03 settembre 2013

La Torcida non è solo brasiliana: Torcida Split

Sulle orme della Torcida brasiliana, il 28 ottobre 1950 nasce il più vecchio gruppo di tifosi organizzato d'Europa, la Torcida di Spalato. Sullo slogan "Hajduk lives forever" si basa il cuore della tifoseria dei Bili (i 'bianchi' in dialetto dalmata) e infatti l'Hajduk è sopravvissuto a tutto e a tutti, alle guerre, ai fallimenti della Lega e alla separazione della Jugoslavia. I tifosi della Torcida si posizionano nella curva Nord dello stadio Poljud di Spalato e ogni anno dal 1994, assegnano un premio, Hajdučko srce (il cuore di Hajduk), riconosciuto ufficialmente dalla società, al miglior giocatore della squadra di ogni stagione. Il club di Spalato venne fondato a Praga da alcuni studenti croati nel 1911 e già dal 1927 si registrano le prime vere trasferte organizzate di tifosi per seguire la squadra nelle partite di campionato. La prima trasferta internazionale invece risale al 1936 in occasione di Roma-Hajduk.
Ispirandosi alle tifoserie immortalate dalle immagini dei Mondiali del 1950, giocati per l'appunto in Brasile, alcuni studenti croati decisero di organizzare un gruppo di tifosi che supportasse la loro squadra del cuore con lo stesso spirito che i tifosi brasiliani mostravano nei confronti della loro nazionale. Nacque così la Torcida di Spalato, la più antica tifoseria organizzata d'Europa appunto, che fece il suo esordio allo stadio il giorno successivo, in occasione della partita contro la Stella Rossa, vinta per 2-1. Quell'anno l'Hajduk vinse addirittura il campionato senza perdere nemmeno una partita, un record tuttora imbattuto in Croazia e un ottimo inizio per la Torcida.
La sconfitta della Stella Rossa non venne presa bene dal Partito Comunista Jugoslavo e, vista la già accesa rivalità tra croati e serbi, la tifoseria subì delle ripercussioni che andavano dal bando del gruppo all'arresto di alcuni tifosi, come uno dei fondatori. Nonostante tutto, i tifosi non si fecero intimorire e continuarono a sostenere la loro squadra allo stadio. Gli anni '70 rappresentarono la decade gloriosa del club e della tifoseria, con 4 campionati e 5 coppe vinte, ma soprattutto l'adozione di un comportamento tipico delle tifoserie del Sud d'Europa, caratterizzato da striscioni e bandiere, piuttosto che sciarpe e violenza, tipiche del Nord. L'apice glorioso del club venne raggiunto nel 1979 con la costruzione del nuovo stadio. il Poljud, quello attuale, in occasione dei Giochi del Mediterraneo, organizzati proprio a Spalato.
Negli anni '80 tornò in auge il nome Torcida, dopo il bando comunista, anche per contrastare la sempre più frequente comparsa di altre tifoserie organizzate delle squadre rivali. Aumentarono di conseguenza anche gli scontri e le violenze tra i supporter. Nel 1984, in occasione di Hajduk-Tottenham, un tifoso squartò un gallo (simbolo della squadra avversaria) in campo e la Uefa squalificò la squadra dalmata dalle competizioni europee.
Come per la Delije della Stella Rossa, anche tra i tifosi della Torcida ci furono dei protagonisti della guerra in Jugoslavia. Una targa commemorativa allo stadio, ricorda i 27 tifosi croati, membri della Torcida, uccisi in guerra. Dal 1998 la Torcida ha persino uno statuto articolato che stabilisce tutte le regole di affiliazione al club, le assemblee e la struttura organizzativa gerarchica.
Tra le tifoserie gemellate alla Torcida risultano la Tornado Zadar, altra tifoseria dalmata, e i No Name Boys del Benfica. Col club portoghese, l'amicizia tra le tifoserie nacque in occasione di un match giocato a Spalato, prima del quale 3 tifosi portoghesi dei NN morirono in un incidente stradale. Nel match di ritorno in Portogallo, i membri della Torcida si presentarono allo stadio con dei fiori per commemorare la scomparsa dei 3 tifosi portoghesi. Anche la tifoseria del Saint-Etienne risulta gemellata ai croati.


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