11 novembre 2013

12° giornata in pillole - La Vecchia Signora a cavallo del Ciuccio

Catania-Udinese 1-0 Nonostante le premesse, l'anticipo del sabato è piuttosto spumeggiante. Il Catania è reduce da svariati naufragi, l'Udinese è la pallida controfigura di quella degli anni scorsi e per di più senza Di Natale. Nonostante qualche occasione per parte e un paio di pali colpiti dai friulani, la partita viene sbloccata da un rigore per fallo di Domizzi, realizzato da Maxi Lopez, che torna in gol in rossoazzurro dopo due anni, regalando la prima gioia a De Canio sulla panchina catanese.
Inter-Livorno 2-0 Potrebbe essere considerata Inter A Vs Inter B visto il numero di giocatori dell'Inter in prestito in amaranto, potrebbe essere considerata l'ultima partita della MorattInter, potrebbe essere considerata la partita del rientro di Capitan Zanetti dopo quasi 6 mesi di assenza, tutto questo era Inter-Livorno. Il risultato è sbloccato da una papera dell'ex Bardi che in uscita bassa su un cross riesce a buttarsela dentro da solo. Il Livorno fa fatica a opporsi e nonostante il dominio nerazzurro, il 2-0 arriva solo nel finale con una bellissima azione di Kovacic che serve Nagatomo che batte Bardi. Bentornato Javier.
Genoa-Verona 2-0 Prima o poi doveva finire la pacchia. Anche il Verona cede il passo e si ferma in casa di un Genoa in forma smagliante dopo la cura Gasperini. Matuzalem, smaltita la sbornia, si trasforma in uomo-assist e serve prima il vantaggio di Portanova di testa, poi quello di Kucka. Stranamente abulico, il Verona non trova mai il guizzo giusto dei suoi campioncini e colpisce soltanto un legno nel finale con Toni. Ridimensionati.
Atalanta-Bologna 2-1 Se uno dei problemi dello scorso anno del Bologna poteva essere il portiere, di certo quest'anno non sono cambiate le cose. Sorensen prova a lanciare Marilungo da solo davanti al portiere, peccato che giochino in squadre differenti: Marilungo ringrazia e calcia ai limiti dell'inguardabile, nulla di fatto. Ci pensa Brivio a trovare il gol con un bel diagonale mancino tirato da casa sua, poi dopo un paio di minuti è Cristaldo a colpire la traversa e permettere a Rolando Bianchi il tap-in vincente per il gol del pareggio. Ma quando sembra tutto finito, ecco un altro tiro da distanza siderale di Livaja, inspiegabilmente scappato a Curci in versione Zoff '78. Cambiate il citofono.
Cagliari-Torino 2-1 Anche in granata il portiere è in vena di scherzoni. Prima Padelli si fa trovare impreparato sul tiro di Daniele Conti, poi Immobile trova il pari con un diagonale sinistro. Quando tutto sembra orientato verso il pareggio, altra punizione bomba del figlio d'arte che sorprende il povero portiere granata e il Cagliari ritrova la vittoria dopo una serie di partite non molto fortunate. Bombardiere.
Chievo-Milan 0-0 In casa Milan vanno di scena i deliranti commenti di Galliani e Allegri del tipo "Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi", "Ci è mancato solo il gol", "Se Robinho non avesse preso il palo", "Non abbiamo preso gol", ecc. Poco importa che di fronte ci fosse il Chievo ultimo in classifica, che Rigoni avesse calciato fuori un gol a porta vuota e che a Paloschi avessero annullato un gol per un fuorigioco di 1 millimetro. La scossa tarda ad arrivare e la media punti è da retrocessione. Patetici.
Parma-Lazio 1-1 Nella sfida tra le altalenanti del campionato, come è giusto che sia, non vince nessuno. Candreva in versione maratoneta, apparecchia la fuga del giovanissimo Keita che mette a sedere tutta la difesa del Parma, portiere compreso, e appoggia in rete in vantaggio laziale. Successivamente su azione d'angolo calciato da Sansone è il "giovanissimo" Capitan Lucarelli a trovare il gol del pari ducale. Un punto per uno non fa male a nessuno.
Roma-Sassuolo 1-1 Se la rigiocassero stamattina la partita finirebbe 5-0 per la Roma e invece siamo qui a commentare un 1-1 tutto sommato meritato dal Sassuolo che dal canto suo ha il merito di non aver mai mollato. La Roma si era pure portata in vantaggio con un'autorete di Longhi in stile Zaccardo contro gli Stati Uniti ai Mondiali del 2006 e poi ha sbagliato di tutto di più con chiunque si sia presentato dalle parti di Pegolo, bravo anche a chiudere la porta agli attacchi degli avversari se non altro, restando colpito solo dal fuoco amico. Quando tutto sembra orientato per uno striminzito 1-0, ecco che arriva la sorpresa che in casa Roma ricordano amaramente per le storiche Sampdoria e Lecce e al 94' in una mischia in area giallorossa, dove si capisce poco, Berardi trova il gol dell'insperato pareggio. Di Francesco torna profeta a Roma e la Juve si avvicina...
Fiorentina-Sampdoria 2-1 Uno dei due posticipi serali, mette di fronte una Fiorentina che veleggia nonostante le assenze e una Sampdoria in crisi nera. Delio Rossi sente il fiato sul collo di Zeman e la sua Samp naufraga contro lo scoglio viola. Prima Giuseppe Rossi realizza un rigore, poi lo stesso Pepito trova uno splendido sinistro a giro dal limite dell'area. E siamo solo appena dopo il primo quarto d'ora. Nel finale è Gabbiadini a trovare il diagonale giusto sull'imbeccata di Eder, con Neto che resta a guardare la palla insaccarsi sul primo palo. The show must go on.
Juventus-Napoli 3-0 Era il big match più atteso e di sicuro non ha deluso le attese...bianconere. Pronti via e un tiraccio di Isla destinato alla bandierina del calcio d'angolo trova il rimpallo di Tevez e il tap-in vincente di Llorente (in fuorigioco) per l'1-0 bruciante. Certo, iniziare la partita così non è proprio il massimo per il Napoli che comunque cerca di riprendersi, nonostante i suoi sporadici attacchi si infrangano sui guantoni di Buffon. Così si arriva al secondo tempo e Andrea Pirlo, dopo aver illuminato fino a quel momento il gioco bianconero, trova la maledetta e punisce Reina e compagni per il 2-0. Il 3-0 arriva con un Napoli ormai rinunciatario che lascia troppo spazio a Pogba che dal limite si alza il pallone e fulmina ancora una volta l'incolpevole Reina alla Henry. Llorente, Pirlo, Pogba, tripletta di parametri 0. Il ciuccio torna a casa con la coda tra le gambe.

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