04 dicembre 2013

Allenatori da giocatori - Sinisa Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic, attuale allenatore della Sampdoria, è stato un giocatore polivalente che si è fatto riconoscere soprattutto per le sue abilità sui calci piazzati. Cresciuto calcisticamente nel Vojvodina, gioca un biennio nello Stella Rossa, la celebre squadra jugoslava che conquistò la Coppa dei Campioni nella stagione 1990-91 in finale contro l'Olympique Marsiglia a Bari. Le prestazioni nella formazione di Belgrado attirarono su di sè le attenzioni dei club italiani, fino a essere acquistato dalla Roma nel 1992 per ben 8,5 miliardi di lire. L'allenatore della Roma a quei tempi era il suo connazionale Boskov, che lo schierò inizialmente come esterno di difesa, sulla fascia sinistra. Con l'arrivo sulla panchina giallorossa di Mazzone poi, venne avanzato a fare il mediano difensivo, come giocava già a Belgrado. Fu Sven-Goran Eriksson a dargli il definitivo ruolo di difensore centrale, forse un po' fortuitamente, in seguito a un'emergenza tattica. Da allora quello fu il suo ruolo definitivo, con il quale giocò anche nella Lazio e nell'Inter vincendo, con queste due maglie: 2 scudetti (uno nell'Inter d'ufficio), 4 coppe Italia e una Coppa delle Coppe, tra gli altri trofei. In possesso di un mancino micidiale, è entrato nei record del campionato italiano per essere il miglior marcatore su calcio da fermo con ben 28 gol. Al pari di Signori, sempre con la Lazio, detiene il record di aver segnato una tripletta su calcio di punizione, proprio in occasione del match contro la sua ex squadra, la Sampdoria e proprio alla prima sfida da ex contro i doriani.
Serbo di nascita, ha rappresentato la nazionale Jugoslava prima e dopo la scissione, riuscendo in una sola occasione anche a rappresentare la neonata selezione della Serbia e Montenegro nel 2003. Conosciuto per le sue idee estremiste, fecero scalpore le sue dichiarazioni in onore di Zeliko Raznatovic e Ratko Mladic, accusati di crimini contro l'umanità. Gli viene anche attribuita l'idea di far mettere ai tifosi lo striscione inneggiante alla Tigre Arkan, Raznatovic appunto, ex capo ultrà dello Stella Rossa (leggi approfondimento). In Champions League con la Lazio venne squalificato per 8 giornate in seguito a uno sputo a Mutu, al tempo nel Chelsea e per aver lanciato una bottiglietta al quarto uomo uscendo dal campo.
Iniziò la carriera di allenatore come vice di Mancini nell'Inter, finchè non si lanciò come allenatore vero e proprio sulla panchina del Bologna nel 2008, subentrando ad Arrigoni. Da lì fece un anno a Catania, uno a Firenze, prima di diventare CT della Serbia e ora è arrivato sulla panchina della Samp.

Carriera da giocatore (fonte Wikipedia):
1988-1990Vojvodina Vojvodina73 (19)
1990-1992Stella Rossa Stella Rossa38 (9)
1992-1994Roma Roma54 (1)
1994-1998Sampdoria Sampdoria110 (12)
1998-2004Lazio Lazio126 (20)
2004-2006Inter Inter25 (5)
Nazionale
1991
1994-2002
2003
Jugoslavia Jugoslavia
Jugoslavia Jugoslavia
Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro
4 (0)
58 (9)
1 (0)

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