'attacco veramente sensazionale formata da Chiesa e Crespo, Balbo e Asprilla sono le riserve. Il centrocampo unisce la qualità di Veron (e Fiore) alla regia di Boghossian e la quantità di Dino Baggio. La difesa è insuperabile.

La frase del giorno - 1 Giugno 2013

"Vivo la mia vita 90 minuti a settimana"
Javier Zanetti