07 ottobre 2013

7° giornata in pillole

Chievo-Atalanta 0-1 Partita piuttosto sottotono, squadre chiuse e poco ritmo. Uno di quei sabati pomeriggio da divano e Premier League e invece Chievo e Atalanta dovevano giocarsela. Dall'alto dei suoi centimetri, ben 159, Maxi Moralez timbra il cartellino dopo un quarto d'ora e allora sì che lì la partita si smuove: al 90' triplice fischio. Fox Sports.
Inter-Roma 0-3 L'Inter di Mazzarri alla prova del 9: dopo aver domato la Juve e battuto la Fiorentina, la Roma potrebbe essere un buon responso sulle dimensioni della compagine nerazzurra. Azz, tre pere in casa e Totti che a San Siro fa 13 gol segnati. Doppietta per il Pupone, il primo dopo uno svarione di Ranocchia e un bell'esterno destro nell'angolino su appoggio di Gervinho, il secondo su rigore procuratosi sempre da Gervinho. Il pupillo di Garcia fa venire le crisi epilettiche a Pereyra che fino a sabato si era dimostrato un buon terz...no dai scherzo! Il terzo gol in contropiede a fine primo tempo siglato da Florenzi. Lezione di calcio.
Parma-Sassuolo 3-1 Il lunch match è un bel derby all'emiliana. E quando si parla di cibo, Cassano sale in cattedra: 2 assist e un gol. La verve del Sassuolo sembra essersi già esaurita dopo i pareggi con Napoli e Lazio e persino con il Parma in 10 per l'espulsione di Mirante non riesce ad approfittarne. Andiamo in ordine: cross di Cassano e gol di testa di Palladino per l'1-0, no aspetta... sì mi pare sia giusto, Palladino, quello che giocava alla Juve, era dal 2008 che non ne sentivo parlare, bentornato; poi tocca a Berardi su rigore, steso appunto dall'espulso Mirante (sostituito da Bajza, fuori Palladino, è stato bello, ciao grazie). Il Sassuolo prende coraggio nella ripresa e il neo entrato Floro Flores prende il palo. La dura legge del calcio: prima Rosi su assist di Fantantonio e poi lo stesso Cassano piegano le speranze neroverdi e finisce 3-1.
Bologna-Verona 1-4 La partita comincia in ritardo perchè i tifosi rossoblu bloccano l'accesso del pulman veronese allo stadio. Il Bologna sa il fatto suo quest'anno: nelle ultime 3 partite prende gol a secchiate, quasi come la pioggia che contraddistingue la 7° giornata. Curci vuole emulare Perin al Pescara ed esalta chi lo ha preso al fantacalcio. Il Verona, nonostante gli idioti che lo seguono allo stadio (complimenti per il minuto di SILENZIO, che se si chiama così forse ha un motivo), si dimostra una bella squadretta. Ancora a segno Cacciatore, incredibile ma vero, con bel sinistro dal limite. Ancora a segno anche Iturbe che semina il panico nella difesa felsinea e batte Curci, tutto troppo facile. A questo punto Pioli fa entrare il bomber Mosca prima della fine del primo tempo, in modo che il cronista possa nominare Bianchi per la prima volta, annunciandone la sostituzione. Ed è proprio il Mosca che si procura il rigore dell'1-2 realizzato da Diamanti. Ma non c'è storia, Toni su assist di Iturbe-show e Jorginho nel finale fanno 1-4. l'Hellas vola, il Bologna crolla.
Catania-Genoa 1-1 Rivoluzione Genoa: tutto cambia perchè tutto torni come prima. Torna Gasperini, torna il 3-4-3 e i risultati sono gli stessi. Antonini passa a fare addirittura il centrale in difesa e Kucka va a fare l'attaccante. Gasp, sei sicuro di ricordarti come si fa? Barrientos mette a sedere proprio Antonini per l'1-0 dei siciliani. Ma per fortuna dei genovesi forse non è proprio l'anno buono sotto l'Etna. Quando sembra quasi fatta, Legrottaglie e Andujar si intendono a perfezione e per anticipare Gilardino, il difensore chierichetto batte il proprio portiere. Regalo scartato da Gasperini e 1-1 che per ora può andar bene.
Napoli-Livorno 4-0 E dire che non c'è nemmeno Higuain, ma il Napoli continua a fare spettacolo. Innanzitutto da parte mia tanto di cappello alla tifoseria del Napoli: lo striscione esposto in Curva B è una grande mossa di solidarietà verso le tifoserie rivali, in particolare quella del Milan, squalificata per i cori (discriminazione territoriale) contro i napoletani stessi. In Curva B compare uno striscione autooffensivo: insomma i napoletani si sono insultati da soli per vedere se sarebbero incorsi anche loro in una squalifica. Chapeau. La partita: ci si aspettava qualcosina in più dal Livorno, ma Pandev è ancora in stato di grazia e fa subito secco Bardi. Non è giornata per il giovane portiere scuola Inter, che prende il 2-0 firmato Inler e si fa beffare da Callejon senza nemmeno tentare la (possibile) parata. Arriva anche il gol di Hamsik che mette dentro una respinta corta del portiere livornese. Il pensiero scudetto è servito.
Sampdoria-Torino 2-2 Partita in stile montagne russe a Genova. Passano i blucerchiati con il gol dell'ex Sansone poi l'arbitro fa una decisione spettacolare tipo hockey nei minuti di recupero del primo tempo: punizione dal limite per la Samp (ultima occasione prima del riposo) Palombo calcia, Padelli respinge, l'arbitro fischia la fine, Pozzi segna. Sì, scritto sembra strano, ma non che dal vivo fosse tanto diverso. In parole povere l'arbitro considerava buono solo il tiro di Palombo prima di fischiare la fine, poco importa che Pozzi fosse a un centimetro dalla porta e che tra la respinta del portiere e il tap-in vincente fossero passati 2 millisecondi. Si ricomincia quindi dall'1-0 e il Toro ribalta la partita. Pareggia Immobile su azione d'angolo con la difesa blucerchiata immobile, appunto. Passa poi in vantaggio con Cerci su rigore per stecca di Palombo a D'Ambrosio. Tutti a casa? No, come col Milan: minuto 92° e intervento di Glik ai limiti della mitologia. Una cosa a metà tra un fallo e una cazzata gigantesca, rigore e pareggio di Eder. Interessante la scenetta finale tra Vives (colpevole di aver perso l'ultima palla) e Ventura che avrebbe voluto mangiargli il cuore.
Udinese-Cagliari 2-0 Partita mosciarella, con un Cagliari sottotono e una Udinese che pian piano ricomincia a mettere punti in cascina. Si sblocca tutto su un calcio da fermo: deviazione di Hertaux che fa da assist per Danilo ed è 1-0. Nonostante le fughe a 100 all'ora di Ibarbo il Cagliari non trova la quadra e allora tocca ancora al maestro del gol Di Natale, ancora su punizione, stavolta però direttamente in porta. Sul 2-0 si aprono gli spazi per i friulani ma la fuga di Di Natale termina con un tiro sul fondo. Pinilla e Nico Lopez non pervenuti. Chi l'ha visto.
Juventus-Milan 3-2 Il gol di Muntari è talmente veloce che vale ancora per la stagione 2011/12, scudetto al Milan. Pronti, via e la difesa bianconera resta a guardare un tiro di Nocerino in direzione bandierina, deviato in rete dal ghanese dopo una ventina di secondi. Il pareggio arriva su una punizione di Pirlo che un birillo in porta avrebbe bloccato facilmente, non Abbiati. Nel secondo tempo la Juve dilaga: entra Giovinco, mette a sedere Zapata e buca la rete (nel vero senso della parola) per il 2-1. Tocca ancora a Pirlo su punizione, palla sulla traversa e scivolata al volo di Chiellini a porta vuota con la difesa del Milan ferma al chiosco dello stadio. Mexes prima non viene espulso per un pugno a Chiellini, poi si fa espelle da stupido per un doppio giallo. Strano ma vero, nei minuti di recupero segna ancora il Milan con Muntari (invece che farne due inutili ieri non poteva farne uno utile due anni fa?) con deviazione di Bonucci e tuffo da mutilato di Buffon. Juve ancora un po' incartata, Milan che desidera ardentemente la sosta per riprendersi. Mah. Ah, c'era anche Matri in campo.
Lazio-Fiorentina 0-0 Le reduci dell'Europa League passano in secondo piano per la concomitanza del big match di Torino e loro non fanno nulla per togliere la scena alla sfida tra bianconeri e rossoneri. Forse forse era meglio giocarla di lunedì. Fattostà che inspiegabilmente Petkovic non ne azzecca una là davanti. Gioca a una punta col Sassuolo e pareggia. Floccari fa doppietta in Europa League e lo lascia fuori. Dall'altra parte la Fiorentina si è dimenticata di fare mercato in attacco, avevano comprato Gomez e si è rotto e ora gioca solo Rossi, che tra l'altro era pure a mezzo servizio. Il secondo tempo viola è addirittura senza attaccanti, insomma: 0-0.

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