10 luglio 2013

Ricordati di me - Messina 2004/05

Storari; Rezaei, Zanchi, Zoro, Aronica, Parisi; Coppola, Giampà, Sullo; Di Napoli, Zampagna. (Fusco, Donati, Rafael, Amoruso, D'Agostino, Yanagisawa) All.: Mutti.
Il Messina di Bortolo Mutti può schierarsi con un 4-4-2, piuttosto che un 5-4-1 o un 5-3-2 a seconda delle esigenze. Fa affidamento su un ritrovato Zanchi, ex Juve, come centrale difensivo, il notevole piede mancino di Parisi, la voglia e la tenacia di Giampà e Sullo a centrocampo e il bomber offensivo Zampagna supportato dall'estro di Arturo Di Napoli.
Nel calderone delle 6 promosse dalla B l'anno precedente esce fuori anche il Messina, giunto 3°, dopo 39 anni dall'ultima partecipazione. Arrivano Zanchi e Donati in prestito da Juve e Milan, in attacco viene preso il giapponese Yanagisawa, a far reparto con Zampagna, rientrato da Terni, Nick Amoruso e il protagonista della stagione cadetta Di Napoli.
Dire che la partenza del Messina neopromosso è col botto è quasi riduttivo: esordio in A col Parma di Frey e Gilardino al Tardini finito sullo 0-0, poi la Roma in casa e il Milan a San Siro. Il batti e ribatti coi giallorossi è entusiasmante: 1-0, 1-1, 2-1, 2-2 poi la tripletta di Montella porta il risultato sul 2-3. A un quarto d'ora dalla fine i siciliani trovano il pareggio con Giampà e poco dopo il 4-3 finale con il bomber Zampagna. Il giochetto si ripete anche la giornata successiva a San Siro col Milan. Succede tutto in 5 minuti: Milan in vantaggio con Pancaro al minuto 54', pareggio immediato di Giampà e poi gol vittoria di Zampagna al 59'. Seguono il pareggio casalingo a occhiali col Chievo e il poker rifilato al Siena per dare un ottimo incentivo al campionato messinese. Proprio sul più bello però c'è la sfida con la capolista Juventus che apre un mini ciclo negativo. Juve, Lecce e Lazio battono il Messina ridimensionando le aspettative siciliane, ma la squadra si riprende abbastanza bene, infilando 5 risultati utili consecutivi con 1 vittoria e 4 pareggi di fila, tra cui il derby tutto siciliano col Palermo. Il ritorno a San Siro, sponda nerazzurra, è accolto con uno schiaffone a mano aperta: 5-0.
Il girone di andata si chiude con una serie di risultati alternanti ma al giro di boa il Messina è comunque nono con 24 punti in 19 partite e più di mezza salvezza guadagnata, lasciandosi alle spalle squadre come Lazio, Fiorentina e Parma. Il tour de force di inizio girone di ritorno non ha lo stesso successo dell'andata, stavolta infatti Roma e Milan piegano i giallorossi siciliani; terzetto di sconfitte chiuso a opera del Chievo di Tiribocchi. Poi al San Filippo arriva la Juve di Ibra e Del Piero, ma il Messina non fa brutta figura e con la prima della serie finisce 0-0. Il Lecce di Zeman e Vucinic si conferma bestia nera, perchè dopo l'1-4 dell'andata, vince anche al ritorno in Salento per 1-0. Il Messina scivola pertanto al 14° posto in classifica e la giornata successiva c'è la Lazio, anch'essa in piena crisi e ferma al 12°. Il gol di Coppola a fine primo tempo regala la vittoria ai Peloritani bissata dal successo a Reggio Calabria la domenica successiva.
Lo snodo della stagione arriva alla giornata 30: il derby di ritorno col Palermo fa da spartiacque per la sfida che durerà fino a fine stagione tra le due siciliane. Zampagna non basta perchè per i rosanero, Zaccardo e Toni fissano il punteggio sul 2-1. Ancora una volta però la compagine messinese reagisce bene perchè nelle partite successive batte l'Udinese quarta e l'Inter in casa, ribaltando il vantaggio iniziale del jardinero Cruz con le reti dell'ex Di Napoli e di Rafael al 90'. Questa vittoria è fondamentale perchè porta il Messina al settimo posto in classifica, posizione dalla quale non scenderà più, lasciando la sesta piazza proprio ai cugini palermitani. Un grandissimo risultato che vale comunque l'accesso all'Intertoto la stagione successiva, ma la dirigenza messinese declina l'offerta di iscrizione a questa competizione. La stagione si chiude con un Zampagna che timbra il cartellino 12 volte, seguito da Di Napoli a 9 e parisi a 6. Da ricordare senza dubbio il 4-3 alla Roma con lo strepitoso pallonetto di Zampagna e il gol da distanza siderale di Parisi, che sorprendono Pelizzoli. Prima rampa di lancio per Storari in porta e per D'Agostino a centrocampo, arrivato dalla Roma a gennaio.

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