25 novembre 2013

13° giornata in pillole - Signora corsara

Verona-Chievo 0-1 Il derby meno atteso d'Europa torna dopo 11 anni. Thereau si lamentava della scarsa tensione pre-derby e forse per questo la terna arbitrale si presenta al Bentegodi un po' troppo rilassata: pronti via e gol annullato a Cesar per fuorigioco di un laccio delle sue scarpe. Compensazione in area clivense: cross in mezzo e lo stesso Cesar la mette in angolo con la mano, quindi la domanda sorge spontanea (cit. Lubrano), "i giudici di linea cosa ci stanno a fare?". Si va avanti così fino al '92, quando Lazarevic decide di regalare la prima vittoria a Corini con un piattone da centro area. Derby al Cèo.
Milan-Genoa 1-1 Se la rigiocassero di nuovo il Milan vincerebbe 6-1 e invece stiamo qui a commentare l'ennesima partitaccia gestita male, molto male dagli uomini di Allegri. La nuova tattica del 2013 del tecnico livornese, il cosiddetto "daidaidai", supportato dall'incapacità di capire che se non si sta vincendo si possono effettuare tutte e 3 le sostituzioni (ed è già la seconda volta che lo scrivo) fanno sì che nemmeno il gol-lampo di Kakà su lancio millimetrico di De Jong riescano a rinvigorire gli animi. Milan subito in vantaggio quindi, ma Emanuelson abbatte in area un giocatore ligure dopo pochi minuti ed è subito 1-1 siglato dall'odiato ex Gilardino. Per il resto la partita è un tiro a segno a Perin e in questo il Milan è bravissimo perchè lo centra quasi sempre. Arriva anche un regalo rossoblu: Manfredini abbatte Balotelli in area e si becca il rosso. Balotelli che stava ancora giocando al tiro a segno, centra Perin, firmando il suo secondo rigore fallito di seguito. Per il resto è un assalto a Fort Apache disordinato e svogliato, se questo è il Balotelli versione "bravo ragazzo" come ha ribadito lui stesso in settimana, preferivamo di gran lunga la versione "testa di cazzo". Si salvi chi può.
Napoli-Parma 0-1 Non ditemi che il campionato del Napoli e i sogni di gloria azzurri sono già finiti dai! Eppure il Napoli si infrange, demotivato e inconcludente sul muro gialloblu del Parma. Parma che si presenta al San Paolo con due sole mezzepunte davanti (Sansone e Cassano) ma che creano pericoli alla difesa partenopea, mentre l'inconcludente Insigne (ancora a secco in campionato) non vede mai la porta; stesso discorso per Higuain, in gol ma in fuorigioco. Hamsik, che era in dubbio, entra nella ripresa, si fa male ed esce dopo 10 minuti. Allora tocca a Fantantonio risolvere il match, sull'ennesimo pallone perso dal centrocampo azzurro, Cassano parte in direzione dell'area e scaglia un diagonale dal limite che batte Reina. 0-1 e tutti a casa felici e contenti. Gli emiliani.
Livorno-Juventus 0-2 Juve corsara in Toscana, nonostante un primo tempo quasi da sbadigli. Ma la caratteristica vincente di una squadra compatta come quella bianconera è proprio quella di non mollare mai il pallino del gioco, finchè nel secondo tempo una veronica di Asamoah libera sulla destra Pogba, cross perfetto sul piattone di Llorente e il Re Leone insacca al volo sotto il sette. Una volta sbloccato il punteggio serve chiudere i discorsi, magari con un'azione in area, Llorente protegge bene palla e la appoggia al limite per l'accorrente Tevez, sempre pericoloso palla al piede. L'Apache mira l'angolino e batte Bardi 0-2 e turn-over in vista Champions. Il Livorno si fa vedere più con Emerson che con gli attaccanti e il difensore brasiliano, dopo il gol monumentale al Toro, è pericoloso solo con una conclusione da distanza siderale. Pratica amaranto archiviata.
Sampdoria-Lazio 1-1 Il ritorno di Sinisa Mihajlovic in Italia e alla Sampdoria è, ironia della sorte, contro la squadra che gli ha fatto vincere lo scudetto da giocatore, la Lazio. E dire che per un pelo Sinisa non faceva saltare la panchina laziale, che magari avrebbe preferito a quella blucerchiata. Sta di fatto che la Samp passa in vantaggio con Soriano dopo un'azione degna di Mai dire Gol, traversa-palo-portiere, nonostante l'inferiorità numerica dovuta all'espulsione (dubbia) a inizio ripresa di Kristicic. Il pari della Lazio arriva solo al 90', con un raccapricciante buco che favorisce Cana, stranamente in posizione di attaccante, che salta un difensore e batte il portiere doriano. Un punto che scontenta tutti ma che salva entrambe le squadre.
Sassuolo-Atalanta 2-0 Il Sassuolo continua a viaggiare ad alti ritmi nonostante una partenza in campionato da retrocessione immediata. Il figliol prodigo bergamasco Zaza porta in vantaggio gli emiliani segnando senza esultare in rispetto della squadra che lo lanciò in serie A nel 2009. Il 2-0 invece è siglato dal solito Berardi, sempre più conferma neroverde, che sfrutta un'azione di sfondamento e insacca il gol che chiude il match. Sassuolo su, Atalanta giù.
Torino-Catania 4-1 Come contro la Juve, a Torino il Catania è decisamente sfigato. Scivolone di Legrottaglie (con o senza imprecazioni?) in avvio e porta spalancata per Immobile che porta subito in vantaggio il Toro. Il 2-0 nasce da una palla filtrante ben chiusa dalla diagonale difensiva di Marchese che in scivolata però serve El Kaddouri, al primo gol in A. Il Catania di De Canio è difensivamente disastroso, ma trova il gol della speranza con un tiro mancino di Leto deviato che beffa Padelli. Il discorso è chiuso nuovamente da Moretti con un colpo di testa su calcio d'angolo. Il quarto gol nasce da un'azione caparbia di Immobile che calcia addosso ad Andujar e regala il tap-in vincente ancora ad El Kaddouri. Il Toro festeggia, il Catania si lecca le ferite, col sale.
Udinese-Fiorentina 1-0 Sarebbe stata anche una buona partita della Fiorentina, se avessero giocato anche il secondo tempo (come conferma Montella nel dopo partita). La Fiorentina fa solo possesso palla, l'Udinese invece punisce con un gol dell'esterno destro Herteaux. All'Udinese questo è ossigeno puro e nella ripresa invece che restare schiacciata nella propria metà campo, la squadra friulana va vicina al raddoppio in più di un'occasione. Ma questa stagione è un sfigata sotto il punto di vista delle realizzazioni pertanto 1-0 che è comunque oro colato. La Fiorentina si affloscia come un palloncino bucato: AAA Gomez cercasi disperatamente.
Bologna-Inter 1-1 Il posticipo della domenica potrebbe portare l'Inter al terzo posto, che sarebbe già un bel risultato e invece è il Bologna a passare in vantaggio. A centrocampo la plateale trattenuta di Taider (già ammonito) sembra una clamorosa punizione per il Bologna, si fermano tutti ma il rimpallo favorisce Cristaldo e l'arbitro concede il vantaggio: palla in mezzo per l'accorrente centrocampista greco Kone che punisce Mazzarri come già più volte ha fatto nella scorsa stagione al Napoli. Stavolta è un tiro di precisione e non una mezza rovesciata ma è comunque 1-0. Il pareggio dell'Inter premia i vari assalti nerazzurri, anche se è il risultato di un bel dribbling di Jonathan che trova la deviazione fortuita di Sorensen che spiazza Curci. Altro gol del terzino interista e altro gol su deviazione. La fortuna però finisce lì perchè una perla di Juan Jesus a tempo scaduto si infrange sulla traversa. Un pareggio con conseguente beatificazione papale al brasiliano goleador.
Roma-Cagliari stasera Ancora di lunedì, la Roma si trova davanti alla difficile operazione pepe-al-culo lanciata dalla Juventus. Con la caduta del Napoli tocca ai giallorossi contrastare il crescente strapotere dei bianconeri, ospitando all'Olimpico un Cagliari orfano della squalifica di Nainggolan. Sotto a chi tocca.

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