08 agosto 2013

Il 9 e il 10

La cabala nel nostro paese ha sempre avuto un ruolo fondamentale, figuriamoci in ambito calcistico, dove spesso la fortuna o la superstizione la fanno da padroni. Pertanto rivestono un ruolo quasi fondamentale i numeri di maglia indossati dai giocati. Riva giocò sempre con l'11 e si ruppe la gamba in Nazionale indossando la 9 per esempio.
Una volta i numeri di maglia andavano dall'1 all'11 e generalmente il numero identificava il ruolo ricoperto dal giocatore (a seconda delle filosofie di gioco o dei paesi), salvo qualche eccezione come il 14 di Crujiff e il 13 di Muller: l'1 al portiere, 2 e 3 terzini destro e sinistro, 4 mediano, 5 e 6 difensori centrali, 7 e 11 ala destra e sinistra, 8 il centrocampista centrale, 9 la punta, 10 il fantasista. In Italia dalla stagione 1995/96 si è iniziato ad assegnare i numeri in maniera fissa per tutta la stagione, come già avveniva all'estero. Una mossa di marketing per vendere le magliette personalizzate dei giocatori, così che ognuno potesse avere la maglia col nome del suo campione preferito.
Con l'arrivo dei numeri fissi, naturalmente è andata un po' perduta la tradizione e, tra tutti i numeri "storici", direi che solo il 9 e il 10 hanno ancora quel valore originale che gli si affidava. Anche qui ovviamente abbiamo delle eccezioni, perchè i vari bomber di turno si sono affidati per esempio a numeri diversi dal 9: basti pensare al 7 di Cavani e Shevchenko, il 18 di Batistuta e Zamorano, Ibra ha giocato con l'8, il 9, l'11. Insomma non ci sono più regole ma spesso la passione per il calcio e la storia hanno comunque creato un legame con questi due numeri soprattutto. Ecco un excursus storico sulle maglie 9 e 10 e da chi le ha indossate dall'evento dei numeri fissi:
Il più assiduo è naturalmente Alex Del Piero: negli ultimi 18 anni ha indossato per ben 17 volte la maglia numero 10 della Juventus, seguito da Totti che è arrivato a quota 16, ma ha già la 10 della Roma per la prossima stagione, pareggiando i conti. Fino a oggi comunque Del Piero è stato l'unico giocatore della Juve ad aver indossato la 10 dal 1995/96 e solo quest'anno verrà sostituito da Tevez.

Continuando il discorso sui numeri 10, al Milan abbiamo una certa regolarità, Savicevic, Boban, Rui Costa e Seedorf, con quest'ultimo che l'ha indossata per 6 anni consecutivi, più di tutti in rossonero. All'Inter dominano i 6 anni di Adriano, sostituito poi da Sneijder. Alla Lazio regna l'incostanza, dove per assurdo il 10 più frequente è stato Zarate a raccogliere l'eredità di gente come Mancini e Crespo e per due anni la maglia numero 10 è stata addirittura lasciata libera. Al Napoli dopo Bellucci, nel 2000 si è deciso di ritirare la maglia più ambita per dedicarla al più grande numero 10 di tutti i tempi: Diego Armando Maradona.
Passiamo ai Bomber, il 9, el nueve, che in spagnolo quasi descrive direttamente il ruolo ricoperto dal giocatore più che il numero.


Vince su tutti Inzaghi, 11 anni col 9 nel Milan e 4 nella Juve, ma spiccano anche gli 8 anni consecutivi con la casacca da bomber giallorosso di Montella. Alla Juve chi ha indossato più volte la maglia numero 9 è stato Vincenzo Iaquinta (5 anni), ma ci sono passati i vari Vialli (per primo), Ibra, Salas e persino Bojinov nell'anno della B. All'Inter come dimenticare un certo Ronaldo: il Fenomeno ha indossato la numero 9 per 4 anni, concedendosi la numero 10 alla sua prima stagione in nerazzurro, senza dimenticare Zamorano ed Eto'o. Alla Lazio non si dimenticheranno certo di Marcelo Salas El Matador, Casiraghi e di capitan Rocchi che con i suoi 4 anni col 9 è il più assiduo. Alla Roma l'eredità della 9 è passata dall'aeroplanino Montella a Mirko Vucinic e dopo il passaggio del montenegrino alla Juve è toccato a Osvaldo, senza scordarsi di Balbo. Al Napoli c'è molta varietà, nessuno ha indossato la casacca da bomber per più di due anni: ci sono passati El Pampa Sosa, Stellone, Mascara e per due anni, quelli del Napoli Soccer in C, non è stata assegnata.
Insomma vedeteci cosa o chi volete dietro questi numeri, a qualcuno sicuramente verrà in mente il suo preferito.

1 commento :

  1. Non si può non citare il Sig. Rivera al quale Dio in persona diede il pallone tra i piedi e disse:"va ed insegna a giocare a calcio", oppure come non citare il cigno di Utrech? I can't believe :(

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