05 giugno 2013

Ricordati di me - Danimarca 1992


Schmeichel; Sivebaek, Olsen, Piechnik, Nielsen, Christofte; Jensen, Vilfort, Larsen; Laudrup, Povlsen. All.: Moller Nielsen.
Nel 1992 la Svezia ospita gli Europei. La formula di allora prevedeva solo 8 partecipanti (1 paese ospitante e 7 qualificate dai gironi eliminatori) divisi in 2 gironi da 4. Le migliori due accedono direttamente alle Semifinali. Oltre alla Svezia ospitante, si sono qualificate Francia, Inghilterra, Germania, CSI (ex URSS), Olanda, Scozia e Jugoslavia. L'Italia, dopo il fallimento di Italia '90, si ferma sul palo di Rizzitelli con l'URSS, che al tempo delle Qualificazioni si chiamava ancora così.
Nella primavera 1992, a soli due mesi dall'Europeo arriva la svolta: scoppia la guerra nei Balcani e le varie Repubbliche di Croazia, Slovenia e Bosnia si dichiarano indipendenti dalla Serbia (ex Jugoslavia). La UEFA opta per la squalifica della Jugoslavia da tutte le competizioni continentali e al suo posto viene ripescata la Danimarca, seconda nel girone di Qualificazione. Con i giocatori ormai praticamente orientati verso le vacanze, il CT Richard Moller Nielsen mette su una squadra modesta in cui gli unici esponenti di spicco della rosa sono il portiere Peter Schmeichel del Manchester United e l'attaccante del Bayern Monaco, Brian Laudrup (in seguito in Italia con Fiorentina e Milan, senza entusiasmare), fratello del celebre e più forte Michael. La squadra gioca tipicamente con un 5-3-2, il modulo del momento nel Nord Europa, piuttosto difensivo.
Il Campionato Europeo non è dei più esaltanti, poco bel gioco, pochi gol. Fatica persino la favorita Germania (riunita), che schiera gli orientali Doll, Thom e Sammer. La Danimarca, annullate le vacanze, si ritrova in un girone di ferro con i padroni di casa svedesi del parmense Brolin e del futuro napoletano Thern, la Francia di Platini (come CT), Papin e Cantona, e l'Inghilterra di Lineker e Platt. Pronti, via e all'esordio c'è subito l'Inghilterra, ma uno spento 0-0 è il risultato finale. Mentre tutti pareggiano, alla seconda giornata la Danimarca perde coi padroni di casa con un gol di Brolin e gli svedesi si avviano a vincere il girone, lasciando aperta la sfida per il secondo posto. Nell'ultima giornata basterebbe un pareggio della Svezia per la qualificazione, con Francia e Inghilterra a quota 2 e Danimarca a 1. L'Inghilterra si fa rimontare il gol iniziale di Platt e perde contro la Svezia; la Francia perde addirittura, con la Cenerentola-Danimarca.
Nell'altro girone, Olanda e Germania passano alle Semifinali senza entusiasmare, nonostante gli Orange detentori del titolo schierino il trio rossonero Van Basten, Gullit, Rijkaard con l'aggiunta di Bergkamp. In una sfida tra giocatori che hanno calcato i campi di Serie A come Ingesson, K. Andersson, Hassler, Sammer, Brolin, Thern e Riedle, la Germania batte i padroni di casa e conquista la Finale di Goteborg. La Danimarca ribalta i pronostici e costringe due volte alla rimonta l'Olanda grazie alla doppietta di Larsen, capocannoniere del torneo con 3 gol totali. Con il 2-2 finale si va ai rigori, ma proprio l'infallibile cecchino Van Basten va a secco e regala il passaggio del turno alla Danimarca.
Il 26 giugno 1992 va di scena la Finale della 9° edizione del Campionato Europeo tra Germania e Danimarca. Le squadre giocano con lo stesso modulo, un 5-3-2 che lascia poco spazio alla fantasia e molto ai lanci lunghi a scavalcare il centrocampo. L'entusiasmo dei danesi che raggiungono un traguardo, inaspettato già solo fino a quel momento, è devastante. Nel primo tempo il centrocampista Jensen, nel secondo il baffuto mediano Vilfort fissano il punteggio sul 2-0. La Danimarca è Campione d'Europa per la prima volta, a dispetto di quanto ne possa pensare Gary Lineker, ma forse quello vale solo per gli inglesi.

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