05 giugno 2013

ultrAslan, il ruggito del leone turco

ultrAslan, proprio così, nessun errore di stampa, la u piccola e la A maiuscola. E' il nome della tifoseria organizzata del Galatasaray, la più famosa squadra turca. Il Galatasaray è la squadra giallorossa di Istanbul, precisamente nel quartiere Galata, fondata in un liceo da Ali Sami Yen. Dal 2001 la squadra può contare sul supporto della sua tifoseria, una delle più calorose e spettacolari d'Europa e forse anche del mondo. Fondata nel 2001 appunto, da Alpaslan Dikmen, prende il suo nome dalla fusione di due parole: ultras, ovviamente, e Aslan, il leone (vedi Le cronache di Narnia), il simbolo del Galatasaray.
Deriva dalla fusione di diversi gruppi di tifoserie della squadra turca, soprattutto da ex componenti del gruppo Kapali, una delle tifoserie più temute e pericolose d'Europa. Il Kapali riempì i giornali, purtroppo, grazie ai fatti legati agli scontri con gli hooligans nel '93, in quel caso per la sfida con il Manchester United, ma soprattutto nel 2000, in occasione della Semifinale di Coppa Uefa tra Galatasaray e Leeds. Partita già marchiata in rosso come "pericolosa" che non era da sottovalutare: il bilancio fu di 25 arresti, 2 feriti gravi, ma soprattutto 2 morti accoltellati in Piazza Taksim, ancora prima della partita.
Nel 2001 il Galatasaray sarebbe tornato a giocare allo stadio Ali Sami Yen, pertanto fu indetta una riunione tra tifosi, decidendo di organizzare il tifo in una maniera differente. Si riunirono ben 64 gruppi diversi di tifosi tra cui appunto il Kapali. Si decise di crearne uno, unico e grande e ovviamente rumoroso. Ufficialmente, l'ultrAslan si presento alla squadra in occasione del match di Champions League con il Deportivo, 14 febbraio 2001, San Valentino, approfittando dell'occasione per manifestare il loro amore verso la squadra con uno striscione rappresentante un cuore giallo su sfondo rosso (vedi foto accanto). Era solo l'inizio, era solo una piccola dimostrazione di quello che la tifoseria turca poteva fare a livello di coreografia. Il match successivo col Milan, la curva si presentò con una bandiera che ricopriva l'intero settore (vedi foto copertina). Il commento del capitano del Milan, Paolo Maldini, a fine partita fu: "Nessuno credeva ci fossero solo 25.000 persone allo stadio, sembravano 100.000".
Anche Ryan Giggs, ospite a Istanbul con il suo Manchester, rilasciò una dichiarazione sui tifosi uA: "I've never experienced anything like Galatasaray. Two hours before kick-off, we went out to have a look at the pitch and the stadium was packed! The chanting was brilliant: one side starts, then the other, then quiet, then all of them chanting! The players really enjoyed it. Before it was good, after it wasn't!" (Non ho mai vissuto un'esperienza come quella col Galatasaray. Due ore prima dell'inizio della partita, siamo usciti fuori a dare un'occhiata e lo stadio era pieno zeppo! I cori erano fantastici: partivano da un lato, poi dall'altro, poi silenzio, poi tutti insieme! I giocatori erano veramente affascinati. Prima era bello, dopo non lo è più stato!). Per la cronaca, 1993: 3-3 a Manchester, 0-0 in Turchia, passò il Gala. Le parole di Sir Alex Ferguson: "It was hell" (Era l'inferno).
Gli uA detengono ben due record passati al Guinness dei Primati

il 6 febbraio 2011 esposero lo striscione più lungo di sempre. Ben 315 metri, praticamente un giro di stadio.
Il secondo invece è per l'audio. Il 18 marzo 2011 i cori dei tifosi uA raggiunsero i 131,76 decibel. Giusto per fare un paragone, 120dB sono un auto da F1 in pista, 125dB corrispondono a un aereo al decollo a 50m di distanza, 130dB è la soglia del dolore.






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