22 ottobre 2013

Stadi - Pizjuán

Nome originale: Estadio Ramón Sánchez Pizjuán
Città: Siviglia
Inaugurazione: 1958
Dimensioni: 105 x 68
Capienza: 45.500
Squadra: Siviglia FC
Partite da ricordare: Germania Ovest - Francia 3-3 (5-4 dcr),
Steaua Bucarest - Barcellona 0-0 (2-0 dcr)

Lo stadio del Siviglia è intitolato a Ramón Sánchez Pizjuán, ex presidente del club per 17 anni. Lo stesso impianto viene anche soprannominato La Bombonera de Nervión, per distinguerlo dalla Bombonera del Boca. Nervión è il quartiere dove sorge lo stadio dei biancorossi di Siviglia, inaugurato nel 1958, la cui costruzione iniziò su volere proprio dell'ex presidente Pizjuán (morto prima della fine dei lavori nel 1956) con una capienza iniziale di 77.000 spettatori. Restaurato già nel 1981 in occasione dei mondiali di Spagna dell'anno successivo, venne ridotto di capacità, limitandolo ai posti a sedere attuali e abbellito con il mosaico che campeggia sulla parete esterna della costruzione. Nel Mundialito '82 il Pizjuán ospitò soltanto due gare: una nella prima fase a gruppi che vedeva di fronte il Brasile di Socrates e Zico contro l'URSS di Blochin, vinta dai verdeoro; la seconda invece fu la storica semifinale che vide affrontarsi Germani Ovest e Francia.
La semifinale dei mondiali '82 fu una partita che in qualche modo condizionò le regole del calcio negli anni seguenti. Aprì le marcature Littbarski con la Francia che trovò il pareggio prima della mezz'ora con Platini su rigore per fallo di Schumacher su Battiston, che uscì malconcio dallo scontro. Ai supplementari, nel giro di 8' la Francia si portò addirittura sul 3-1 con i gol di Trésor e Giresse, ma i tedeschi capitanati da Rummenigge riuscirono ad agguantare il pareggio e giocarsela ai rigori. Vinse la Germania, grazie anche agli errori di Six e Bossis, ma la sconfitta non andò giù a Platini che, una volta smessi gli scarpini di calciatore, propose di istituire la regola che la prima squadra a segnare un gol ai supplementari dovesse essere decretata vincitrice, il cosiddetto Golden Gol. Regola che per fortuna non ha avuto molto seguito ed è stata successivamente abolita, considerando il calcio uno sport a tempo e non a punti.
Altro celebre match disputatosi in questo stadio fu la finale di Coppa Campioni del 1986 che vedeva contro lo Steaua e il Barcellona. Il favoritissimo Barcellona si infranse sul muro eretto dal portiere rumeno Duckadam che, oltre a essersi reso protagonista di parate fondamentali nel corso dei 90' e dei supplementari, parò anche tutti e quattro i rigori calciati dagli spagnoli nella lotteria finale, decretando così la storica vittoria della Coppa dei Campioni per lo Steaua. La nazionale spagnola ha giocato 22 volte al Pizjuán, non uscendo mai sconfitta e riuscendo a vincere 19 partite, pareggiandone 3.

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