10 marzo 2014

27° giornata in pillole - Sfida tra le prime 4

Udinese-Milan 1-0 Ci voleva un Milan vecchia maniera per rinvigorire l'Udinese, non quello che ha affrontato Atletico e Juve. Complice il turnover per la Champions e gli impegni delle Nazionali (cit. Galliani), Seedorf cambia tanto ma la squadra continua a non segnare. Primo tempo abbastanza buono per entrambe, con qualche occasionuccia non sfruttata, complici le parate di Scuffet e l'imprecisione di Di Natale. Honda gioca ancora in modalità moviola, ma la cosa più preoccupante è l'autonomia fisica dei rossoneri, che non va oltre l'ora di gioco. Poche idee, ma se manca anche la parte atletica allora si fa dura: è così che l'Udinese la spunta, grazie anche a una bella azione orchestrata dai friulani che porta Di Natale a insaccare da solo a due passi da Abbiati. Nemmeno l'ingresso a partita in corso di Balotelli, al rientro dall'infortunio alla spalla, serve a qualcosa. Se questo sacrificio è servito a qualcosa lo sapremo solo martedì, ma ne siamo così sicuri?
Catania-Cagliari 1-1
Juventus-Fiorentina 1-0 Il tweet ufficiale della Juve parlava di un pranzo a base di Fiorentina, divertente (!!!) anche se non proprio diplomatico. Certo è che preferiamo di gran lunga questo tipo di sfottò all'ennesima dimostrazione di ignoranza da parte dei tifosi, stavolta quelli viola, con uno splendido "-39". Complimenti davvero! Partita tutta di marca juventina almeno nella prima parte, con la Fiorentina che punta solo a difendersi. La Juve però è un po' sprecona e non affonda come dovrebbe. Ci vuole Asamoah quasi allo scadere del primo tempo per sbloccare la partita. La Fiorentina allora decide che nel secondo tempo può giocarsela e trova una buona occasione su un colpo di testa di Gomez, fuori. Cuadrado, osannato dai più, dimostra che se non ha campo per correre in fondo non è tutto sto fenomeno come lo descrivono. L'occasionissima del match ce l'ha Matos, che subentrato a Gomez nel finale si ritrova a due passi da Buffon ma di testa colpisce la traversa. Tutto qui, ora la doppia sfida di Europa League.
Bologna-Sassuolo 0-0 Non credo che qualcuno si sia accorto di questa partita, forse nemmeno i tifosi allo stadio. Il ritorno di Di Francesco sulla panchina del Sassuolo almeno non coincide con una sconfitta, dopo il filotto "conquistato" da Malesani. Il Bologna dal canto suo fa una fatica tremenda a segnare, ma certo è che la difesa neroverde non è proprio insuperabile. Il Derby emiliano mette tutti d'accordo comunque: non succede niente, ma il pareggio non serve a nessuno. Non pervenuti.
Chievo-Genoa 2-1 Partita che non ti aspetti a Verona: pronti via e rigore per il Chievo realizzato da Paloschi. Il Genoa non ci sta ma il gol del pari non arriva. Tanti i cambi di Gasperini nei rossoblu sia nella scelta dell'11 iniziale che a cavallo dell'intervallo. Il Chievo però riesce a rispondere (e spesso pericolosamente) agli attacchi genoani. Il gol del pareggio comunque arriva e arriva nel finale grazie a un colpo di testa di Gilardino su assist del giovane Sturaro. Sembra sia fatta, ma in pieno recupero arriva la doccia fredda per il Grifone: così come era cominciata, doveva finire. Altro rigore per i padroni di casa e altra rete di Paloschi, che insacca il 2-1. Buon rientro a casa.
Inter-Torino 1-0 In tre mesi l'Inter ha fatto la bellezza di 6 gol, Milito ormai non vede il campo nemmeno col binocolo, superato nelle scelte da Icardi e Botta, la difesa fa acqua a volte. Eppure è bastato un colpo di genio di Palacio, come nel derby, per vincere la difficile partita col Toro. Una parabola sorprendente (voluta o no?) di testa dell'argentino che ha beffato Padelli, non proprio esente da colpe. Per il resto partita tirata, Ventura con le solite poche alternative in attacco, quando c'è da diventare più aggressivi e Mazzarri che si limita a portare a casa i 3 punti. Fort Knox.
Lazio-Atalanta 0-1 Nella personale gara tra Lazio e Milan a chi si classifichi più in basso in campionato, i biancocelesti rispondono colpo su colpo ai rossoneri, perdendo in casa contro l'Atalanta, vista la sconfitta del Milan a Udine nell'anticipo. La partita parte con un certo piglio ma la Lazio non trova il gol, nè da vicino, nè da lontano con le sassate di Candreva. Marchetti si riprende il posto di titolare e salva su un colpo di testa ravvicinato, ma nulla può sul tap-in vincente di Maxi Moralez che vale la vittoria. Candreva tra l'altro riesce a farsi espellere lasciando la Lazio senza speranza di pareggiare. Adios.
Parma-Verona 2-0 Quando fai 15 risultati utili consecutivi non puoi che sognare in grande. Eppure il Parma zitto zitto, senza dar troppo nell'occhio arriva addirittura a ridosso del quarto posto, con una partita da recuperare e Palladino in campo. Anche il temibile Verona viene domato dai ducali, nonostante le occasioni della scheggia Iturbe e del fenomeno (parere personale) Romulo. Dall'altra parte un altro fenomeno ci sarebbe, a corrente alternata ma pur sempre fenomeno: Cassano infatti è l'uomo che sta dietro le quinte di questo Parma, oltre che ovviamente la mano di Donadoni, già bruciato da Nazionale e Napoli. La partita la decidono Biabiany, su assist di Fantantonio e nel recupero Schelotto, che insacca di testa dopo la traversa del barese. EuroParma.
Sampdoria-Livorno 4-2 Anche la Sampdoria in quanto a corrente alternata non scherza: male col Milan, bene col Toro, male e bene col Livorno. Gli amaranto assetati di salvezza si presentano al Marassi rifilando 2 gol ai blucerchiati con la doppietta del difensore M'Baye, che già si era fatto notare con il colpo di tacco che è valso il pareggio col Napoli. Peccato che poi i livornesi si dimenticano di rientrare in campo dopo l'intervallo e prendono 4 gol che ribaltano completamente la gara. Si inizia con l'1-2 targato Kristicic, appena entrato, per arrivare al pareggio 4 minuti dopo con l'autorete di Ceccherini. L'autogol taglia le gambe al Livorno e la Samp dilaga: ci pensa Okaka, già in gol domenica scorsa col Toro, a segnare la terza rete, quella del sorpasso doriano. Lo stesso ex romanista concede a Gabbiadini l'assist per il 4-2 finale. Mihajlovic gongola.
Napoli-Roma 1-0 Il big match della serata chiude la domenica di Serie A, che ha visto sfidarsi le prime quattro della classe. Bella partita, combattutissima al San Paolo, con la Roma che gioca senza punte e schiera il tridente Bastos-Gervinho-Florenzi, velocissimo ma poco concreto. In compenso dopo un quarto d'ora perde anche Strootman per la rottura del legamento (in bocca al Lupo Kevin). Il Napoli con un Hamsik non proprio splendente non trova le contromisure adatte fino al secondo tempo: a meno di 10' dal termine, azione orchestrata sulla sinistra che vede Ghoulam arrivare al cross mancino dal fondo e Callejon svettare su Romagnoli, mettendo a repentaglio la sua pettinatura, ma siglando il gol del vantaggio e della vittoria finale. Un 1-0 che regala al Napoli la speranza di avvicinarsi di più al secondo posto (niente di più) che ora è a un -6 virtuale, vista la partita in meno della Roma. Strana la scelta di Garcia di schierare Destro solo nel finale, probabilmente per non osare troppo, è stata una mossa che si è rivelata controproducente. Allarme.

2 commenti :

  1. Ci vuole un allenatore al Milan!!! I tifosi stanno rimpiangendo Allegri!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. credo rimpiangano più un Ancelotti che un Allegri...

      Elimina