31 ottobre 2013

10° giornata in pillole - I Derby dei colori

Atalanta-Inter 1-1 Il derby tutto nerazzurro apre il turno spezzatino infrasettimanale: l'Inter deve sfidare il tabù Bergamo-Denis, con una vittoria che manca dal 2008 e manca anche nel 2013. Apre le marcature Ricky Alvarez su sponda di testa di Palacio, con palla che passa tra le gambe di un difensore atalantino e batte Consigli. Il pari è raggiunto qualche minuto più tardi con Denis che sovrasta di testa, in un derby tutto argentino con Samuel, il difensore interista e batte Handanovic che poi riesce anche a farsi male da solo. 1-1, pioggia a catinelle e forse pochi contenti del risultato, soprattutto a Milano; il Team Mazzarri è ancora in rodaggio e soprattutto spuntato visto che forse perde anche Icardi per infortunio. AAA Milito cercasi.
Cagliari-Bologna 0-3 Derby rossoblu. L'effetto bentornati-a-casa è già svanito e forse Cellino chiederà di tornare a giocare a Trieste. Il Cagliari non ne imbrocca una giusta e ne prende addirittura 3 da un Bologna che fino a domenica scorsa in campionato aveva solo fatto disperare Pioli e tifosi. Nonostante l'assenza di Diamanti, il Bologna espugna il Sant'Elia, portandosi in vantaggio con Garics (proprio lui!) dopo una maldestra respinta di Agazzi. Lo 0-2 è firmato da Capitan Konè, che per una volta decide di non segnare in mezza rovesciata, appoggiando la palla nell'angolino. Lo 0-3 è quasi immediato e lo segna Pazienza, insaccando di testa una punizione calciata dalla trequarti, con la difesa del Cagliari che forse stava decidendo i posti a tavola per la cena. AAA concentrazione cercasi.
Fiorentina-Napoli 1-2 Il match più atteso di giornata regala emozioni e polemiche, ma c'è poco da fare, il Napoli là davanti ha dei ragazzi terribili. Illumina la partita il cross d'esterno di Higuain per il bel diagonale al volo di Callejon, che mi fa chiedere perchè non se lo siano tenuti al Real invece che spendere mille mila milioni di euro per Bale. La Viola agguanta il pari su rigore per qualche sportellata in area partenopea, ovviamente calciato da Giuseppe Rossi. Neanche il tempo di esultare, che Cuadrado rischia di far vedere i sorci verdi agli azzurri, colpendo il legno subito dopo. Ma bisogna fare i conti con la voglia di conquistarsi una maglia da titolare di Mertens in una trequarti affollata di talenti emergenti che non schierava nemmeno Hamsik. Scambio veloce, incursione in area e diagonale mancino nell'angolino, con Neto che non può che restare a guardare. Coronamento del match, giusto per aizzare un po' le polemiche, che ultimamente in casa Fiorentina non mancano mai, il rosso per simulazione (rigore netto) a Cuadrado che a dire di Montella, caso strano verrà squalificato contro il Milan; come se per battere il Milan ci volesse un'impresa. Discutibili.
Genoa-Parma 1-0 Pronti via e calcio di rigore. Da buon ex Gilardino lo sbaglia, giusto per non affrettare il match e gustarselo con calma fino alla fine. Il Parmellona che aveva matato il Milan domenica si presenta a Genova in punta di piedi e torna a casa nello stesso modo. Senza Bolt Biabiany con Palladino in coppia con Cassano, segnare diventa un'impresa mastodontica e giustamente nessuno si osa sconfessare le attese. Infatti per risolvere il match ci vuole il solito colpo di testa del solito Gilardino a inizio secondo tempo. E per ora a Gasp va bene così.
Verona-Sampdoria 2-0 Boh, ci si chiede come mai questo Verona sia arrivato solo ora in Serie A. 19 punti in classifica, quinta posizione, continua a vincere e a convincere. Nonostante sia odiato da tutti in A, si decide di fare un Social gemellaggio coi tifosi della Samp. Forse come azione preventiva per mazzuolare per bene anche la loro squadra e tornare a casa tutti col sorriso. Il risultato è che Juanito apre le marcature a inizio ripresa su assist di Toni e lo stesso Toni le chiede a una decina di minuti dal termine, insaccando un diagonale dopo aver regalato al pubblico un maestoso liscio in stile Gialappa's. Avanti un altro.
Juventus-Catania 4-0 Il nuovo Catania di De Canio vuole partire bene e cosa c'è di meglio che sfidare una Juve incarognita? Certo, se i giocatori si fossero resi conto di giocare contro Tevez e compagni invece che contro il Siena, forse poteva essere di aiuto. Due gol tempo bastano per regolare un Catania che quest'anno è veramente irriconoscibile e ieri è sembrato anche abbastanza sfortunato negli episodi. Il primo gol è di Vidal con un tiro da fuori deviato da Guarente; il secondo è una punizione di Pirlo che batte un Andujar posizionato a casaccio nella porta e palla che si insacca centralmente su una punizione calciata di destro da destra, mah. Terzo gol firmato Tevez dopo un rimpallo che favorisce Llorente e Apache che mette a sedere ancora il portiere argentino. Quarto gol di Bonucci su azione d'angolo battuto da Giovinco che scambia con un compagno, vince il rimpallo con un difensore rossazzurro e appoggia dietro per il facile tocco del difensore bianconero, che stranamente si aggirava in area sotto il limite di velocità consentito. Sforuna o più semplicemente moscerìa del Catania che non vince un rimpallo manco a pagarlo e rende tutto troppo facile alla Juve. Magari l'anno prossimo ci sarà davvero il Siena come avversario.
Livorno-Torino 3-3 Derby granatamaranto, che fondamentalmente sono lo stesso colore ma lo chiamano in modo differente tra Toscana e Piemonte. Derby accesissimo, perchè in men che non si dica, il Torino è addirittura in vantaggio 0-2 nel giro di 8'. Inizia tutto con il gol di Immobile, lesto a insaccare un cross dalla destra di Cerci. Poi tocca a Glik insaccare di testa un calcio d'angolo. Riapre la partita il gol di Paulinho, identico a quello siglato da Immobile e il Livorno raggiunge il pari già alla mezz'ora con il sinistro piazzato di Greco dal limite dell'area dopo il velo di un compagno. Siccome la partita non era stata abbastanza divertente fino a quel punto, Emerson si inventa un capolavoro che fa sobbalzare gli spettatori: supera la metà campo, doppio passo e dalla trequarti scaglia un sinistro sotto l'incrocio. Gol da sigla televisiva e Torino che sprofonda tra le amarezze di Ventura. Nel finale la parata di un difensore amaranto concede il rigore a Cerci che spiazza Bardi e consegna il pari che alla fine sta stretto a tutti. Mal comune mezzo gaudio.
Milan-Lazio 1-1 Ci si aspettava una partita moscia, vista la forma smagliante delle due squadre e per fortuna non sono state tradite le attese. Primo tempo senza verve, con il Milan che gioca anche benino, e che forse reclama per un rigore su Balotelli, se ciò non scatenasse un problema politico ogni volta che tocchi palla. Hernanes è la controfigura di se stesso e la Lazio fatica a ingranare e il primo tempo si chiude senza emozioni, tranne un paio di occasioni sciupate da Kakà. Ma questa è la sua giornata perchè dopo averci provato senza successo, Ricky trova un giro sul secondo palla che lascia San Siro a bocca aperta e fa quasi pensare a una rinascita della squadra. Emozioni che però si bloccano sul nascere, perchè tra la stanchezza di una squadra convalescente e la pochezza tattica dimostrata, il Milan lascia spazio al finto arrembaggio finale della Lazio che trova il pari con Ciani di testa, servito da Candreva. Fischi finali, direi per entrambe e rimonta in classifica rimandata, se ci sarà.
Sassuolo-Udinese 1-2 Il Sassuolo ha iniziato a respirare un po' di più dopo l'apnea delle prime giornate ma tirare il fiato è sempore pericoloso. Si comincia con il rigore all'Udinese per un atterramente in area neroverde piuttosto comico su Basta, della battuta se ne occupa ovviamente Di Natale che segna il milionesimo gol in A. Gli emiliani però ci provano e trovano il pari con Zaza dopo un lancio da distanza siderale della retroguardia del Sassuolo e Naldo che si addormenta permnettendo all'attaccante ex Ascoli di anticiparlo e battere Brkic. Finalmente Muriel! Il colombiano nel secondo tempo trova un bel tiro a giro dal limite dell'area e riporta in vantaggio i friulani che nel finale si trovano anche in superiorità numerica perchè proprio Zaza si fa anche espellere. Gioia e dolori.
Roma-Chievo Verona stasera Partita perfetta per testare il carattere della squadra di Garcia: un record da battere, la sfida all'ultima in classifica e la tranquillità di giocare dopo che tutti hanno già giocato. Riusciranno i nostri eroi clivensi a contrastare il gigante giallorosso? Tutti in sella al proprio destriero.

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