21 novembre 2013

Verso Brasile 2014 - Uruguay

Si sono qualificati per ultimi, sono la 32° squadra a qualificarsi al mondiale e probabilmente i brasiliani avranno atteso questo annuncio con il fiato sospeso. In termini di superstizione sicuramente i verdeoro sotto sotto avranno fatto il tifo per la Giordania agli spareggi, ma ahimè, i mediorientali nulla potevano contro la Celeste. E invece loro ci saranno, lo spauracchio del Brasile, a distanza di 64 anni dal Maracanazo, giocherà di nuovo un mondiale in terra brasiliana. Anche se forse questa non sarà l'occasione perchè la storia si ripeta, ma non si sa mai. L'Uruguay, come detto, arriva ai Mondiali dopo lo spareggio con la Giordania (5-0, 0-0) essendo arrivata quinta nel girone COMNEBOL, nel quale ha saputo entusiasmare gli animi con il 4-0 sul Cile, per esempio, con poker di Suarez, ma anche prenderne 4 nell'impossibile atmosfera di La Paz, con la Bolivia, a 3600 metri d'altezza.
La squadra di Tabarez, quarta in Sudafrica, porterà una rosa di giocatori piuttosto famosi ed affermati, quasi tutti militanti nei campionati europei, a cominciare dal suo portiere titolare Muslera, ex Lazio, da qualche stagione al Galatasaray. La difesa è capitanata dall'esperto Diego Lugano, storico perno della difesa del San Paolo e del Fenerbache, con un passaggio anche al PSG. Quasi sicuri del posto anche lo juventino Caceres, jolly difensivo, Godìn dell'Atletico e Maxi Pereira esterno del Benfica. I due giovani Coates del Liverpool e Aguirregaray ex Palermo andranno a completare un reparto di cui potrebbe far parte anche l'eterno Scotti, 37enne jolly della difesa uruguayana.
Il centrocampo è molto di marca italiana, avendo giocatori del calibro di Gargano (Parma), Alvaro Pereira (Inter), Perez (Bologna), Arévalo (ex Palermo), Ramirez (ex Bologna) e Gonzalez (Lazio). Insomma buona parte dell'Uruguay passa o è passata dalle nostre parti, CT compreso (ex Milan). Non tutti nomi altisonanti direi, viste le scarse prestazioni dell'esterno dell'Inter per esempio, la fuga americana dell'interditore ex Palermo ai Chicago Fire e le alterne prestazioni dell'ala laziale. La qualità sta tutta nei piedi di Gaston Ramirez, emigrato in Premier e nei tempi di gioco di Walter Gargano. A completare il reparto ci sarà l'esterno offensivo e reintegrato, Christian Rodriguez, escluso in Sudafrica per un gesto violento nei confronti dell'argentino Heinze.
Là davanti non servono presentazioni: comincerei dal mattacchione cannibale Luis Suarez che tra morsi e insulti trova anche il tempo di far qualche gol e dare spettacolo nel Liverpool. Ovviamente non mancherà Edinson Cavani, dal Napoli al PSG senza perdere il vizio del gol, importantissimo soprattutto in nazionale dove si è distinto per il suo utilizzo sia come prima punta che come esterno d'attacco o persino esterno di centrocampo. Se sta bene, vista la fragilità di questo giocatore, sarà convocato anche Abel Hernandez, rimasto a Palermo anche dopo la retrocessione, nonostante la corte di diversi club. Infine troviamo l'esperienza di Forlàn, all'Independiente dopo essere passato da Inter, Atletico Madrid, Villarreal e Manchester United, sicuramente in una fase calante della carriera, ma a un Mondiale l'esperienza torna sempre utile. Citazione anche per Stuani, attaccante dell'Espanyol in gol nello spareggio, con un passaggio alla Reggina, senza che nessuno se ne ricordi (18 presenze, 1 gol all'ultima giornata in una stagione e mezza in amaranto).

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