13 gennaio 2014

19° giornata in pillole - Domenica da record al giro di boa

Livorno-Parma 0-3 Il Parma che non ti aspetti fa il corsaro a Livorno: non ci si aspetta la nuova esclusione di Cassano (stavolta tutti e 90 i minuti in panca) e non ci si aspetta il riscatto di Palladino e l'esplosione di Amauri. Proprio un gran gol dell'ex esterno della Juve Palladino apre le marcature in favore dei ducali dopo appena 2 minuti. I gialloblu riescono a restare in vantaggio nonostante gli sforzi degli amaranto di pareggiare, ma nel finale arriva il raddoppio con Amauri, lesto a insaccare una corta respinta di Bardi su tiro di Sansone. Nei minuti di recupero arriva addirittura la terza marcatura, grazie al rigore realizzato ancora da Amauri, dopo che Emerson aveva steso in area Mendes. Nicola sempre più a rischio.
Bologna-Lazio 0-0 A concludere una giornata di anticipi non proprio da calcio champagne, una partita che tutto sommato poteva dare qualcosa di più. Squadre nuove, Reja alla seconda presenza dopo il ritorno sulla panchina biancoceleste, Ballardini all'esordio su quella rossoblu. Ne viene fuori una partita senza colpo ferire, uno 0-0 scialbo che non soddisfa nessuno, ma almeno non rende nessuno ancora più triste di quanto lo potesse già essere. Pari e patta.
Torino-Fiorentina 0-0 Il lunch match è in nome della storica amicizia che lega le due squadre in campo. Ne viene fuori una partita non di altissimo livello, forse proprio nel segno di quell'amicizia che sembra impedire di offendere gli avversari segnandogli un gol. Fiorentina spuntatissima da una parte, con il solo Ilicic a fungere da falso 9, vista la totale assenza di punte in casa viola. Attacco spuntato anche per il Toro, orfano dell'infortunato Immobile, costretto ad affidarsi all'innocuo Barreto (poi Meggiorini) e al bizzoso Cerci. Occasionissima nel finale di gara proprio sui piedi di Meggiorini che da pochi passi in scivolata la manda alta. Terzo tempo.
Atalanta-Catania 2-1 Dopo un primo tempo senza infamia e senza lode (ma con Lodi), la partita decide di accendersi proprio quando sugli spalti la visibilità è praticamente ridotta ai minimi termini dalla nebbia. Apre le danze il rigore trasformato da Denis, dopo che le critiche avevano fatto notare l'estrema difficoltà dei bergamaschi a trovare la via del gol, soprattutto in quest'ultimo periodo. Il raddoppio di Maxi Moralez arriva quando ormai in televisione la gente sta cercando di capire chi sia l'Atalanta e chi sia il Catania. Allo scadere infine il favoloso gol di Leto, che realizza un gol da cineteca, segnando una straordinaria rovesciata che... non è vero, non si è visto nulla, ma a quanto pare Leto ha fatto il 2-1 e così è finita. Annebbiati.
Cagliari-Juventus 1-4 Una Juve da record rischia grosso a Cagliari, checchè ne dica il risultato finale. Partono bene i sardi che trovano il vantaggio con Pinilla, ma la Juve riesce a macinar gioco e a trovare il pari di Llorente su assist di Lichtsteiner alla mezz'ora. Il Cagliari va vicino al nuovo vantaggio ma Buffon compie il miracolo su una conclusione da distanza ravvicinata. Nel secondo tempo la manovra dei bianconeri sembra un po' macchinosa, il Cagliari è pericoloso e allora fuori Pirlo per Marchisio che, a un quarto d'ora dalla fine, trova impreparato l'esordiente Adan e lo punisce con un tiro da fuori vicino all'incrocio dei pali. Nemmeno il tempo di riprendersi dalla batosta che il Cagliari si becca anche il terzo gol, con una sgroppata sulla destra ancora del terzino svizzero, palla bassa in mezzo su cui è in ritardo l'ex portiere di riserva del Real ed è facile per il Re Leone Llorente insaccare a porta vuota. Passano altri 5 minuti e su una conclusione non irresistibile, Adan si lascia scappare la presa, consentendo all'uomo assist di giornata Lichtsteiner di regalarsi la gioia personale del gol. Finisce 1-4, con Pinilla espulso per proteste e undicesima vittoria consecutiva per il record bianconero. Vincenti.
Verona-Napoli 0-3 Partita attesissima tra il sorprendente Verona e il Napoli delle meraviglie in attacco. Toni non è in giornata di grazia, mentre Mertens conferma il suo stato di estasi, andando ancora in rete e regalando il vantaggio ai suoi. Il Verona prova a raddrizzare la partita ma non trova la via del gol nè con Toni nè con Iturbe. E allora è il Napoli ad approfittarne e, nonostante gli svariati errori sotto porta di Pandev, riesce a raddoppiare con la prima rete in questo campionato di Insigne, che lascia esplodere tutta la sua gioia nell'esultanza. Chiude i conti il tap in vincente di Dzemaili sulla respinta di Rafael, regalando alla Serie A una fuga a 3 da record-punti al giro di boa. Capuleti.
Roma-Genoa 4-0 Serviva un riscatto dopo la bruciante sconfitta di Torino e riscatto è stato. Il Genoa si è trovato una Roma cinica sulla strada e orfano di Gilardino è stato travolto dalla furia giallorossa, pur senza gli squalificati De Rossi, Castan e Ljajic. Quando poi l'1-0 è una perla rara come quella di Florenzi, le speranze di far risultato per gli avversari sono poche: palla in mezzo allontanata male da Manfredini, Florenzi non ci pensa due volte e prova la rovesciata che batte Perin. Non passano nemmeno 5 minuti per il raddoppio firmato dal capitano Francesco Totti che torna al gol. Poco prima della fine del primo tempo c'è ancche spazio per la rete di Maicon, stranamente in mezzo all'area a insaccare la fuga sulla destra di Florenzi. In apertura di secondo tempo arriva il poker servito da Benatia, bravo a insaccare di testa ella porta genoana. Incredibile poi la sciocchezza (per essere gentili) di Matuzalem che, già ammonito, riesce a prendersi il secondo giallo durante la passerella di uscita per la sostituzione, salutando ironicamente i tifosi giallorossi che lo fischiavano per il suo passato biancoceleste e lasciando il Genoa in 10 e senza cambio. Gladiatori.
Sassuolo-Milan 4-3 Sembrava una di quelle partite dove il risultato è scritto in partenza. Il Milan si veste stranamente da vero Milan e nel giro di 10 minuti si ritrova avanti 0-2 grazie alle reti di Robinho, imbeccato bene in area dopo un recupero di Cristante e Balotelli che realizza un rigore in movimento, sempre su assist del giovane Cristante. E invece è il solito Milan, come a Verona, come in altre partite, nonostante il vantaggio (doppio) si spegne e concede la rimonta, incredibile, ai neroverdi emiliani. Berardi trova quasi subito il gol dell'1-2 complice una distrazione della difesa rossonera. Il pareggio del Sassuolo è un altro regalo (Bonera&Abbiati) all'esterno calabrese. Insaziabile, il futuro juventino trova la tripletta e il vantaggio per i padroni di casa, insaccando un cross dalla sinistra e superando nello slancio Emanuelson. In apertura di secondo tempo Berardi serve il poker: lancia l'azione e poi la va a concludere insaccando un rasoterra da centro area. Il Milan prova a recuperare, ma tra mancanza di idee, il gol della speranza di Montolivo e la sfortuna (palo di Honda all'esordio e traversa a porta vuota di Pazzini) trova solo il modo di perdere la faccia e l'allenatore. Salta Allegri, ma in Italia si mette in mostra una stella. Insomma, non ci sono più aggettivi per descriverlo: un classe '94 che ne fa 4 alla (seppur disastrata) difesa del Milan e insidia Piola (17 anni) nel record della più giovane quadripletta di sempre. Il calcio italiano si rifà gli occhi, Marotta e Sassuolo gongolano. Campioni in crescita.
Sampdoria-Udinese stasera (h19) Squadre che avrebbero potuto dare di più fin qui, oscurate in un posticipo da fascia protetta.
Inter-Chievo stasera (h21) Invece della fiction di RAI1 stasera si può vedere l'Inter. Resto ancora dell'idea dell'inutilità dei posticipi del lunedì. Meglio il cinema.

1 commento :

  1. cacciato Allegri! non è un grosso danno, ma far cadere la colpa solo sull'allenatore , mi sembra il tipico costume italiano; vero Bonera, Zapata, Mexes, Costant e compagnia (difesa) bella????

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