15 luglio 2013

Il colore dei soldi

Di che colore sono i soldi? Quest'estate potremmo dire che sono bianco e rosso, anzi blanc et rouge, anche se il denaro blue et rouge è ancora fortemente in circolazione. Troviamo anche qualche spiccioletto bianconero, solo banconote di piccolo taglio, mentre il denaro rossonerazzurro è più che altro sotto forma di cambiali o, se c'è, si aspetta la tredicesima natalizia per spenderlo. La pioggia di sterline blues è un po' mancata quest'anno, forse si stanno ancora pentendo di vari acquisti scellerati del passato; così come gli euro blancos che per il momento restano sotto al colchonero, forse in attesa anche qui di liberarsi di qualche acquisto di troppo reduce dall'epoca dei fasti. Gli euro blaugrana sono finiti quasi tutti in Sudamerica per un giocatore che va a completare una squadra che di fenomeni ne aveva già e va ad alimentare casse di procuratori e società di calcio senza fondo (non ho mai visto spendere nemmeno parte di quelle montagne di reais da una squadra brasiliana in una sessione di calciomercato, quindi che fine fanno?).
Certo, siamo solo all'inizio del Mercante in Fiera, ma l'andazzo bene o male è questo: gli sceicchi arabi e i tycoon ucraini che rivestono di petrolgasdollari la Ligue 1 in Francia (???), un po' a simboleggiare che gli emiri di bel calcio ne hanno visto ben poco e intanto i tedeschi raccolgono le macerie di un'Europa allo sbando economico/calcistico raccattando giocatori e allenatori persino in terra catalana, un'inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa. In Spagna restano un po' a guardare, sembrano finiti i soldi anche lì; persino gli sceicchi in gita a Malaga sembrano aver finito il gelato con tanto di esclusione dalle prossime coppe europee.
L'Italia punta tutto sulle formule tutte italiane di prestiti e compartecipazioni. D'altronde in Italia le compartecipazioni finanziarie non sono tassate, perciò lo sgravio fiscale bla bla bla (Brianza docet). In compenso le squadre italiane svendono giovani all'estero, manco fossero università, e ricomprano giocatori ultra 30enni plurivincitori (da avversari). Un passo alla volta, i mocassini viola hanno portato qualche bel giocatorino in riva all'Arno e con qualche sorpresa potrebbero anche togliersi qualche soddisfazione. La veracità vesuviana punta tutto sull'entusiasmo dei nuovi arrivati che cerca di malcelare il fuggitivo sudamericano che, senza moglie e senza orologio è salito sul TGV. Volenti o nolenti dovranno rimpiazzare nel cuore e soprattutto almeno 29 volte sul tabellone dello stadio il loro bomber, se vogliono replicare gli exploit dell'anno scorso (il francesismo non era voluto). Il ristoratore olandese giocherà ancora al fantacalcio coi cuori dei tifosi che, si mettano l'animo in pace, in un mercato così vedranno passare davanti ai loro occhi beniamini con cadenza biennale se tutto va bene.

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